FIORILLO (Fiorilli), Tiberio
Teresa Megale
Figlio di Silvio, il famoso Capitan Matamoros, nacque probabilmente a Napoli durante il primo decennio del 1600 (1608?). Celeberrimo attore della commedia [...] di C. Burattelli - D. Landolfi - A. Zinanni, Firenze 1993, I, pp. 184, 296, 310, 312, 317, 323, 326, 330, 344; D. Gambelli, Arlecchino a Parigi. Dall'inferno alla corte del Re Sole, Roma 1993, pp. 210-220; T. Megale, Cintio e i suoi protettori, in ...
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FRACANZANO (Fracanzani), Michelangelo
Teresa Megale
Nacque a Napoli da Francesco, pittore pugliese attivo nella città partenopea, e da Giovanna Rosa, sorella del pittore Salvator Rosa. Sconosciuto è [...] , a cura di F.C. Greco (Atti del ConvegnoPulcinella tra immaginazione e rappresentazione, Napoli 1989), Napoli 1990, p. 304; D. Gambelli, Arlecchino a Parigi. Dall'inferno alla corte del Re Sole, Roma 1993, pp. 221 n. 233 s., 242; G. Guccini, Da ...
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GIARATONI (Giaratone, Geratone), Giuseppe
Teresa Megale
Attore italiano vissuto nella seconda metà del sec. XVII, del quale si ignorano data e luogo di nascita. Taluni, pur senza conforto documentario, [...] riscosse il successo sperato. Il G. dovette imporlo in una compagnia molto strutturata, in cui erano presenti l'Arlecchino di Domenico Biancolelli, il Mezzettino di Angelo Costantini, lo Scaramuccia di Tiberio Fiorillo. Tra le maschere del Théâtre ...
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CALDERINI, Emma
Roberta Ascarelli
Nacque a Ravenna il 13 febbr. 1899 da Dario e da Lucia Leoni. Pubblicista dal 1920 iniziò a collaborare ad alcuni periodici femminili come Lidel, Moda, Grazia, specializzandosi [...] con l'atmosfera dell'allestimento e con la cornice storica del testo.
Nel 1930 firmò i costumi per Le furie di Arlecchino di A. Lualdi e dei Dispettosi amanti di A. Parelli, nel 1932 la regia della Vedova scaltra, rappresentata al teatro Valle ...
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MANFREDI, Saturnino (Nino)
Stefania Chiocchini
Nacque a Castro dei Volsci, in Ciociaria, il 22 marzo 1921 da Romeo e Antonina Porfili, in una famiglia di origine contadina. Il padre, arruolato in Pubblica [...] volte sulla scena per i saggi annuali e quello finale (fra l'altro in Goldoni, con La famiglia dell'antiquario, come Arlecchino, e Il ventaglio, ma anche nel ruolo en titre del Woyzeck di G. Büchner), divenne professionista nell'autunno 1947 nella ...
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DEL BUONO, Luigi
Roberta Ascarelli
Nato il 20 apr. 1751 a Firenze nel sobborgo di Rifredi da Filippo, piccolo possidente, e da Lucrezia Grazzini, iniziò nel 1773 a esercitare il mestiere di orologiaio [...] misto che comprendeva, oltre alle più note tragedie, anche alcune farse in cui era presente il personaggio di Arlecchino, unica maschera della commedia dell'arte sopravvissuta ovunque alla riforma del teatro e in grado di suscitare l'entusiasmo ...
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DUSE, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Chioggia (Venezia) il 15 genn. 1792 in una famiglia di marinai e mercanti da Natale e Teresa Sambo. Conseguito il diploma di contabile, a cui era stato avviato [...] in un teatro coperto e moderno. Nell'elenco della compagnia per l'anno 1828-1829 compaiono le maschere di Arlecchino, Meneghino, Pantalone, Stenterello e Brighella, accanto ai ruoli delle compagnie in lingua con Giuseppina Ciabetti prima attrice, il ...
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GANDUSIO, Antonio
Emanuela Del Monaco
Nacque a Rovigno d'Istria da Zaccaria, avvocato, e da Maria Adelmaco, il 29 luglio 1875. Compì gli studi liceali a Trieste. Nel 1891, per assecondare il volere [...] rappresentate La regina di Biarritz di J. Toulout, Una donnina senza logica di M. Reinach, La via lattea di S. Guitry, Arlecchino e Il vecchio ragazzo di G. Adami. Dopo una breve tournée in Africa (Tripoli, teatro Eldorado, e Bengasi), terminò l'anno ...
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D'ORSI (Dorsi, D'Orso, Orsi), Angela (Angiola)
Giovanna Romei
Attrice attiva dalla metà del sec. XVII, a meno che non si riferisca ai suoi esordi Iacopo Antonio Fidenzi, detto Cinzio, che, in qualità [...] il marito, in quella dell'abate Grimani a Venezia. Dopo il 1682, o al più tardi dopo il 1688, anno della morte dell'Arlecchino Giuseppe Domenico Biancolelli, si recò a Parigi con il marito. Ma l'esordio non le fu favorevole, e Auretta fu costretta a ...
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Nacque intorno al 1715 da Alessandro, in una famiglia di attori probabilmente di origine napoletana.
Napoletano è infatti il primo D'Afflisio di cui ci è giunta notizia e napoletana viene definita la D. [...] per la stagione di primavera del 1735 da Giuseppe Imer, costretto a sostituire i migliori attori della sua compagnia (l'Arlecchino Costantini e la servetta Pontremoli partiti per Dresda, e la prima amorosa Zanetta Casanova impegnata a Mosca). Nell ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.