GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] personaggi negativi, persino comici nelle loro viziose ossessioni di stupratori e giocatori d'azzardo. E le maschere di Arlecchino o Brighella, costrette a prestare voce e gesti a personaggi di bassa ma realistica estrazione, vedevano sottrarsi ogni ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] , invece, il corpo può 'agire' anche attraverso l'immobilità (del volto). G. Strehler, nella sua regia (1947) del goldoniano Arlecchino servitore di due padroni, sfruttava al massimo la gesticolazione dei suoi attori. Con D. Fo tornano in scena la ...
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CORTESI, Antonio
Alessandra Ascarelli
Nacque a Pavia nel dicembre dell'anno 1796 da Giuseppe e da Margherita Reggini ma questa data potrebbe essere di molto anticipata se, sempre che si tratti della [...] sue coreografie senza però parteciparvi come ballerino. Esse furono: Il calzolaio tutore, data il 1° aprile con buon esito, ed Arlecchino e Piro rivali in amore del 3 maggio che ebbe invece una riuscita mediocre. Nell'autunno del 1810 la compagnia ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] muta mai"; polemica che diede adito a una inutile schermaglia a cui il D. rispose con un foglio volante (cfr. L'Arlecchino, 25 apr. 1954, p. 192). Il magistero pirandelliano è servito infatti anche all'attore: gli ha indicato la strada per utilizzare ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] Marilena e Fragoletta, delle tre comiche (lontane parenti di quelle goldoniane), di Angiolino (discendente di Coviello e di Arlecchino) o del Marchesino. Il personaggio centrale è Peppino Sarachino (interpretato dall'autore), non più maschera, con un ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] Stabili e l'intera struttura teatrale italiana abbiano percorso da pur alte riuscite goldoniane singole come il celeberrimo Arlecchino servitore di due padroni dell'uno o il trascinante Due gemelli veneziani dell'altro o i grandi quadri viscontiani ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] deserto, del fortunato tipo di Ludro, tre volte incarnato nel 1836-37 da Fr. Aug. Bon, personaggio che discende dall'imbroglione Arlecchino, con non so che di più canagliesco per essersi fatto di maschera uomo, e deve il successo più alle trovate su ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.