Pittore e incisore (Langres 1673 - Parigi 1722). A Parigi studiò con J.-B. Corneille. Specializzatosi in decorazioni e costumi teatrali, eseguì anche numerosi disegni per arazzi. Autore di raccolte di [...] Motte, 1719, Louvre) e scene galanti. Dipinse soprattutto temi derivati dalla commedia italiana (Le due carrozze, Louvre; Arlecchino imperatore della Luna, Nantes, Musée des beaux arts) di cui rimane testimonianza anche nelle 12 incisioni, tratte dai ...
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. La parola entrò primamente nella lingua italiana quale nome proprio (foggiato da buratto "frullone"), ossia quale uno dei tanti nomi specifici (Frittellino, Trivellino, Traccagnino, ecc.) che, già alla [...] fine del Cinquecento, assunse nella Commedia dell'arte il secondo zani (v. arlecchino).
Nel secolo seguente, perduto già il significato originario, essa divenne nome comune e sinonimo tanto di "fantoccino", cioè pupo di cenci che si aziona ...
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Attore comico che, vestito in modo buffo, si esibisce recitando scenette esilaranti.
La figura del p. è lontana erede della maschera del diavolo, frequente nelle sacre rappresentazioni medievali; verso [...] el gracioso, dal comportamento estroso e ridicolo. Nel teatro italiano i più immediati antecedenti del p. sono le maschere di Arlecchino e Pulcinella e i tipi della commedia dell’arte. La figura del jester o fool, precisatasi nel teatro elisabettiano ...
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GANASSA, Alberto
Alberto MANZI
Comico della Commedia dell'Arte, della seconda metà del sec. XVI, di nome Alberto Naselli. Il nome d'arte assunto, o affibbiatogli, di Ganassa, che può far pensare a un'origine [...] o della sua mascella o del suo appetito. La sua fama in Italia si stabilì come "secondo Zanni" e cioè Arlecchino o Brighella. Nel 1560 apparteneva alla compagnia del duca di Mantova, e recitava con gran successo, insieme con Vincenza Armani ...
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Di Ferrara (1575-1645?); attore comico di molto grido nella commedia dell'arte (sostenne la maschera faceta di Frittellino). Diresse la compagnia degli Accesi, poi passò a quella dei Fedeli (eredi dei [...] fu soppiantato da Giambattista Andreini (Lelio). Il C. era stato nel 1600-1601 alla corte di Enrico IV con Tristano Martinelli (Arlecchino) e dal febbraio all'ottobre del 1608 con gli Accesi. Nel 1609 a Roma s'occupò della formazione d'una compagnia ...
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Regista e attore italiano (n. Roma 1948). Personalità poliedrica, ha lavorato nel teatro, nel cinema e per la televisione. È stato tra i fondatori della Compagnia della Rancia, con la quale ha messo in [...] 1988; Grease,1997; Dance!, 2000), contribuendo a rilanciare questo genere in Italia.
Vita e opere
Attore di prosa, arguto Arlecchino in spettacoli tratti da canovacci della commedia dell'arte, è stato diretto da registi come F. Enriquez, A. Trionfo ...
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musica Intervallo musicale (➔ intervallo) che abbraccia 5 gradi della scala diatonica. teatro Nell’architettura teatrale, diaframma verticale di materiale leggero, inchiodato direttamente sul piano scenico [...] erano a 5 facce e girevoli) fiancheggiano lateralmente il palcoscenico e costituiscono la delimitazione prospettica della scena. Quando fanno da cornice al sipario, insieme al panneggio dell’arco scenico costituiscono il ‘mantello d’Arlecchino’. ...
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Attore del sec. 17º (n. Spoleto); riprese la tradizione degli zanni musici ed ebbe grande successo a Parigi dal 1675, presentandosi come Flautino per la sua abilità a riprodurre con la voce, accompagnandosi [...] per la scandalosa condotta. n Suo figlio Evaristo (Prato 1663 - Parigi 1700) esordì sulle scene parigine nel 1689 nella parte di Arlecchino nel Divorce forcé di J.-F. Regnard; e rimase poi sempre con i Comédiens du Roi de la Troupe italienne, prima ...
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Teatro delle albe
– Compagnia teatrale fondata nel 1983 dal regista e drammaturgo Marco Martinelli (n. Reggio nell’Emilia 1956), da sua moglie Ermanna Montanari, e da Luigi Dadina e Marcella Nonni. Nel [...] regista e della compagnia vi sono: commistioni di generi; riscritture di testi classici (I ventidue infortuni di Mor Arlecchino, 1993; L’isola di Alcina, 2000, sui poemi cavallereschi rinascimentali; Baldus, riscrittura per lampi da Teofilo Folengo ...
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Regista italiano (n. Reggio nell'Emilia 1956). Tra i fondatori, nel 1983, del Teatro delle Albe di Ravenna, è fautore di un teatro caratterizzato da una intensa fisicità e da una narratività elementare, [...] suoi lavori: Ruh. Romagna più Africa uguale (1988); I ventidue infortuni di Mor Arlecchino (1993), singolare rielaborazione goldoniana, imperniata sulla figura di un Arlecchino nero; Zitti tutti! di R. Baldini (1994); All'inferno! (1996), affresco di ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.