In linguistica, alterazione di pronuncia che tocca sistematicamente intere classi di articolazioni (per es., tutte le consonanti sorde, tutte le consonanti sonore ecc., salvo eventualmente quelle che si [...] più antico (2ª L.). Le due L. sono state e sono tuttora argomento di indagine così che la concezione odierna diverge per molti aspetti da quella dominante nel 19° secolo. Anche altre lingue presentano analoghe e indipendenti L. (per es., l’armeno). ...
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Il governo russo zarista aveva posto sotto l'autorità d'un unico governatore tutta la regione del Caucaso, considerandola così quale un'unità geografica distinta. I suoi confini erano a nord la depressione [...] georgiano Vachtang I riuscì a ottenere che il clero superiore della Georgia fosse composto di Georgiani, non di Greci. La chiesa armena nel sec. VI nella lotta tra gli ortodossi e i monofisiti respinse il punto di vista ortodosso e in conseguenza di ...
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TAURO (A. T., 88-89)
Michele Gortani
Si indica con questo nome il lungo orlo rilevato che incornicia a S. l'altipiano anatolico. Si presenta come una lunga catena ad arco convesso verso S., elevata in [...] . Il Tauro orientale si stacca in direzione OSO. dall'altipiano armeno; prosegue con l'Antitauro che volge a S. e al quale e a sud del Tauro orientale, il cosiddetto Tauro Armeno, indipendente dalle catene su accennate (che sono tipiche catene ...
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PEDERSEN, Holger
Vittore Pisani
Glottologo danese, nato a Gelballe presso Kolding il 7 aprile 1867. Figlio di un maestro elementare, frequentò il liceo di Ribe dal 1879 al 1885, indi sino al 1890 l'università [...] attività scientifica, iniziatasi con uno scritto sui temi indoeuropei in r/n, si è svolta soprattutto nei campi dell'albanese, dell'armeno e del celtico, in cui il P. si è segnalato con lavori d'importanza capitale: oltre a varî lunghi articoli nei ...
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Nato a Dieuze (Meurthe) il 14 febbraio 1828; allievo dell'École Normale Supérieure, nella stessa mandata dalla quale escirono Taine, Sarcey, Fustel de Coulanges; e dell'École d'Athènes. Riportò dal suo [...] stile deriva daVoltaire, come le sue idee. I suoi libri furono lettissimi e tradotti in tutte le lingue, persino in armeno e anche, recentemente, in esperanto. Da noi, particolarmente quelli favorevoli alla unità d'Italia e contro il potere temporale ...
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Primogenito di Folco, conte d'Angiò, e di Melisenda, figlia di re Baldovino II, aveva 13 anni quando, il 10 novembre 1143, successe al padre. Ma il governo dello stato rimase a lungo nelle mani della regina [...] spedizione oltre il Mar Morto. Nel 1147, capitanava le forze inviate ad occupare Boṣrà, offerta dal suo governatore, l'armeno Tuntash; ma un ritardo nella decisione fece sì che, arrivati dopo faticoso viaggio a Bọsrà, i cristiani trovassero la città ...
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Figlio cadetto di Eustachio II conte di Boulogne e di Ida figlia di Goffredo II, duca della Bassa Lorena; iniziato alla vita ecclesiastica, si volse poi alle armi e seguì nel 1096 il fratello maggiore [...] Tarso e altre città. Poi, contese con Tancredi; e con duecento cavalieri si recò a Edessa per invito di quel principe armeno Thoros, tributario dei Turchi. Adottato come figlio, successe già nel marzo del 1098 a Thoros, caduto vittima di una congiura ...
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Linguista francese, nato nel 1902 ad Aleppo (Siria), morto nel 1976. Studiò a Parigi, dove fu allievo di A. Meillet (doctorat-ès-lettres, 1935). Direttore di ricerca all'École Pratique des Hautes Études [...] fondamentali. Padrone dei campi di specializzazione più diversi, egli si è occupato innanzitutto di indoeuropeo, lingue iraniche, armeno, lingue classiche, ma ha trattato anche con competenza e originalità di slavo, celtico, germanico, lingue dell ...
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PASTELLO
Carlo Alberto Petrucci
È la forma più semplice, rapida e immediata della pittura. Si esegue col diretto sfregamento del colore, foggiato in cilindretti, sul piano soggetto. Questi cilindretti, [...] si ottengono con l'aggiunta di argilla bianca (terra di Vicenza, di Civita Castellana); per i rossi serve il bolo armeno, per le tinte scure alcuni lapis neri. La preparazione è quanto mai delicata, dovendosi ridurre materie di coesione diversissima ...
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. Congregazione di religiosi armeni, stabilitasi a Genova nel 1307 e soppressa nel 1650. Una bolla di Clemente V (del 10 giugno 1307, da Poitiers) concedeva indulgenze a chi avrebbe aiutato dei monaci [...] , gl'Italiani che si erano messi sotto la loro direzione, presero l'abito e la regola dei domenicani e soppressero il rito armeno. Innocenzo X soppresse l'ordine con bolla del 29 ottobre 1650. La chiesa di S. Bartolomeo fu data nel 1656 ai barnabiti ...
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armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia da epoca remota (e ora dislocato in maggioranza...
vannico
vànnico (o vànico) agg. e s. m. [dal nome del lago di Van, nell’altopiano armeno, e della città omonima, oggi provincia della Turchia, che fu l’antica capitale dell’Urartu e poi uno dei principali centri della civiltà armena] (pl....