zero
zèro [Der. del lat. mediev. zephyrum, adatt. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) del-l'arabo sifr "nulla", calco del sanscrito sunyá "vuoto"] [ALG] Numero cardinale che indica la mancanza [...] dello z. fu un complemento essenziale al sistema di numerazione decimale, fondato sul valore posizionale delle cifre. Le proprietà dello z. nell'aritmetica ordinaria sono: (a) lo z. è indifferente rispetto alla somma: a+0= 0+a=a, a+b=a solo quando b ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] il mondo di così fatta opera, ci dessimo a tradurlo, e cinque libri […] tradutti ne abbiamo (L’algebra, parte maggiore dell’aritmetica, 1a ed. integrale a cura di U. Forti, E. Bortolotti, 1966, pp. 8-9).
La traduzione di Bombelli non vide mai ...
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notazione
notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] di eseguire rapidamente operazioni, ecc.): l'esempio classico è dato dall'introduzione della n. posizionale (decimale) nell'aritmetica (v. oltre), al posto delle antiche n., puramente convenzionali o comunque non connesse a una precisa regola di ...
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proporzione
proporzióne [Der. del lat. proportio -onis, dalla locuz. pro portione "secondo la porzione"] [LSF] Generic., di enti le cui misure sono in una definita relazione tra loro. ◆ [ALG] Dati quattro [...] , sopra definita, così detta in antico perché i Pitagorici distinguevano, accanto a essa (che è un'uguaglianza di rapporti), la p. aritmetica (un'uguaglianza tra differenze) e la p. armonica (relazione tra quattro numeri i cui reciproci formano una p ...
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Euclide
Euclide [STF] [ALG] Matematico greco, vissuto ad Alessandria d'Egitto intorno al 300 a.C., che sistemò, in maniera insuperata, la matematica che s'era andata sviluppando in circa due secoli di [...] 6° libro è sviluppata la teoria delle proporzioni, fondata da Eudosso; i libri 7°, 8° e 9° trattano di aritmetica (tra l'altro, procedimento euclideo per il massimo comun divisore, dimostrazione euclidea dell'infinità dei numeri primi, scomposizione ...
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Matematica
Manipolazione algebrica
Metodica, basata su algoritmi impiegati negli elaboratori elettronici, che permette il trattamento automatico di espressioni matematiche (per es., polinomi, funzioni [...] e di troncamento, che sono sempre presenti nei calcoli numerici, con calcolatori i quali, di regola, impiegano l’aritmetica approssimata a virgola mobile.
Psicologia
Il trattamento e la guida dell’uomo mediante lo sfruttamento delle sue disposizioni ...
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L'a. l. costituisce uno strumento matematico di importanza fondamentale in ogni disciplina scientifica. Essa costituisce sia un efficace linguaggio comune con cui formulare problemi di natura diversa, [...] computer algebra.
Complessità del prodotto di matrici
Il prodotto di matrici n×n si può calcolare con circa 2n3 operazioni aritmetiche con le formule che derivano dalla sua definizione. Alla fine degli anni Sessanta del 20° sec., V. Strassen dimostrò ...
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razionale
razionale [agg. Der. del lat. rationalis, da ratio -onis "ragione, rapporto"] [LSF] (a) Conforme a ragione, condotto con rigoroso procedimento dimostrativo, in contrapp. a intuitivo. (b) Relativo [...] numeri interi, frazionari, decimali limitati e decimali illimitati periodici. ◆ [ALG] Operazioni r.: le quattro operazioni dell'aritmetica (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione). ◆ [ANM] Punto r.: punto le cui coordinate sono numeri r ...
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quadratico
quadràtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di quadrato] [LSF] Con signif. derivato da quello strettamente algebrico, e cioè relativ. all'operazione di elevazione al quadrato, qualifica di espressioni [...] razionali ed estrazioni di radice quadrata. ◆ [PRB] Media q.: di un numero finito di termini, la radice quadrata della media aritmetica dei quadrati dei termini. ◆ [ALG] Prima e seconda forma q. fondamentale: v. curve e superfici: II 79 c, e ...
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differenza
differènza [Der. del lat. differentia, da differens -entis "differente", part. pres. di differre "essere differente"] [ALG] Il risultato dell'operazione di sottrazione. ◆ [EMG] D. di potenziale [...] metalli e tra metalli e semiconduttori e tra semiconduttori: v. Volta, effetto. ◆ [ALG] D., o ragione, di una progressione aritmetica: la quantità costante di cui differiscono due termini consecutivi. ◆ [ANM] D. finita: di una funzione f(x), simb. Δf ...
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aritmetica
aritmètica (ant. arismètica e arismètrica) s. f. [dal lat. arithmetĭca (lat. mediev. arismet[r]ica), gr. ἀριϑμητική (τέχνη): v. aritmetico]. – 1. Parte della matematica concernente lo studio dei numeri, soprattutto dei numeri interi;...
aritmetico
aritmètico (ant. arismètico e arismètrico) agg. [dal lat. arithmetĭcus (lat. mediev. arismet[r]icus), gr. ἀριϑμητικός, der. di ἀριϑμός «numero» (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda l’aritmetica, o anche, che concerne i numeri interi;...