PALMIERI, Eugenio Ferdinando
Daniela Sacco
PALMIERI, Eugenio Ferdinando. – Nacque il 14 luglio 1903 a Vicenza, da Federico, colonnello emiliano, e da Olimpia Bagliani, entrambi di discendenze asburgiche. [...] - G.A. Cibotto, Venezia 1989) e ruppe con il gusto dominante dei primi anni Trenta.
Se del 1931 è Arlecchino finto principe – insignito del premio Viareggio, cui seguirono Remengo (1932) e Lazzarone (1934) –, dal 1933 prese avvio la seconda ...
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Quadri, Franco
Quadri, Franco. – Critico, editore, traduttore e organizzatore teatrale (Milano 1936 - ivi 2011). Iniziò l'attività di critico negli anni Sessanta scrivendo prima per la rivista Sipario, poi [...] . Bausch, ospitando una rassegna della nuova scena nazionale, laboratori di maestri come Grotowski, Barba, Beck, i debutti dell’Arlecchino di D. Fo e della Tempesta di Shakespeare tradotta in napoletano da E. De Filippo. Negli anni successivi diresse ...
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NEUBER, Friederike Karoline, nata Weissenborn
Giuseppe Gabetti
Attrice tedesca, nata a Reichenbach in Sassonia il 9 marzo 1697, morta a Laubegast presso Dresda il 30 novembre 1760. Fu, accanto al Gottsched, [...] il Hanswurst (v.) dalla scena, in un apposito spettacolo, nel quale, dopo regolare processo, un fantoccio vestito da arlecchino venne solennemente bruciato fra il plauso della platea. Poi incominciò a poco a poco il declino. La concorrenza dell'opera ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...]
Si avvicinò a F.T. Marinetti, di cui tra i primi aveva dato un profilo essenziale e pertinente (ne Il mantello di Arlecchino, pp. 193-211), e ne divenne amico, ma corresse anche il giudizio nei confronti dei futuristi, che nell'anteguerra egli aveva ...
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FORNAROLI, Lucia (Cia)
Paola Campi
Nacque a Milano il 16 ott. 1888 da Giovanni e da Santina Volonté. Compì gli studi di ballo presso la scuola di danza del teatro alla Scala di Milano e, dopo brevi esibizioni [...] di Roma con la F. nella parte di Colombina e I. Leonidoff e V. Vignati rispettivamente nella parte di Pierrot e Arlecchino: coreografo fu il Grassi e direttore G. Marinuzzi.
Dal 1916 al 1923 soggiornò saltuariamente a Roma per partecipare ad alcuni ...
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VANNUCCHI, Luigi
Rodolfo Sacchettini
Nacque il 25 novembre 1930 a Caltanissetta da Michele e Rosa Spampinato. Pochi mesi dopo il padre accettò un trasferimento di lavoro, come topografo, in Cirenaica. [...] di Federico Zardi, per la regia di Giorgio Strehler (1957), interpretando la parte di Saint Just, e nel celebre Arlecchino servitore di due padroni nei panni di Florindo (1958/1959).
Agli inizi degli anni Sessanta Vannucchi entrò a far parte ...
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BARBAGLIA, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque il 10 ott. 1841 a Milano. Inquietudini sentimentali e una grave malattia che lo costrinse all'amputazione di una gamba tormentarono la sua prima [...] suoi interni, specie di evocazione settecentesca, nel salone tiepolesco di palazzo Clerici: così il Mattino di Parini, l'Arlecchino ardito,il Suonatore di contrabbasso, il Suonatore d'arpa, Mezzogiorno, Vespro, Musica.Di lui si ricordano, oltre ad ...
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FORBICI (fr. ciseaux; sp. tijeras; ted. Scheren; ingl. scissors)
Luigi SUTTINA
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Gli antichi conobbero uno strumento per tagliare (gr. ψαλίς; latino forfex, -icis, donde il nome italiano) ricavato in [...] delle forbici di lusso: un paggio, le cui calzature arrotondate costituiscono gli anelli, tiene delle piume che formano i trincianti; un arlecchino il quale giuoca con cerchi formati da serpenti che si mordono la coda, ecc. Già nel sec. XV, le lame ...
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VERONESE, Carlo Antonio
Alberto Manzi
Attore, nato nel Veneto nel 1702, morto a Parigi il 26 gennaio 1762. Esordì con fortuna come "amoroso" così che presto si fece capocomico. In questa qualità Goldoni [...] rivali. La si disse meravigliosa in Le tableau del Panard e poi in Pigmalione del Billioni. Nel 1761 interpretò, per prima, con grande successo, la parte di madre nel Figlio d'Arlecchino perduto e ritrovato. Di lei parla Goldoni nelle Memorie. ...
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GAVAZZENI, Gianandrea
Federico Fornoni
Nacque il 25 luglio 1909 a Bergamo, nel palazzo appartenuto alla famiglia Tasso dove aveva soggiornato il poeta Torquato. I genitori, Giuseppe e Pierina Monzini, [...] e perse». Così scrisse in due raccolte, La casa perduta: saggio di prose lombarde (1988, p. 17) e La casa di Arlecchino (1957, p. 14), che fin dal titolo evocano il legame con le radici: domestiche e geografiche. Mai mero bozzettismo, bensì motivo ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.