Nome generico con il quale si designano le specie di una famiglia (Balaenidae, Palmer 1904) di Cetacei del sottordine Misticeti. Ha forma generale tarchiata, testa molto grande, da ¼ a ⅓ della lunghezza [...] barca. Durante la corsa dell'animale ferito e durante le sue emersioni per respirare, i marinai lo finiscono a colpi di armadafuoco e di fiocina. Questa caccia è pericolosa, perché spesso le balene ferite capovolgono, o spezzano a colpi di coda, le ...
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È la parte dell'arto superiore compresa tra la spalla e l'antibraccio (avambraccio). Nel linguaggio comune s'indica erroneamente con il nome braccio tutto l'arto superiore.
Il braccio ha forma cilindrica [...] la sua funzione è molto esposto alle violenze esterne ed è pertanto spesso colpito da contusioni, ovvero da ferite d'armada punta o d'armadafuoco, da rotture muscolari traumatiche (bicipite), da lesioni dell'arteria omerale o dei nervi brachiali ...
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La festa di capodanno risponde alla preoccupazione (di carattere religioso-sociale comune a tutti i gruppi umani) di dividere il tempo in sezioni, ad ognuna delle quali il gruppo stesso prende coscienza [...] ogni angolo della casa per cacciarne i mali spiriti e gittar poi il bastone in un fiume (Votiaki); sparar colpi d'armadafuoco per tutta la città per cacciare i mali spiriti e poi cinger le mura con una corda consacrata per impedirne il ritorno ...
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Viaggiatore e naturalista italiano. Nato a Perugia il 27 ottobre 1811 da nobile famiglia di quella città, studiò dapprima con scarso frutto nel collegio dei benedettini a San Pietro. Uscitone a 17 anni, [...] , fermandosi poi due anni in Abissinia per raccolte zoologiche, coadiuvato da C. Piaggia. Nel 1875 partecipò, col prof. Bellucci, con necessarî, un malaugurato incidente (l'esplosione di un'armadafuoco) lo privò dell'uso della mano destra, sicché ...
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Sono le arterie della testa distinte in carotide interna e carotide esterna: la prima si distribuisce, insieme con l'arteria vertebrale (assente nei Vertebrati inferiori), all'encefalo e all'occhio; la [...] ferite della carotide sono relativamente rare e dovute quasi sempre ad armadafuoco, molto più raramente a quelle da punta; quasi mai la carotide è interessata nelle frequenti ferite da taglio (rasoio, coltello), perché la sua sede prof0nda e la sua ...
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È il fenomeno per il qnale il suono riflettendosi contro un ostacolo può tornare a essere udito nel punto in cui fu emesso (v. suono). Per la produzione dell'eco è necessario che la sorgente sonora disti [...] più volte. Esempio notevole di eco multipla si ha nella villa Simonetta presso Milano, nel cui cortile un colpo d'armadafuoco può essere udito anche trenta volte. Per la formazione dell'eco multipla, la riflessione può effettuarsi su più di due ...
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Il nome di baionetta sembra sia derivato dalla città di Baiona dove, secondo la versione più accreditata, l'arma fu fabbricata per la prima volta nel sec. XVII. La primitiva baionetta era costituita da [...] introdursi con breve forzamento nella canna dell'archibugio o moschetto, trasformando così l'armadafuoco in armada punta, con raggio d'azione relativamente grande.
Nel sec. XVIII fu modificata dall'ingegnere Vauban, maresciallo di Francia, sia col ...
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. È il luogo, opportunamente preparato con lavori di adattamento del terreno, sul quale si dispone per il combattimento un'armadafuoco. L'organizzazione dell'appostamento dipende dalla costituzione dell'arma [...] categorie a seconda della specie di bocca dafuoco (cannone, obice, mortaio) e a seconda del calibro.
Nella scelta del sito per l'appostamento di un'arma è determinante il compito tattico che spetta all'arma o al gruppo di armi nell'insieme della ...
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Fu il più celebre chirurgo francese del principio del sec. XIX. Nato il 3 ottobre 1777 a Pierre-Buffière presso Limoges, morì a Parigi l'8 febbraio 1835. Nel 1802 era chirurgo all'Hôtel-Dieu, dove nel [...] il suo nome la retrazione dell'aponeurosi palmare, la frattura bimalleolare, l'esostosi dell'alluce. Molto s'occupò delle ferite d'armadafuoco (cfr. Marx e Paillard, Traité des blessures par armes de guerre, redigé aprés les leçons de D., voll. 2 ...
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Nato a Hilden presso Düsseldorf il 25 giugno 1560, morto a Berna il 14 febbraio 1634. Fu uno dei chirurghi più illustri dei suoi tempi. Allievo di Cosmos Slot barbiere e chirurgo del duca di Clève, si [...] Notevoli sono i suoi scritti sul trattamento delle ferite d'armadafuoco; nel suo libro De lithotomia vesicae (Berna 1624) indica Basilea 1606), che contiene la descrizione di casi chirurgici e ostetrici da lui operati.
Bibl.: R. J. Schaefer, F. H., ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...
tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro della (o alla) fune (v. fune), e con...