Scrittore di politica e di filosofia (Ragusa 1549 - ivi 1610), massimo esponente della vita intellettuale della Ragusa rinascimentale. Le sue opere maggiori furono stampate a Venezia da Paolo e Aldo Manuzio: [...] della famiglia (1589); Avvertimenti civili per il governo de' Stati (1591); Dello stato delle repubbliche secondo la mente di Aristotele con esempi moderni (1591). Da una prima posizione neoplatonica, sotto l'influenza di M. Ficino e F. Patrizi, si ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] Gregorio X, nel 1272 nel capitolo generale di Lione (non di Pisa) riprese vigorosamente a combattere l'averroismo e l'aristotelismo in genere. Nel 1273 fu creato cardinale vescovo di Albano e collaborò col papa nel preparare il concilio di Lione; in ...
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Teologo, detto doctor graciosus, speculativus (n. Viterbo verso la metà del 13º secolo - m. Napoli 1308). Eremitano di sant'Agostino, compiuti gli studî nell'univ. di Parigi, vi divenne baccelliere (1287), [...] fondata da Egidio Romano (scrisse una Abbreviatio Sententiarum Aegidii), è spesso in posizione polemica contro l'aristotelismo tomista, come pure contro la teologia negativa di Eckhart. Delle sue numerose Quaestiones, molto importante quella ...
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Teologo e filosofo, il cui nome originario era Juraj Dragišić (Sebrenica, Bosnia, 1450 circa - Barletta 1520); trasferitosi a Ragusa, ove divenne francescano, studiò poi in Italia, Francia e Inghilterra; [...] di Nazareth (Barletta) nel 1513; partecipò al concilio Lateranense (1515). Cercò (Logica nova, 1480) una conciliazione del platonismo con l'aristotelismo, e scrisse in difesa del Savonarola (Propheticae solutiones pro H. Savonarola, 1497). ...
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FIGLIUCCI, Felice (in religione Alessio)
Dario Busolini
Nacque a Siena il 4 maggio 1518 da Francesco di nobile famiglia.
Fu avviato presto agli studi, in previsione di una brillante carriera ecclesiastica. [...] ". Decisiva per la sua formazione fu però l'amicizia con C. Tolomei. Il F. studiò la dottrina neoplatonica conciliata con l'aristotelismo, secondo gli insegnamenti di M. Ficino e G. Pico della Mirandola, ed alimentò l'amore per la sua "lingua toscana ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] cercò una conciliazione tra la tesi platonica che il mondo ha avuto un principio e quella aristotelica che è ingenerato, e pervenne alla concezione che "il mondo è uscito dal nulla, per un singolo atto intemporale del Creatore, e che dal suo ...
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Filosofo italiano (n. Milano 1907 - m. 1997); prof. di estetica all'univ. di Milano dal 1951 al 1961, poi di filosofia teoretica all'univ. di Trieste (1964-82), collaboratore di note riviste di filosofia, [...] delle tecniche e dello stile, e da un metodo fenomenologico-empirico. Si ricordano: Le strutture del trascendentale (1951); Il concetto dello stile (1951); Aristotelismo e Barocco (1955); L'esthétique contemporaine (1960); Goethe e il romanzo (1992). ...
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Filosofo (n. in Scozia, prob. presso Duns, Berwick, 1265-66 circa - m. Colonia 1308). Verso il 1278 entrò nell'ordine dei frati minori; nel 1303 leggeva le Sentenze a Parigi ove divenne poi maestro di [...] alle Sentenze: il primo opera diretta di D. S., il secondo reportatio dei discepoli), Quaestiones su opere logiche (Porfirio, Aristotele), De anima e Theoremata (redatte da discepoli, non sappiamo se approvate dal maestro). D. S., che è forse il ...
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Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] la superiorità del papa o del concilio. In filosofia è seguace dell'occamismo: muovendo da una critica dell'aristotelismo, sostiene il nominalismo, nega la possibilità di dare, in sede di ragione naturale, una dimostrazione a posteriori dell ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] dell'uomo e dello stato, che è la vita eterna, lo stato è in questo subordinato alla Chiesa.▭ La ripresa dell'aristotelismo da parte di T. non si limita all'ambito della filosofia naturale e della metafisica: essa ispira anche il metodo teologico e ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...