SALVINI, Tommaso
Mirella Schino
SALVINI, Tommaso. – Nacque a Milano, il 1° gennaio 1829, terzogenito di Giuseppe e di Guglielmina Zocchi, entrambi attori, che ebbero anche i figli Achille (morto da [...] un attore ammalato della compagnia Bon-Berlaffa, nella quale era scritturato il padre. Quattordici anni per interpretare un servo sciocco (Arlecchino era stato trasformato in Pasquino) possono sembrare pochi, ma non per un figlio d’arte, la cui prima ...
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RE, Filippo
Gabriella Bonini
Rossano Pazzagli
RE, Filippo. – Nacque a Reggio Emilia il 20 marzo 1763 da Rinaldo e da Marianna Vezzani in una famiglia benestante di origine lombarda impegnata nel commercio [...] , in Storia d’Italia. Dal primo Settecento all’Unità, Torino 1973, pp. 511-693; L. Serra, F. R. “vegetabile” e “Arlecchino”, in Reggio e i territori estensi dall’antico regime all’età napoleonica, II, a cura di M. Berengo - S. Romagnoli, Parma 1980 ...
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"Fortuna - narra egli stesso in una didascalia in calce al magnifico ritratto, in cui Stefano della Bella lo effigiò da primo zani (v. brighella) - Fortuna per despett Me fer (sic) volar la robba coi dinar, [...] educazione artistica ricevuta da Buffett, poté, ancora giovanissimo (1661), diventare uno dei più acclamati arlecchini dell'Hôtel de Bourgogne (v. arlecchino). Un passaporto milanese del 30 aprile 1645 mostra "Diana e Buffett comici" (ossia il ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] I. Sanesi, La commedia, Milano 1954, p. 525; A. Nicoll, Masks, Mimes and Miracles, New York 1963, pp. 250 s.; S. Ferrone, Arlecchino rapito..., in Studi di filol. e critica offerti... a L. Caretti, Roma 1985, pp. 319-53. Lo studio più importante sui ...
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LOCATELLI, Domenico
Teresa Megale
Nacque nel 1613; non ci sono pervenute notizie sul luogo di nascita e sulla famiglia. Il L. è conosciuto nella commedia dell'arte nel ruolo di zanni con il nome di [...] 7; V. Scott, The commedia dell'arte in Paris. 1644-1697, Charlottesville, VA, 1990, pp. 45 s., 50 s.; D. Gambelli, Arlecchino alla corte del re Sole. Dall'inferno alla corte del re Sole, Roma 1993, pp. 212-217; Ch. Mazouer, La Rosaure impératrice de ...
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Serres, Michel
Filosofo francese (n. Agen 1930). Dal 1969 insegnò alla Sorbonne. Dopo aver dedicato uno studio a Leibniz (Le système de Leibniz et ses modèles mathématiques. Étoiles. Schémas. Points, [...] (1982; trad. it. Genesi); Les cinq sens (1985); Le contrat naturel (1990; trad. it. Il contratto naturale); Le tiers-instruit (1991; trad. it. Il mantello di Arlecchino); Les origines de la géométrie (1993; trad. it. Le origini della geometria). ...
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Azione scenica muta, la cui espressione risiede nel gesto e negli atteggiamenti del corpo, talora accompagnati dalla musica.
Originaria della Grecia, la p. si trasferì poi a Roma e assunse forme più precise [...] interprete del malinconico Pierrot, e in Inghilterra si sviluppa intorno alla figura di J. Rich (1682 ca.-1761), celebre Arlecchino. Solo nel 20° sec. la p. ha ricuperato la propria dignità di espressione teatrale autonoma, grazie soprattutto ai ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] città, fondando nel contempo un foglio proprio, Il Pulcinella (18 giugno 1864-21 genn. 1865), la cui prosecuzione fu L'Arlecchino (4 febbr. 1865-6 genn. 1866), affiancato per poco dal bimensile Il Pulcinella politico (22 luglio 1865-30 sett. 1865 ...
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MARCHIONNI, Carlotta
Alessandra Favino
Nacque a Pescia, presso Lucca, il 14 giugno 1796 da Angelo e da Elisabetta Baldesi.
Il padre Angelo, nato a Firenze intorno alla metà del Settecento in una famiglia [...] primi anni dell'Ottocento, che la M. trascorse nel collegio delle orsoline di Verona. Nel 1807 Angelo fu Arlecchino nella compagnia Pettini; lavorò quindi, nel 1812, nella compagnia Calocchieri. Si ricongiunse ai familiari nel 1814, prendendo parte ...
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FIORILLO (Fiorilli), Tiberio
Teresa Megale
Figlio di Silvio, il famoso Capitan Matamoros, nacque probabilmente a Napoli durante il primo decennio del 1600 (1608?). Celeberrimo attore della commedia [...] di C. Burattelli - D. Landolfi - A. Zinanni, Firenze 1993, I, pp. 184, 296, 310, 312, 317, 323, 326, 330, 344; D. Gambelli, Arlecchino a Parigi. Dall'inferno alla corte del Re Sole, Roma 1993, pp. 210-220; T. Megale, Cintio e i suoi protettori, in ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.