Attore (n. 1735 - m. Milano 1771), detto anche Felicino Sacchetto. Conquistò la celebrità come Arlecchino; per varî anni fu con la compagnia Medebac, poi a Parigi, alla Comédie italienne, col celebre Bertinazzi [...] Brigida Marchesini (m. Venezia 1775) recitò col marito nelle compagnie Medebac e Rossi (non volle però seguirlo a Parigi). Fu attore anche il loro figlio, Giovanni (n. 1765 - m. Casalmaggiore 1812), abile Arlecchino e poi applaudito caratterista. ...
Leggi Tutto
Nella commedia dell’arte, secondo zanni; con questo nome recitarono D. Locatelli (m. 1671, arlecchino a viso scoperto) e C. Sangiorgi (fine 17° sec.). ...
Leggi Tutto
Famiglia di comici dell'arte. Tommaso Antonio (Vicenza 1682 - Parigi 1739) fu il più grande Arlecchino della sua epoca, conosciutissimo come Thomassin. Scelto da L. Riccoboni, nel 1716, per la compagnia [...] italiana che stava organizzando a Parigi, esordì al teatro del Palais Royal nello stesso anno. Estroso ed espressivo, si affermò rapidamente presso il pubblico francese, del quale seppe mantenere vivo ...
Leggi Tutto
PELANDI (pellandi), Giuseppe
Alberto Manzi
Attore, fiorito nella seconda metà del Settecento, noto sotto la maschera di Arlecchino. Dapprima in compagnia Bazzigotti, confermò la sua fama, sempre come [...] formò compagnia propria e si fece impresario del teatro Sant'Angelo a Venezia.
Si mantenne quasi sempre fedele ai caratteri di Arlecchino e di Truffaldino, nei quali pochi lo eguagliavano per la vivacità del giuoco e per lo spirito di buona lega che ...
Leggi Tutto
MENIGHELLI
Alberto Manzi
. Famiglia di comici che s'inizia con Nicola, fiorito nella seconda metà del Settecento come Arlecchino pronto a felici improvvisi, abile e vivace nelle smorfie e nei contorcimenti.
Fu [...] Ducis, e fu paragonato al Molé, allora celebre a Parigi in quella parte. Fu valente capocomico e nel 1795-96 al San Cassiano di Venezia ebbe come Arlecchino il famoso Giovanni Fortunati.
Tra i discendenti, la vivente Dora, nota come attrice comica. ...
Leggi Tutto
. Lo sviluppo dato alla voce arlecchino, che il lettore dovrà tenere presente (anche per la bibliografia), permette di procedere qui per semplici accenni, in quanto capostipite comune di Brighella e di [...] una livrea più o meno signorile.
Linguaggio. - Già dalle origini Brighella ne adopera uno meno rustico e incolto di Arlecchino. I prontuarî secenteschi (p. es. quello del Cecchini), mentre impongono al primo zani d'essere spiritoso cum moderamine, gl ...
Leggi Tutto
COSTANTINI, Gabriele
Giovanna Romei
Nacque probabilmente a Verona (secondo il Bartoli invece a Venezia) da Angelo e Auretta, e divenne anch'egli un famoso Arlecchino. Prestò servizio per dodici anni [...] piacque molto anche alla corte napoletana e si meritò dal re la singolare lode che il Bartoli riferisce: "Voi siete un pulito Arlecchino! ".
Il C. rallegrò per quasi dieci anni re Carlo e il suo entourage, al ritmo di una novantina di recite l'anno ...
Leggi Tutto
. Così venne chiamato in Francia uno dei nostri più celebri comici dell'arte del Seicento, Domenico Giuseppe Biancolelli, ammiratissimo come Arlecchino (v.). Di suo padre Francesco Biancolelli, anch'esso [...] in luogo dell'abito miserando usato dalla più parte de' suoi predecessori, che, appunto a rappresentare lo squallore d'un Arlecchino ancora torvo e sogghignante, era tutto un contrasto di toppe a violenti colori, egli usò quello a rombi disposti con ...
Leggi Tutto
Attore teatrale (Venezia 1910 - Roma 1961). Dopo un lungo apprendistato in varie compagnie, nel 1947 entrò nel Piccolo di Milano imponendosi nell'Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni, regia [...] di G. Strehler. Da allora la sua fama è rimasta legata alla maschera di Arlecchino, resa con irresistibile estro, virtuosismo acrobatico e invenzione comica. ...
Leggi Tutto
Razza di cani da caccia e da guardia, molto grandi e pesanti, dal pelo raso e lucente, con tre varietà: arlecchino, fulvo e tigrato. Venivano un tempo usati per la caccia all’orso e al cinghiale. L’ a. [...] tedesco, impropriamente chiamato grande danese, è grosso, forte ed elegante; il maschio è alto 78-82 cm; la femmina è poco più bassa. Ha passo lungo e una struttura fra il levriero e il mastino. Testa ...
Leggi Tutto
arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.