Storaro, Vittorio
Giovanni Grazzini
Direttore della fotografia, nato a Roma il 24 giugno 1940. Vincitore di tre premi Oscar per i film Apocalypse now (1979), Reds (1981) e L'ultimo imperatore (1987), [...] per la TV (L'Eneide di F. Rossi, 1970; Orlando furioso di L. Ronconi, 1972; Riccardo Wagner di T. Palmer, 1982; Arlecchino di G. Montaldo, 1983, con le prime riprese ad alta definizione; Pietro il Grande, 1985), nel 'fantabiografico' Agatha (1979; Il ...
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Casanova
Natalia Noussinova
(Francia 1927, Le avventure di Casanova, bianco e nero/colorato, 144m a 22 fps); regia: Aleksander Volkoff; produzione: Ciné-Alliance/Société des Cinéromans-Films de France; [...] incontro in viaggio e una nuova separazione, i due innamorati si ritrovano al carnevale di Venezia. Casanova, mascherato da Arlecchino, fugge in gondola con la sua amata travestita da Pierrette. Sullo sfondo delle bellezze di Venezia, i due vengono ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] lo slapstick (basato su botte, capitomboli, inseguimenti ecc., e derivante dal termine con cui veniva designata dapprima la spatola di Arlecchino, poi, per estensione, il bastone di cui fa uso il comico), poi lo screwball (la grande stagione della c ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] Max Rein hardt e che fu alla base della loro collaborazione, con l'adattamento del Fledermaus nel 1935 e la riduzione dell'Arlecchino due anni dopo. Sempre del 1930 è l'atto unico Il signore dalle gardenie, la prima delle opere teatrali scritte dal B ...
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Shadows
Rinaldo Censi
(USA 1958, 1959, Ombre, bianco e nero, 60m e 84m); regia: John Cassavetes; produzione: Maurice McEndree, Nikos Papatakis per Gena; sceneggiatura: John Cassavetes; fotografia: Erich [...] un documentario e non è un film di finzione, ma qualcosa che oscilla tra i due. Shadows risulta dunque un prisma, un mantello d'Arlecchino o un muro di pietre libere. Un muro di pietre in cui ogni sequenza vale per se stessa, e al tempo stesso entra ...
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Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] , i fasti nazionalistici del Terzo Reich. Il regista crea in questo caso figure strane e tenebrose come l'Arlecchino cattivo-Müller (interpretato da Ludwig Schmitz), che scorreggia continuamente rivolto verso il pubblico e trama contro la sua ...
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cartoni animati
Gianni Rondolino
Tecnica cinematografica e forma d'arte: uno spettacolo per tutti
I cartoni animati propongono storie e personaggi che divertono i bambini, ma a volte anche gli adulti, [...] lumineuses ("pantomine luminose") piccole storie divertenti con personaggi della vita quotidiana o della commedia dell'arte, come Pierrot, Arlecchino, Colombina.
Il cinema d'animazione nacque dunque tre anni prima del cinema cosiddetto 'dal vero' e i ...
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FULCHIGNONI, Enrico
Guglielmo Moneti
Nacque a Messina il 18 sett. 1913 da Mario.
Iscrittosi alla facoltà di medicina della sua città fu allievo interno dell'istituto di fisiologia umana diretto da G. [...] .
Il F. morì a Parigi il 26 ag. 1988.
A quelli già ricordati si possono aggiungere i seguenti scritti: L'Arlecchino errante. Da canovacci di commedia dell'arte del XVII secolo, Milano 1941; Esistenzialismo e puritanesimo in O'Neill, Roma 1948; La ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] di Salvini, ricevendo una delle rare stroncature della sua brillante carriera. In maggio partecipò all’inaugurazione del teatro Arlecchino con La guerra spiegata ai poveri di Ennio Flaiano. Sempre nel 1946 concluse con Salce, rientrato in Italia ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] , invece, il corpo può 'agire' anche attraverso l'immobilità (del volto). G. Strehler, nella sua regia (1947) del goldoniano Arlecchino servitore di due padroni, sfruttava al massimo la gesticolazione dei suoi attori. Con D. Fo tornano in scena la ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.