BUSCHETO
V. Ascani
(o Buschetto)
Architetto della cattedrale di Pisa, città in cui visse e operò nella seconda metà del sec. 11° e agli inizi del 12°; morì il 21 settembre del 1110 o di uno degli anni [...] o la moschea di Damasco, al pari della cupola ellittica, raccordata da cuffie che hanno fatto pensare alle chiese armene, ma che sono elemento non raro nell'Occidente romanico. Alle sale di preghiera islamiche, tra cui quella della Grande ...
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FAMAGOSTA
P. Cuneo
(gr. ᾽ΑμμόχωστοϚ; turco Mağusa; Famagusta nei docc. medievali )
Città sulla costa orientale di Cipro, il cui porto, naturalmente ben difeso, si trovava in posizione strategica lungo [...] Photu) con relativo convento, sita nel settore nord-est. Un altro esempio di edificio a navata unica è la chiesa armena di S. Maria, costruita presso il bastione dell'angolo nord-ovest delle mura dalla comunità di rifugiati dalla Cilicia, giunti ...
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CILICIA
M.A. Lala Comneno
(gr. Κιλιϰία, turco Kilikya)
Regione dell'Anatolia, oggi parte della Turchia, compresa tra Panfilia a O, Licaonia e Cappadocia a N e Siria a E, estesa grosso modo da capo Anamur [...] ; della chiesa di S. Paolo (od. Eski Cami o Kilise Camii), del sec. 14°, a Tarsos; della chiesa, forse di origine armena, anche se l'architettura non ne rivela le caratteristiche peculiari, di S. Giacomo ad Adana, trasformata nel 1501 nella Yağ Cami ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] compositivo.Le origini di questa forma non sono chiare, malgrado si sia avanzata l'ipotesi di una connessione con le chiese-torri armene o con le tende dei nomadi turchi (yurt). L'uso di queste torri-m. si protrasse per almeno cinquecento anni e si ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] la chiesa della Natività a Betlemme, fu provvisto nel 1227 di nuovi e sontuosi battenti lignei, opera di due artisti armeni, Abramo e Arakel. Le ante, oggi frammentarie e dismesse, sono ripartite a croce, ciascuna con quattro pannelli coronati da due ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] , segna anche nell'arte un momento di cesura; il passaggio di molti monasteri sotto la giurisdizione di comunità siriache, armene ed etiopi portò, in ambito pittorico, sia all'immissione di elementi nuovi sia al rafforzamento di quelli tradizionali ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] ; V. Beridze, Architecture géorgienne paléochrétienne (IVe-VIIe s.), CARB 20, 1973, pp. 63-111; F. Gandolfo, Chiese e cappelle armene a navata semplice dal IV al VII secolo, Roma 1973; W. E. Kleinbauer, The Origins and Functions of Aisled Tetraconch ...
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armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia da epoca remota (e ora dislocato in maggioranza...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...