VESTRI, Luigi
Alberto Manzi
Attore drammatico, nato a Firenze il 23 aprile 1781, morto a Bologna il 19 agosto 1841. Figlio di un cancelliere di tribunale, abbandonò la professione legale e gli studî [...] poi con la famosa compagnia di pantomime Chiarini, rivelandosi ottimo mimo e buon ballerino, sostenendo le parti ora di Arlecchino, ora di Pierrot. Unitosi col fratello Gaetano, riuscì un vivace brillante e tale si confermò con Romagnoli, E. Rossi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro barocco italiano svolge un ruolo determinante nella spettacolarizzazione [...] . Attraverso le maschere si impongono alcuni personaggi tipici, immediatamente riconoscibili dall’abito e dal linguaggio: gli zanni Arlecchino e Pulcinella, i magnifici Pantalone e Graziano e ancora il Capitan Spaventa, gli innamorati Flavio, Lelio ...
Leggi Tutto
PELLEGRINI, Carlo (Ape)
Eugenia Querci
– Nacque a Capua il 25 marzo 1839.
La famiglia apparteneva alla nobiltà, vantando per parte di madre una discendenza dai Medici.
Conclusi i primi [...] Tricca, frequentatore del caffè Michelangiolo, mentre in quegli anni fiorivano numerose riviste satiriche, come Il Lampione e l’Arlecchino, periodico quest’ultimo fondato nel 1868 a cui Pellegrini contribuì come illustratore (Giardelli, 1971, p. 94 ...
Leggi Tutto
VARAGNOLO, Domenico
Paolo Puppa
– Nacque a Venezia il 10 agosto 1882 da Adolfo, segretario di avvocato, e da Elisa Fostini. Di famiglia numerosa, ebbe quattro fratelli: Anna, Adele, Mario ed Enrico, [...] visto dalla cucina, allontanava in tal modo la paura della guerra recente.
El progeto de Pantalon, scena-prologo per Arlecchino e Pantalone, concepito per un teatro di marionette nel 1917, apriva alla fortunata serie Le parlate de le mascare, cinque ...
Leggi Tutto
LABIA
Antonio Rostagno
Famiglia di cantanti italiane.
Fausta nacque a Verona il 3 apr. 1870; era figlia del conte veneziano Gianfrancesco e di Cecilia Dabalà, cantante e insegnante di canto, a sua volta [...] nacque a Milano il 19 maggio 1908. Dopo aver studiato canto con la madre, debuttò a Vicenza nel 1934 ne Le furie di Arlecchino di A. Lualdi e proseguì la carriera di soprano leggero in molti teatri italiani (La Fenice, La Scala, l'Opera di Roma ecc ...
Leggi Tutto
BASTONA, Andriana
Ada Zapperi
Vissuta tra la fine del sec. XVII e i primi decenni del XVIII, deve la sua notorietà agli esordi teatrali del giovane Goldoni.
Nel 1734 recitava con la compagnia Imer, [...] eloquente ed ottimamente condotto". Verso la fine del 1735, come prima donna nella compagnia di Gabriello Costantini detto l'Arlecchino di Spagna, fu a Napoli, dove nel teatrino di corte recitò in numerosissime commedie.
Nel 1736 la B. sostituì ...
Leggi Tutto
GALASSI, Enrico
Rosanna Ruscio
Nacque a Ravenna il 14 nov. 1907 da Alberto e da Alice Orlandi. Iniziò il suo apprendistato artistico nella bottega artigianale del padre, che era decoratore e restauratore. [...] seguì i lavori di costruzione di una villa in Versilia, a Poveromo; Savinio lo fece posare come modello per un ritratto (Arlecchino, 1939, distrutto: Angelica Savinio, in catal., 1987). Nel 1939 propose, senza successo, di collaborare ai lavori per l ...
Leggi Tutto
GAUDENZI, Pietro
Amarilli Marcovecchio
Figlio di Enrico, musicista di origine bergamasca, e di Rachele De Negri, genovese, nacque il 18 genn. 1880 a Genova. Ricevuta una prima formazione artistica dal [...] in un'atmosfera di rarefatto lirismo, che si farà predominante nelle due Maternità del 1928 e 1936 come nell'Arlecchino del 1940.
Questa seconda maniera risulta già definita nella tela Sposalizio (ora dispersa), esposta nel 1932 alla XVIII Biennale ...
Leggi Tutto
GARAVINI, Girolamo
Cristina Reggioli
Nato a Ferrara probabilmente nella seconda metà del Cinquecento (nessuna notizia è stata reperita sulla sua nascita negli archivi locali), fu uno dei grandi attori [...] : qui il G. e Martinelli formavano una coppia perfetta (è facile immaginare il "docile" G. lasciare all'Arlecchino un grande spazio per l'improvvisazione), una sostituzione poteva quindi avere forti ripercussioni sul successo degli spettacoli.
Pare ...
Leggi Tutto
CANZACHI, Giovanni Camillo, detto lo Zoppo
Alfredo E. Bellingeri
Nacque a Bologna verso la fine del sec. XVII. Piccolo di statura e piuttosto grasso, quantunque zoppicasse da una gamba, fu considerato [...] Bertoldi, Pietro Moretti, i quali nella commedia sostenevano rispettivamente le parti di Aurelia, Pantalone, Colombina, Rosaura, Arlecchino, Brighella.
Impegnato alternativamente nei teatri di corte di Varsavia e di Dresda, il C. impersonò, con ...
Leggi Tutto
arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.