Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] fulmine a ciel sereno nel 1796 con la campagna di Napoleone Bonaparte in Italia. Gli indizi di un futuro difficile e non fu l'effetto intimidatorio della loro politica di neutralità armata a offrire ai Veneziani la possibilità di godere di quasi ...
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STATO
Gianfranco Poggi
Lucio Levi
Stato moderno
di Gianfranco Poggi
'Stato' e 'Stato moderno'
La trattazione che segue presuppone una risposta che si presume corretta, ma non è incontrovertibile, [...] l'incidenza del fenomeno più ampio e generico della violenza armata. In un territorio dove precedentemente diversi centri di potere in un processo che culmina nella Francia rivoluzionaria e napoleonica, e in seguito viene imposto o si afferma ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] Marina, poiché La Marmora assumeva le funzioni di ministro "all'armata" o "presso il re", e cercò di tenere i dal C. ai rapporti tra il Piemonte ed il nascente Impero di Luigi Napoleone dopo il colpo di Stato: lo ha notato E. Funaro nel saggio su ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] e fantasie del conterraneo ed amico suo Centofanti.
Nella Firenze napoleonica malamente poteva, d'altronde, inserirsi il C., che e fallita ogni possibilità di collaborazione solidale od armata con le repubbliche resistenziali del Mazzini e del ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] lo aveva nominato comandante in capo di tutte le forze armate. Il compito gli fu facilitato da alcune gelosie dei locali anelava ad avere una religione ma non una Chiesa - e Napoleone III. Quando entrambi caddero nel settembre 1870 il G. si trovava ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] quasi il papa "volesse" celebrare il concilio armata manu - Paolo III avesse dovuto "prorogare" la Storia dei... d'Arco, Roma 1982, p. 137; Palmanova da fortezza veneta a fortezza napoleonica, s. l. 1982, p. 19; D. Rosand, Titian..., New York 1982, ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] il 17 febbraio fu nominato direttore generale del Tesoro dell'armata. assistette il 31 marzo all'ingresso in città di la storia con quel "rinsavimento dell'umanità" che fu lo Stato napoleonico. Mentre le opere di G. Flores d'Arcais, La pedagogia di ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] delle truppe francesi. Si trattava agli occhi di Napoleone di un doppio tradimento, che conduceva inevitabilmente il Regno lo scioglimento dell'esercito: lo scontro avvenne e l'armata austriaca ebbe facilmente la meglio. Aveva così inizio la terza ...
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MELZI D’ERIL, Francesco
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 6 marzo 1753 da Gaspare Melzi e dalla gentildonna spagnola Maria Teresa d’Heryl che gli trasmise, oltre al secondo cognome, il titolo di grande [...] Tra i fattori principali del suo scoraggiamento furono certo la continuata presenza sul suolo italico di una forte armata francese e il rifiuto di Napoleone di ridurne gli effettivi e il peso finanziario, soprattutto nel primo periodo in cui alla sua ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] ligure, IV, pp. 150-151), che aveva l'incarico di chiedere a Napoleone, a Milano per l'incoronazione a re d'Italia, la riunione della il nuovo governo piemontese si decise a chiedere l'intervento armato francese (che il B. riteneva "una calamità") e ...
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armata
s. f. [der. di armare]. – 1. a. Forza navale cospicua (detta anche a. navale), di unità di ogni tipo, ordinate in più squadre, sotto un unico comando. Invincibile A., quella allestita (1588) da Filippo II di Spagna per lo sbarco in...
quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano uniti nei tornei. Con sign. affine,...