Storico del pensiero medievale (Beaumont, Puy-de-Dôme, 1858 - Kain, Hainaut, 1936); domenicano, professore all'università di Friburgo in Svizzera (1891-1918), della quale fu anche rettore, successivamente [...] suoi studî, prevalentemente orientati verso la filosofia medievale del sec. 13º, hanno dato un importante impulso alle ricerche sull'aristotelismo latino, il tomismo e l'averroismo: Sigier de Brabant et l'avérroisme latin au XIIIe siècle (1899; 2a ed ...
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Filosofo (Cuts, Vermandois, 1515 - Parigi 1572). Il nome di R. è legato soprattutto alla riforma della dialettica (Dialecticae institutiones ad Lutetiae Parisiorum Academiam , 1543), cioè allo sforzo di [...] e specialmente nella prima, egli svolgeva la tesi della sua riforma della logica scolastica: ma la fiera opposizione degli aristotelici riuscì a ottenere che il re Francesco I le vietasse entrambe. Nonostante la condanna delle due opere, egli ottenne ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] sua opera più personale è la Teologia platonica (1469-74), in cui, contro gli sviluppi naturalistici e irreligiosi dell'aristotelismo, propose la ripresa del pensiero platonico e ne mostrò l'affinità con il cristianesimo.
Vita
Si ritiene che facesse ...
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Filosofo e letterato (n. Brescia - m. Ferrara 1564 circa). Insegnò allo studio di Padova e poi in quello di Ferrara. Il suo commento alla Poetica di Aristotele (1550), in cui, tra l'altro, cerca un accordo [...] peripatetica e la morale cattolica, ebbe notevole importanza ai suoi tempi. A lui, come al massimo rappresentante dell'aristotelismo del suo tempo, nel 1563 si rivolse B. Telesio per avere un giudizio sul suo nuovo sistema filosofico, profondamente ...
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Filosofo tomista (Fontaines-les-Hozémont, Liegi, prima metà del sec. 13º - Parigi dopo il 1303). Maestro a Parigi già nel 1286 (almeno fino al 1292), una delle personalità più eminenti tra i maestri secolari, [...] le più controverse questioni della cultura filosofico-teologica degli ultimi decennî del sec. 13º, in un ambiente in cui l'aristotelismo aveva messo in grave crisi l'agostinismo. Abbiamo di lui numerosi Quodlibeta e alcune Quaestiones ordinariae. ...
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LORENZI (Lorenzani), Lorenzo Romolo
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze nel 1488 da maestro Lorenzo di ser Piero e da Dianora di Paolo di Paolo Mini, ma nessun documento riguardante Lorenzo menziona questa [...] avanti seguendo la linea di pensiero inaugurata nell'Università pisana da suo padre Lorenzo e da Nicola Castellani, mirante a conciliare Aristotele con Platone e quindi con la religione cristiana.
Il L. morì a Pisa il 21 ott. 1544.
Le esequie, per ...
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Filosofo (Cento 1550 - Padova 1631); insegnò (dal 1590) all'università di Padova per molti anni. Collega a Padova di Galilei, C. non volle, sembra, prender mai in considerazione le sue ipotesi né compiere [...] , al di sopra della quale sta un principio d'intelligibilità incorporeo e unico), distinguendo nettamente tra il pensiero di Aristotele (o filosofia), che era compito del maestro esporre, e i divergenti insegnamenti della fede verso i quali era ...
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PIGNATELLI, Ascanio
Luca Torre
PIGNATELLI, Ascanio. – Nacque a Napoli, probabilmente intorno al 1533, nel seggio di Nido, dall’unione tra il marchese Scipione e la seconda moglie, Isabella Caracciolo.
Dopo [...] nel dialogo Il Porzio, ovvero della virtù, in cui Muzio Pignatelli figura tra gli interlocutori insieme con il filosofo aristotelico Simone Porzio e a Giovanni Calabro, allievo del Porzio. Nel 1594 Giovan Battista Marino (il quale era stato in ...
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Filosofo e fisico (Moulins 1592 - Padova 1663). Dal 1627 insegnò allo Studio pisano e dal 1639 allo Studio di Padova. Le sue Dubitationes in Dialogum Galilaei Galilaei (1632), dirette contro il Dialogo [...] dei massimi sistemi, sono una tenue difesa degli argomenti aristotelici, svolta attraverso obiezioni alle tesi di Galilei. Nel Circulus Pisanus (varî trattati 1643-1647, 2a ed. 1661) invece il B. accoglie le critiche della nuova scienza contro l' ...
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Poeta (Ferrara 1538 - Venezia 1612). Autore di rime, trattati e di una commedia (La idropica, 1584), deve la sua fama al Pastor fido (1589), tragicommedia pastorale con cui inaugurò un nuovo genere, privo [...] si protrasse per i primi decenni del sec. 17º, è di estremo interesse per la storia della lotta contro l'aristotelismo. Le sue opere ispirarono molte composizioni madrigalistiche e teatrali.
Vita
Nel 1567 entrò al servizio degli Estensi a Ferrara ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...