Musicista italiano (Padova 1846 - ivi 1930). Studiò a Padova e a Venezia. Dal 1879 al 1920 fu direttore del Teatro italiano di Pietroburgo. Compose opere teatrali e balletti, fra cui I milioni di Arlecchino [...] (1900) con la sua notissima Serenata ...
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CORALLI, Carlo
Rossella Motta
Nato a Bologna intorno alla metà del '700 (oltre alla data di nascita, non si conoscono notizie sulla famiglia), segretario del marchese F. Albergati Capacelli - famoso [...] C. A. Bertinazzi, noto come "Carlin", ormai avanti negli anni e non più in grado di sostenere da solo il ruolo di Arlecchino nel quale era divenuto molto famoso in Francia. Ancora il marchese Albergati si premurò di presentare il suo ex segretario a ...
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Attrice italiana (n. Milano 1934). Interprete sensibile di personaggi fragili e sentimentali, è diventata popolare attraverso due sceneggiati televisivi, Il mulino del Po (1963) e I miserabili (1965). [...] Tra le sue interpretazioni teatrali: Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni (1955, regia di G. Strehler); Le notti bianche di F. Dostoevskij (1964); L'amica delle mogli di L. Pirandello (1968); Il giardino dei ciliegi di A. Čechov (1974); ...
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Regista e attore libanese (n. Beirut 1941). Di padre francese e madre libanese, si è avvicinato al teatro durante gli studi in Medicina (Università di Saint Joseph). Ha debuttato nel 1962 nel ruolo di [...] Arlecchino, per poi dirigere la sua prima pièce due anni più tardi (Enrico IV di L. Pirandello). Già co-fondatore del Centro teatrale universitario e direttore del primo Teatro Stabile della capitale, nel 1968 ha dato vita al Laboratorio Teatrale di ...
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Testimonianze - I fratelli Marx
Gianni Celati
I fratelli Marx
Le maschere che li hanno resi celebri, quelle di Groucho, Harpo, Chico e Zeppo, sono state spesso paragonate alle maschere della Commedia [...] dell'arte (Arlecchino, Brighella, Pantalone ecc.). Si tratta di figure con caratterizzazioni elementari e reazioni fisse, ognuna con un costume che rimane in mente come una sigla. Groucho, con grossi baffi dipinti, il sigaro in bocca, gli occhiali e ...
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VISENTINI
Alberto Manzi
. Famiglia di comici della commedia italiana e francese. Tra i parecchi si ricordano: Tommaso Antonio, nato a Vicenza nel 1682, morto nel 1739. Fu celebre sotto il nome di Thomassin, [...] una variazione dell'Arlecchino. Esordì (1716) a Parigi in compagnia Riccoboni nell'Inganno fortunato (L'heureuse surprise) con vivo successo. Di inesauribile vena comica, seppe anche suscitare la commozione; fu attore semplice e originalissimo, e ...
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commèdia dell'arte Genere teatrale nato in Italia alla metà del Cinquecento, e vivo fino alla fine del Settecento. Le sue caratteristiche, molto particolari, entusiasmarono il pubblico fin dalle origini: [...] . Uno spettacolo era composto in genere da una o due coppie di giovani innamorati; uno o due servi (per es. Arlecchino e Buffetto); una servetta (per es. Colombina); due vecchi (come Pantalone e il Dottore); il Capitano. Alcuni di questi personaggi ...
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Regista e scenografo (Genova 1921 - ivi 1989). Esordì come mimo con A. Fersen, quindi fu nella compagnia "Il carrozzone" di F. Piccoli, come attore, scenografo e costumista (1947-53). Dopo alcune esperienze [...] nel cinema, fondò (1957) a Genova La borsa d'Arlecchino, piccolo teatro d'avanguardia che si impose soprattutto per l'attenzione alla drammaturgia dell'assurdo (Ionesco, Beckett, Adamov). Con il suo gusto del grottesco e la sua capacità di smitizzare ...
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LAZZI
. Termine tratto dalla commedia italiana, col quale s'indicava una piccola azione, muta e a volte parlata, che improvvisamente s'intercalava nel mezzo d'una scena. Nei primi tempi questi intermezzi [...] lazzi".
Uno dei più vecchi e più usati, specialmente nei teatrini di fiera, era che, nel meglio d'una scena amorosa, Arlecchino (o altro zani), comparso sul palcoscenico senza un perché al mondo, faceva ampia provvista di mosche e di pulci e fingeva ...
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Famiglia di attori dei secc. 17º e 18º. Costantino (n. Verona 1634 circa) era nel 1668 nella compagnia del duca di Modena e vi recitava con il nome di Gradellino; con lui sua moglie Domenica nelle parti [...] Mezzettino, che ebbe gran successo; morto Domenico Biancolelli, lo sostituì nel 1688 con l'abito e la maschera di Arlecchino, conservando però il nome di Mezzettino, ormai famoso. Dopo la soppressione della compagnia italiana di Parigi (1697), fu a ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.