È lo stabilimento di lavoro per la costruzione e riparazione di naviglio da guerra e in genere di tutte le armi, macchine e strumenti impiegati da detto naviglio e per la fabbricazione e la custodia di [...] locale con facciata di semplice e maschia architettura.
L'introduzione e il rapido aumentare dell'impiego delle armidafuoco indussero ben presto le autorità della repubblica veneta a far confezionare e conservare in appositi reparti dell'arsenale ...
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UNIFORME
Ferruccio FERRERO
Mariano BORGATTI
Guido ALMAGIA
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. L'uniforme, o divisa, è una foggia di vestire che serve a distinguere chi la indossa, indicando la qualità, e, se del caso, il grado [...] per diminuire le perdite provocate dal micidiale fuoco delle armi moderne.
Con le nuove disposizioni emanate avevano al berretto un gallone d'oro della larghezza di 15 mm. tramezzato da una riga di seta turchina, e quelli di grado più basso due ...
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NIGERIA (A. T., 109-110-111)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Herbert John FLEURE Fabrizio CORTESI Herbert John FLEURE * Camillo MANFRONI
Colonia e protettorato britannico dell'Africa occidentale. [...] e il loro commercio, le punizioni contrarie ai sentimenti umani, l'importazione delle armidafuoco salvo semplici moschetti e istituì determinate norme relative ai territorî tenuti da o per il governo inglese. F. D. Lugard, che era stato al servizio ...
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Il rapidissimo spostamento dell'equilibrio fisico o fisico-chimico di un corpo o sistema di corpi che si conclude in un grande aumento del volume iniziale, definisce l'esplosione. Questo fenomeno può essere [...] energia sviluppata come forza propellente. Gli esplosivi che deflagrano, genericamente denominati polveri da guerra o da lancio, vengono adoperati come cariche nelle armidafuoco in forme e dimensioni ben definite dal calcolo balistico per ogni caso ...
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Fortilizio, che s'erigeva nell'epoca medievale per dimora e difesa dei signori feudali. In Toscana con la parola castello si designa una terra murata con o senza rocca. (Per rocca a differenza del castello [...] molto; in varî castelli normanni di Sicilia e in Catania sono tuttora alte 30 m. Nel sec. XV l'introduzione delle armidafuoco obbligò ad abbassare le torri a livello delle cinte; però allora si approfondirono i fossati, entro cui esse in gran parte ...
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INDOCINA (XIX, p. 112; App. I, p. 727; II, 11, p. 25)
Paolo DAFFINA
Guido GIGLI
L'accordo cui pervennero nel luglio 1954 i partecipanti alla conferenza di Ginevra, poneva fine alla guerra (v. appresso) [...] artiglierie, durante la battaglia, finirono col tenere sotto il loro fuoco, da posizione dominante, la zona ove i francesi si erano asserragliati Francia non avrebbe più potuto da sola sostenere un conflitto con armi e mezzi modernissimi in un teatro ...
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MARTINI, Francesco di Giorgio
Luisa Becherucci
Pittore, scultore, architetto, ingegnere militare, nato a Siena il 23 settembre 1439, morto presso Siena nel 1502. Della giovinezza, trascorsa a Siena [...] definitiva (rocche di S. Leo, di Sassocorvaro). Poi le dà ritmo d'arte accostandosi, primo tra i senesi, al Brunelleschi e d'offesa richiesti dall'uso delle armidafuoco, come la mina e il baluardo che da lui ha forma definitiva, e le conseguenze ...
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Per artiglierie terrestri. - La evoluzione degli affusti negli anni immediatamente precedenti la seconda Guerra mondiale fu conseguenza delle nuove esigenze dell'artiglieria in relazione ai bersagli da [...] rinculo con appendice per il collegamento alla bocca dafuoco.
Gli affusti sono muniti anche di organi armi contraeree di piccolo calibro (armi automatiche), le quali, pur essendo trainate su ruote, eseguono il tiro senza di esse e sorrette da ...
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Anatomista, nato a Firenze nel 1815. Nel 1841 professore di anatomia patologica a Firenze nella scuola di S. Maria Nuova, ebbe poi la direzione della clinica chirurgica a Pisa e nel 1860 tornò di nuovo [...] universitario nella guerra di Lombardia nel 1848.
Scrisse: Intorno alle ferite per arma dafuoco (Pisa 1849); Osservazioni sulle ferite delle armidafuoco (Pisa 1850); Lezioni sulla cistotomia maschile e femminne (Firenze 1863); Cura chirurgica ...
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Chirurgo, nato sugli albori del sec. XV, non si sa bene se a Faenza o (secondo G. Marini, Degli Archiatri pontifici, Roma 1784) a Napoli. Fu chirurgo dei papi Paolo III, Paolo IV, Giulio III. Insegnò pubblicamente [...] e sul restringimento uretrale. Pubblicò anche un trattato sulle ferite daarmidafuoco (De sclopetorum sive archibusorum vulneribus libri tres, Roma 1552), da lui erroneamente ritenute ustionate e avvelenate. Inventò uno strumento per estrarre ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che...
pistola fantasma s. f. Pistola, priva del numero seriale che contraddistingue ogni arma e perciò non tracciabile, che si può assemblare con facilità, entrando in possesso dei componenti prodotti con stampanti 3D. ♦ Proprio su questa questione...