Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] elevazione del fusto) e di bombarde per il lancio di bombe esplosive; dispositivi di accensione per armidafuoco; cannoni a organo, costituiti da molte piccole canne disposte a raggiera che possono sparare simultaneamente; cannoni a revolver; ponti ...
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Riparo in muratura per lo più di forma parallelepipeda, posto tra una feritoia e l’altra come prolungamento verticale del parapetto di coronamento di opere fortificatorie.
Nel Medioevo i m., alternati [...] pittoresco motivo di coronamento. Con lo sviluppo della fortificazione bastionata, destinata a resistere alle armidafuoco, i m. in muratura furono sostituiti da strutture di riparo di maggior volume, che si indicano piuttosto con il nome di merloni ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] danno del bene di tutti. Si lavora solo a fabbricare armi, cioè strumenti di distruzione, la campagna è desolata e popolata 540) con la presa della c. da parte dei Persiani di Cosroe, che misero a ferro e a fuoco tutto l'abitato, fatta eccezione per ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] . Nella maggioranza dei casi le feritoie più antiche sono di forma rettangolare, mentre le più recenti, utilizzate per le armidafuoco portatili, hanno fogge diverse tra loro: quella più frequente è a forma di toppa di serratura (il foro circolare ...
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FORTIFICAZIONE
S. Coccia
Il termine f. solo in età moderna ha assunto il significato di struttura e apprestamento difensivo; la sua area semantica era coperta in latino dal termine munitio, ma più frequenti [...] di Gregoriopoli presso Ostia (840 ca.), della civitas Leoniana, realizzata da Leone IV (847-855) intorno alla basilica di S. Pietro sec. 15°, in concomitanza con la diffusione delle armidafuoco; in questa fase divennero più comuni le strutture ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] architettura dei castelli, dopo l'introduzione delle armidafuoco nel XVI sec. d.C., adottò d.C. Il sito, che si estende per più di 2 km², è cosparso da grandi tumuli a pianta quadrangolare alti fino a 30 m che possono raggiungere anche i ...
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VILLANDRAUT
F.A. Costantini
Centro della Francia occidentale (dip. Gironde), che deriva probabilmente il nome da quello del villaggio spagnolo di Villandrado, appannaggio del cadetto di Biscaglia Alonso [...] cm 35 di lunghezza. La maggior parte delle feritoie fu ingrandita in basso, quando l'arco e la balestra vennero sostituiti daarmidafuoco.Si sono conservati gli appartamenti a O e a E, mentre di quelli a N restano solo le fondamenta; essi avevano ...
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MOSCA
H. Faensen
(russo Moskva)
Capitale della Russia, posta sulle rive del fiume Moscova, in favorevole posizione geografica al centro di una fitta rete di vie fluviali.La storia della fondazione di [...] le piccole chiese, diciotto delle quali vennero distrutte dal fuoco.In seguito sorsero quattro chiese a croce, cupolate, realizzate su corteccia di betulla di Novgorod, evangeliari, icone, armida parata, gioielli, monete, ceramica, tessuti, oggetti ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] degli archivi reali di Mari insieme alla prova del fuoco. I naturalisti antichi accennano spesso a questa figura.
22v) e la rappresentazione di diversi tipi di moto perpetuo (f. 5); armida guerra, come l'arco automatico (f. 22v) e il trabocchetto (f ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che...
tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro della (o alla) fune (v. fune), e con...