(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] XIV e a cui fu impedito dai dissidenti di entrare nella sua sede, si stabilì a Kraim in Libano e creò il patriarcato armeno cattolico di Cilicia.
Con il trattato di Turkmanciāi (1828) la sede di Ečmiadzin entrò a far parte dell’Impero russo, che nel ...
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Kaputikian, Silva. – Poetessa armena (Erevan 1919 – ivi 2006). Considerata la più importante poetessa d’Armenia, nei suoi scritti ha intrecciato liricità, impegno politico e identità nazionale. Laureatasi [...] Altra indimenticabile poesia è La mia nostalgia (1992), in cui racconta la sofferenza dei genitori rifugiati durante il genocidio armeno. K. si è battuta per l'autodeterminazione del Karabakh ed è stata deputata del Consiglio Supremo della Repubblica ...
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Scrittore e diplomatico levantino, di origine armena (Costantinopoli 1740 - Brèvres, Val-d'Oise, 1807); ministro di Svezia a Costantinopoli (1782-83), fu poi anche a Parigi e a Vienna. Ma è più noto per [...] il suo Tableau général de l'Empire Ottoman (1787-90), il quale, benché non esente da errori, fu a lungo la principale fonte d'informazione per l'Europa sulla storia e sulle istituzioni dell'impero ottomano ...
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Scrittore (Venezia 1708 - ivi 1784). Di nobile famiglia armena, diede vita con G. Zanetti, A. Calogerà e G. Gozzi al settimanale Memorie per servire all'istoria letteraria (1752-58; poi, 1758-61, col tit. [...] Nuove memorie) e intraprese una vivace attività editoriale. Autore di traduzioni e di libretti per melodramma, scrisse il trattato filosofico Aristippo, sogno descritto (1744); ispirandosi a Swift e Voltaire, ...
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SAROYAN, William
Salvatore Rosati
Scrittore americano di origine armena, nato a Fresno (California) il 31 agosto 1908. Ha partecipato come soldato semplice alla seconda Guerra mondiale.
Suo principale [...] studio è evitare ogni forma di espressione letteraria. Questa tendenza al parlato, derivata da G. Stein, egli spinge fino al punto da farne una espressione letteraria alla rovescia, allo stesso modo che ...
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Poetessa (Padova 1855 - Roma 1910); di famiglia d'origine armena, sposò nel 1901 il deputato e giurista umbro Guido Pompilj, che alla morte di lei si uccise. Ebbe a maestro G. Zanella, e poi, a guida letteraria, [...] E. Nencioni, cui fu carissima. La sua poesia, di uno spiritualismo che, pur risentendo di una certa atmosfera decadente, è testimonianza di un'autentica ansia di ricerca, toccò le sue note più alte nei ...
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Sevak, Paruyr. – Pseudonimo del poeta armeno Baruyr Rafaeli Ghazarian (n. Chanakhchi, od. Zangakatun, 1924 - Yerevan 1971), voce tra le più rilevanti della poesia armena del Ventesimo secolo. Dopo gli [...] negli anni Sessanta come radicale innovatore di tematiche e forme tradizionali. Voce dissidente tra le più intense della letteratura armena, S. ha denunciato con toni emozionali e di alta spiritualità la sofferenza corale del suo popolo e l’angoscia ...
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Esegeta e storico (Oberdettingen, Württemberg, 1850 - Tubinga 1906). Prete (1873), professore (1893) di esegesi veterotestamentaria a Tubinga. Studioso di lingua e letteratura armena (tra i numerosissimi [...] studî: Chosroae Magni explicatio precum Missae, 1880) e di problemi biblici, assunse una posizione molto liberale nel problema della composizione del Pentateuco ...
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Fondatore (257-332), secondo la tradizione, del cristianesimo in Armenia. A lui si attribuiscono i trenta canoni disciplinari e morali aggiunti alla redazione armena di quelli del Concilio di Nicea, molte [...] altre preghiere del breviario armeno e una ventina di omelie; si tratta, nella loro forma attuale, di scritti più tardi (forse del 5º sec.), al fondo dei quali possono però essere originali greci o siriaci di Gregorio. ...
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armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia da epoca remota (e ora dislocato in maggioranza...
vannico
vànnico (o vànico) agg. e s. m. [dal nome del lago di Van, nell’altopiano armeno, e della città omonima, oggi provincia della Turchia, che fu l’antica capitale dell’Urartu e poi uno dei principali centri della civiltà armena] (pl....