VOLPI, Franco. –
Domenico M. Fazio
Nacque a Vicenza il 4 ottobre 1952 da Mario e da Teresa Chilovi.
Studiò al liceo classico Antonio Pigafetta di Vicenza, dove ebbe come professore di filosofia Giuseppe [...] , nel 1971 Volpi si iscrisse al corso di laurea in filosofia dell’Università di Padova, dove si formò con lo studioso di Aristotele Enrico Berti e il maestro di questo, Marino Gentile. Si laureò il 25 ottobre 1975 discutendo una tesi su Heidegger e ...
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doppia verita
doppia verità
Formula storiografica mediante la quale ci si riferisce a una pretesa dottrina di derivazione averroista (➔ averroismo) secondo la quale rispetto a una questione filosofica [...] bensì due ambiti di ricerca e di discorso. Fu l’autorità ecclesiastica ad accusarli di distinguere tra la posizione di Aristotele e quella della fede, quasi essent duae veritates. Come tale la dottrina non è rintracciabile neppure in Averroè che nel ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] nazionale di Firenze.
Si tratta di parti trascritte dal G. di un corso di logica e di uno su De caelo e Physica di Aristotele, tenuti nel Collegio Romano dei gesuiti. La parte logica proviene dal corso di P. Valla nel 1587-88 o da un testo derivato ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] , Firenze 1948, p. 123; C. Jannaco, Introd. ai Critici del Seicento, in Convivium, n. s., 1955, pp. 160-74; G. Morpurgo Tagliabue, Aristotelismo e Barocco, in Retorica e Barocco, a cura di E. Castelli, Roma 1955, pp. 141, 148 ss.; M. Puppo, Introd. a ...
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VIELMI, Girolamo
Antonella Barzazi
VIELMI (Guglielmi), Girolamo. – Nacque a Venezia nel 1519 in una famiglia di cittadini originari. Incerto il nome del padre, nel Settecento identificato alternativamente [...] , assistendo alle lezioni di Marcantonio Passeri detto il Genua, professore nell’università ed esponente, nel quadro dell’aristotelismo padovano, dell’indirizzo ‘simpliciano’. Non conseguì la laurea ed entrò tra i domenicani: ascritto alla provincia ...
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SOZZINI (Socini), Celso
Michaela Valente
SOZZINI (Socini), Celso. – Figlio dell’illustre giurista senese Mariano il Giovane e di Camilla Salvetti; è incerta la data di nascita, che potrebbe essere fissata [...] dal 1534 le dottrine antitrinitarie cominciarono a diffondersi. I fratelli Sozzini si formarono nell’ambiente culturale dell’aristotelismo patavino, in cui prosperò il fermento di idee eterodosse e radicali, accompagnate dalla libertà di confronto ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] e poi voltò in latino, un'ampia trattazione che è il suo capolavoro, In calumniatorem Platonis (1457-58); contro l'aristotelismo di stampo tomista e quindi contro la sua conciliazione con il cristianesimo B. indica le affinità profonde di questo con ...
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Filosofo della scuola peripatetica, di cui fu scolarco nella prima metà del sec. II a. C., succedendo, a quanto sembra, ad Aristone di Ceo. Fece parte, con l'accademico Carneade e con lo stoico Diogene [...] secondo natura", e della voluptas come malum (secondo Aulo Gellio, IX, 5, 6); mentre semplice accentuazione della distinzione aristotelica può essere la sua dottrina delle tre classi dei beni (spirituali, corporei ed esterni: dove i primi hanno l ...
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VERNIA, Nicoletto
Marco Forlivesi
– Nacque a Chieti nel 1427 circa, da un Antonio Vernia; nulla è noto circa la madre.
Ebbe una sorella, Caterina, che ebbe figli, e una moglie, Margherita, consanguinea [...] . V., in Rinascimento, III (1952), pp. 261-268; B. Nardi, Ancora qualche notizia e aneddoto su N. V., in Id., Saggi sull’aristotelismo padovano dal secolo XIV al XVI, Firenze 1958, pp. 115-126; Id., La miscredenza e il carattere morale di N. V., ibid ...
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Naude, Gabriel
Naudé, Gabriel
Erudito e filosofo francese (Parigi 1600 - Abbeville, Somme, 1653). Studiò medicina e filosofia a Parigi e a Padova, dove fu allievo di Cremonini. Entrato (1630), come [...] del libertinismo del sec. 17°. Al centro della sua cultura di grande erudito e bibliofilo è l’unione dell’aristotelismo eterodosso con lo scetticismo di Montaigne e Charron. Sulla base degli insegnamenti della scuola padovana, nella riflessione di N ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...