La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] alle diverse specie animali e ciò che è peculiare a ciascuna di esse; per questo argomento sono indicati tanto i testi aristotelici di scienza naturale quanto il De anima. Riguardo a quest'ultima opera, non deve meravigliare il fatto che a Toledo non ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] sul modello, per es., di quelli che, nel campo della filosofia, erano stati forniti in gran quantità dalle opere di Aristotele, ma di una serie di glosse di diversa estensione, nate in margine a capitoli della prima deca, scelti secondo un criterio ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Le accademie
Saverio Ricci
Mario Biagioli
Le accademie
Motivi e caratteri ispiratori
di Saverio Ricci
La moderna accademia scientifica [...] la rottura del 1632, e di voler sviluppare altri aspetti della scienza moderna, meno sospetti alla Chiesa e ai filosofi aristotelici. Al di là di certe essenziali differenze culturali e politiche legate ai diversi contesti nei quali il Cimento e gli ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] logica (p. 82). Le specie della logica sono i tre generi delle questioni (morale, naturale e razionale, p. 75, indicate da Aristotele nei Topici, I, 14, 105b, 20); l'oggetto o la materia della logica sono le avicenniane seconde intenzioni (p. 70). La ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] è stata raccontata del bel giochetto che fa col mare. V. S. mi scandalizza di molto [...] Son supposti, e son chimere da Aristotelici, del resto si serva come vuole, perché non so altrimenti; lei dice di dire queste cose per passaggio, ma io vedo che ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] connotati sociali e culturali degli scrittori in questione: questi sono dei cittadini (intendo qui il termine in senso formale aristotelico); sono laici, non sono cortigiani, sono attivi nei Consigli i quali, come è noto, si mantennero anche sotto il ...
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La geografia dell'economia civile dell'Italia repubblicana
Stefano Zamagni
Antonello Scialdone
La letteratura sulla persistenza dei divari regionali nell’Italia del periodo postunitario è ormai molto [...] di ognuno si realizza assieme a quello degli altri, non già contro – il che è quanto succede col bene pubblico. Come già Aristotele aveva chiarito nell’Etica Nicomachea (4° sec., a.C.), la vita in comune tra esseri umani è cosa ben diversa dalla mera ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] quanto la quiete. Nella nuova concezione sviluppatasi da Galilei e Cartesio fino a Newton, il moto non è più, come da Aristotele in avanti si era creduto, per circa duemila anni, un processo di mutamento opposto a quello status vero e proprio che è ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] 151-177; Id., The text of the Categories: the Latin tradition, in The Classical Quarterly, XXXIX (1945), pp. 63-74; Id., Note sull'Aristotele Latino Medievale (VI e IX sugli Elenchi; VIII e XI-XIII sui Primi Anal.; X e XIII sui Topici; XV sulle Categ ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] , III, 374, 396; XV, 422; XXIV, 294) e in Esiodo (Theogonia, 878) designava la visione sensibile, come non manca di ricordare Aristotele nel De Anima (III, 3, 427 a 6 segg.). Platone si rivela erede di questa tradizione, poiché per lui oggetto dell ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...