Studioso di filosofia, apologista e scrittore francese (Saint-Capraise-de-Lalinde, Dordogne, 1852 - Parigi 1917). Cercò di armonizzare l'aristotelismo tradizionale col pensiero moderno; come direttore [...] (dal 1897) della Quinzaine pubblicò articoli audaci (per es.: E. Le Roy, Qu'est-ce qu'un dogme?) che provocarono la cessazione della rivista (1907); scrisse varî volumi su questioni sociali, esaminate ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] nel punto più vicino possibile al centro della Terra, che è anche il centro del Cosmo. Nella filosofia naturale aristotelica, questo orientamento era legato alla mancanza di interesse per la pratica e la sperimentazione, in cui i processi naturali ...
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Teologo (Patcham, Sussex, 1240 circa - Mortlake 1292). Fu uno dei principali rappresentanti della reazione dell'agostinismo francescano contro l'affermarsi dell'aristotelismo domenicano che si veniva [...] , sicché l'autodeterminazione volontaria non è soggetta all'azione causale della conoscenza. Forte la sua polemica contro l'aristotelismo di Tommaso d'Aquino. Tra le sue opere: commento alle Sentenze, varie Quaestiones, Summa de esse et essentia ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] un certo atteggiamento servile che è contrario alla virtù». Esclusa la possibilità di «dimostrare» con i principi della filosofia aristotelica l'immortalità dell'anima, P. dichiarava che il problema è «neutro» e la sua soluzione può essere data solo ...
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Teologo francescano in Oxford (m. 1362 circa), seguace di Enrico di Gand che difese contro Scoto: importante la sua critica all'aristotelismo tomista e la sua affermazione che la pura ragione ("ex puris [...] naturalibus") è incapace di raggiungere una certezza assoluta senza il soccorso dell'illuminazione divina; e neppure della realtà esterna l'uomo può essere certo, perché Dio o il diavolo potrebbero farci ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...]
Vastissime sono la cultura e la produzione di S.: legata in parte all'insegnamento (e quindi in relazione alle opere di Aristotele e di s. Tommaso, oggetto di ampî commenti), l'opera di S. costituisce uno dei più grandi monumenti della teologia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento si assiste a una vera e propria “rinascita” dell’aristotelismo. Infatti [...] con i nuovi metodi di analisi testuale.
È in questo contesto che vede la luce l’ editio princeps dell’intera opera di Aristotele in greco, stampata a Venezia fra il 1495 e il 1498, grazie all’iniziativa di Aldo Manuzio, il più celebre editore del ...
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Filosofo e teologo (n. Autrecourt 1300 circa - m. Metz dopo 1350), studiò e insegnò a Parigi. Occamista conseguente, critica a fondo l'aristotelismo, negandone i principî fondamentali: le idee di sostanza [...] e di causa. Muovendo dall'affermazione che certi si può essere soltanto di ciò che si riduce al principio d'identità o si manifesta evidente alla diretta esperienza, N. ritiene che la conoscenza non può ...
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Dantista e storico della filosofia (Spianate, Lucca, 1884 - Roma 1968). Gli studi di N. si sono articolati attorno a due temi fondamentali: gli sviluppi dell'aristotelismo nel Medioevo e nel Rinascimento [...] italiano (1945); Soggetto e oggetto del conoscere nella filosofia antica e medievale (1951; 2a ed. 1952); Saggi sull'aristotelismo padovano dal secolo XIV al XVI (1958); Studi di filosofia medievale (1960); Dal "Convivio" alla "Commedia" (1960 ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] né come riscalda [...]. Non si può dire infatti che si sappia qualcosa come si dovrebbe, secondo le leggi e le nozioni che Aristotele e gli altri filosofi danno della scienza, se non si dimostra che è impossibile che la ragione che si apporta, o che ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...