Governatore della Mesia, domò temporaneamente la rivolta pannonica (6-7 d. C.). Legato di Germanico, sedò l'ammutinamento delle legioni della Germania inferiore (14). Durante la campagna contro i Cherusci [...] (15) fu accerchiato con le sue quattro legioni da Arminio, ma si disimpegnò valorosamente. ...
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Scultore (Ansbach 1800 - Neudeck, Donauwörth, 1876); di stile neoclassico nonostante le sue aspirazioni a un maggior realismo. Lavorò a Monaco, al servizio di Ludovico I a Berlino (timpano della Gliptoteca), [...] Hannover, Detmold. La sua opera più celebre è il monumento ad Arminio nella foresta di Teutoburgo (iniziato nel 1841, compiuto nel 1875). ...
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Figlio (Roma 15 a. C. - Antiochia 19 d. C.) di Druso Maggiore e di Antonia Minore; adottato da Tiberio (4 d. C.), sposò Agrippina Maggiore. Alla morte di Augusto si trovava in Gallia per un censimento, [...] Germania (14-16 d. C.) per riscattare la sconfitta di Varo e liberare l'Impero dal pericolo costituito da Arminio. Non colse decisivi successi, soprattutto per difficoltà logistiche: comunque quando nel 16 fu richiamato, il provvedimento si attribuì ...
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Console (13 a. C.), proconsole d'Africa (8-7), legato propretore (6-4 circa) in Siria, domò la rivolta giudaica. Poi (6-9 d. C.) legato in Germania, nel riordinamento amministrativo suscitò gran malcontento [...] nelle popolazioni, e durante una marcia di trasferimento dell'esercito fu attaccato dai ribelli per il tradimento di Arminio nella selva di Teutoburgo. L'esercito fu sterminato; V. e i suoi luogotenenti, già feriti, si uccisero. ...
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Poeta (Verona 1753 - ivi 1828). P. fu scrittore fecondo e versatile, celebrato ai suoi tempi quasi quanto il Foscolo e il Monti. Oggi è ricordato soprattutto per la traduzione dell'Odissea, corretta, coscienziosa, [...] il facile sentimentalismo di alcune novelle in prosa e in versi, i nordici e ossianeschi colori di una tragedia, l'Arminio, incerta fra l'indirizzo shakespeariano e l'alfieriano, avvicinano P. ai romantici e ravvivano d'interesse storico la sua opera ...
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Re dei Marcomanni (m. Ravenna 35 circa d. C.). Di nobile stirpe, da giovinetto fu condotto a Roma e quivi educato alla corte di Augusto. Tornato in patria, condusse il suo popolo dalla sede tedesca (fra [...] . Tiberio fallì un primo massiccio intervento armato contro il regno di M. il 6 d. C. Ma in seguito a dissensi sorti con Arminio, assai più deciso nell'azione antiromana, M. fu sconfitto e si rifugiò in Italia (17 d. C.), dove fu confinato a Ravenna ...
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Famiglia di mosaicisti e pittori, originarî forse della Dalmazia, operanti a Venezia. Sebastiano (m. 1527) è autore di un S. Sebastiano con donatore (Venezia, Museo Correr). Francesco (m. 1572-77 circa), [...] S. Marco e nella figura di s. Marco (1545) su cartone di Tiziano, nella porta centrale della stessa chiesa. Figlio di Valerio fu Arminio (m. 1606), maestro di mosaico in S. Marco (1578). Lavorò anche con Francesco su cartoni di Palma il Giovane e del ...
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Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] , e preannuncia la poesia crepuscolare e intimista. Scrisse vivaci Impressioni critiche e ricordi autobiografici (pubbl. post., 1914) e tradusse tra l'altro l'Arminio e Dorotea di Goethe (1893) e, assai lodato, il Don Giovanni di Byron (1897). ...
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Musicista (Bergedorf, Amburgo, 1699 - Venezia 1783). Esordì (1718) ad Amburgo quale tenore, poi (1721) a Brunswick quale operista. Nel 1722, venuto in Italia, si mise a studiare la composizione a Napoli [...] ideale interprete del mondo metastasiano. Alla negligenza musicale e drammatica di troppi suoi contemporanei, oppose, specie nell'Arminio e nel Solimano, la cura dell'orchestra e delle vicende sceniche, la vigoria del recitativo, la rappresentazione ...
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CIAMPI, Vincenzo Legrenzio
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Nacque nel Piacentino nel Mq e a Piacenza, ove egli studiò probabilmente col maestro di cappella Rondini, successore di F. M. Bazzani, vennero rappresentate le sue prime [...] inverno 1742, in collaborazione con N. Logroscino) quindi La Flaminia (libretto anonimo, teatro Nuovo sopra Toledo, primavera 1743); Arminio (libretto di A. Salvi, ibid., autunno 1744, libretto di F. Navarra, teatro dei Forestieri, secondo il Florimo ...
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arminiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a un personaggio di nome Arminio. In partic., seguace (detto anche rimostrante) del teologo riformato oland. J. Arminius e della sua dottrina (v. arminianesimo).
paesologia
(Paesologia) s. f. L'arte dell'incontrare e raccontare i paesi e i luoghi, percepiti come centri di vita associata immersi nel territorio e nella storia e interpretati fuori da ogni rigido schema disciplinare. ◆ Franco Arminio ha...