LABÒ, Savino
Francesca Franco
Primo di quattro figli, nacque il 9 febbr. 1899 a Milano da Oreste, scultore di origine piacentina, e da Linda Varazzani.
Ricevuti i primi insegnamenti dal padre, il L. [...] in via Pasubio. Seguirono le scenografie del Trovatore di Verdi (1943) e della Madama Butterfly di Puccini (1944); i figurini per l'Arlecchino di F. Busoni (1943-44); le scene per la Gioconda di A. Ponchielli, rappresentata nel 1945 e nel 1947; i ...
Leggi Tutto
FABRI (Fabbri), Giovan Paolo (Paulo)
Giovanna Romei
Nacque a Cividale del Friuli (prov. Udine) nel 1567: la data si deve al Bartoli e viene generalmente accettata. D'altronde il F. si dice quarantaseienne [...] il F. figurò anche nella compagnia dei Fedeli, gestita da GiovanBattista Andreini: in una lettera del 26 ott. 1612 dell'Arlecchino Tristano Martinelli, citata dal Rasi, si esprime il desiderio di Maria de' Medici di avere quella compagnia al proprio ...
Leggi Tutto
LOGOGRIFO (dal gr. λόγος "parola" e γρίϕος "rete, viluppo")
Aldo Santi
È un enimma (v.) fatto, anziché su una cosa, su una parola. Il logogrifo era anticamente noto agli Arabi che hanno composto trattati [...] , nel quale non le iniziali ma le lettere centrali delle parti dànno l'intero.
Ecco come con la parola base ARLECCHINO si potrebbero ricavare varî tipi di logogrifi:
Anche il logogrifo, come gli altri giuochi enimmistici, dalle parole può venire ...
Leggi Tutto
GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] felicemente la "nécessité de plaire", di "un attore comico, tutto proteso nel gusto di far fermentare lo spirito d'Arlecchino nella testa di un Machiavelli". Avverso al pianto, al patetico nascente in letteratura il G. tiene sempre presente che dall ...
Leggi Tutto
Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] lo slapstick (basato su botte, capitomboli, inseguimenti ecc., e derivante dal termine con cui veniva designata dapprima la spatola di Arlecchino, poi, per estensione, il bastone di cui fa uso il comico), poi lo screwball (la grande stagione della c ...
Leggi Tutto
SCHIAVAZZI, Pietro Francesco Teobaldi
Giancarlo Landini
SCHIAVAZZI, Pietro (Piero) Francesco Teobaldi. – Nacque a Cagliari, in corso Vittorio Emanuele 12, all’una del 14 marzo 1875, da Carlo e da Angela [...] , Lucia di Lammermoor, e a Carnevale fu al Comunale di Ferrara. Nel 1901 fu al San Carlo di Napoli, Arlecchino nella prima assoluta delle Maschere di Mascagni, che sarebbe dovuta avvenire simultaneamente in sette città (Genova, Milano, Roma, Torino ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, la produzione operistica sviluppatasi in Italia e in Francia ha manifestato [...] e moderno teatro musicale in cui la radice profonda della commedia dell’arte incontra la classicità rinunciando al soggettivismo. Arlecchino (capriccio teatrale in 1 atto, 1917), Turandot (fiaba cinese in 2 atti, 1917) e l’incompiuto Doktor Faust ...
Leggi Tutto
LOMBARDI, Bernardino
Teresa Megale
Nacque nella seconda metà del XVI secolo, in luogo ignoto: in un documento autografo del 1590 si firma "Bernardino Lombardi bolognese"; Ughi (p. 43) lo considera originario [...] merito". Nella compagnia entrò in contatto, tra gli altri, con Fabrizio De Fornaris (Capitan Coccodrillo), Tristano Martinelli (Arlecchino) e Vittoria Piissimi (Vittoria). Al seguito dei Confidenti il L. lasciò l'Italia alla volta della Francia nella ...
Leggi Tutto
Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] dell’attore. Pantalone e il Dottor Graziano erano i due ‘vecchi’; gli ‘zanni’ o ‘zani’ (Brighella, Arlecchino, Mezzettino, Truffaldino, Trivellino, Stoppino, Zaccagnino, Pedrolino, Frittellino, Coviello, Francatrippa, Scapino ecc.), in numero di due ...
Leggi Tutto
teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] mimus albus (specie di clown bianco) si aggrega il centunculus (o pagliaccio col vestito dalle cento pezze, specie di Arlecchino). Autori delle tragedie sono Andronico, Nevio, Seneca; Plauto si rifà, con grassa comicità, alla commedia attica nuova, e ...
Leggi Tutto
arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.