Vichy, governo di
Governo collaborazionista nato nel giugno 1940, in seguito alla sconfitta francese a opera dei nazisti. Il maresciallo H.-P.-O. Pétain venne nominato presidente del Consiglio e, dopo [...] aver concluso l’armistizio con la Germania, si insediò con il nuovo governo nella città di V. (Alvernia), situata nella parte del Paese formalmente non occupata dai tedeschi. Pétain instaurò un regime autoritario, paternalistico e corporativo, ...
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Uomo politico (Alessandria 1808 - Frosinone 1873). Esponente della sinistra al Parlamento piemontese e ministro, nel 1852 strinse un'alleanza parlamentare (il cosiddetto connubio) con Cavour. Ministro [...] vista. Ministro dell'Istruzione e poi dell'Agricoltura e del Commercio nel gabinetto Casati (1848), dopo l'armistizio Salasco passò all'opposizione, caldeggiando la ripresa delle ostilità. Considerato ormai come il rappresentante della sinistra, il ...
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Ateniese (sec. 5º a. C.), figlio di Melanopo, mandato come stratego (427) a combattere contro Siracusa, non ebbe molto successo nella sua spedizione e, tornato ad Atene, fu processato per corruzione. Assolto, [...] fu fautore di un armistizio, nel 423, e della pace, nel 421, con Sparta; eletto stratego nel 418 morì nella battaglia di Mantinea, dove comandava un corpo di 1300 Ateniesi. A lui è intitolato un dialogo giovanile di Platone intorno al concetto di ...
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Ammiraglio francese (Chantilly 1878 - Castillon-la-Bataille 1977). Si segnalò durante la prima guerra mondiale con le azioni navali che interdissero ai Tedeschi la navigazione nel Passo di Calais (1915-17). [...] Ammiraglio nel 1938, dopo l'armistizio del 1940 divenne il comandante di tutte le forze d'alto mare. Quando i nazisti penetrarono, per occuparla, nella zona libera della Francia (novembre 1942), de L. non fece partire la flotta mentre le truppe ...
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Maresciallo di Francia e uomo politico (Cauchy-à-la-Tour, Pas-de-Calais, 1856 - Port-Joinville, isola di Yeu, 1951). Già comandante in capo dell'esercito nella Prima guerra mondiale, nel giugno 1940, come [...] proseguire la lotta nelle colonie. Incaricato della formazione di un nuovo esecutivo (16 giugno 1940), P. concluse rapidamente un armistizio con i Tedeschi, fissando la sede del governo a Vichy, dove il 10 luglio ricevette dall'Assemblea nazionale la ...
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Patriota (Antegnate 1825 - Roma 1849); durante le Cinque giornate di Milano (1848) fu a capo del drappello che conquistò Porta Tosa; quindi organizzò un corpo di bersaglieri con cui combatté nel Trentino [...] e in Lombardia. Durante l'armistizio Salasco riorganizzò il battaglione dei bersaglieri lombardi, con cui resisté eroicamente a Cava, sul Ticino (1849). Dopo Novara, combattè alla difesa di Roma; segnalatosi nella spedizione contro i borbonici, a ...
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Scrittore e pubblicista italiano (Varese 1918 - Milano 1994). Dopo gli studi presso la Scuola normale superiore di Pisa fu lettore di italiano in Germania; partecipò alla campagna di Russia con l'ARMIR [...] e aderì alla Resistenza dopo l'armistizio. Figura poliedrica d'intellettuale, trovò nel marxismo e nella psicanalisi i suoi principali punti di riferimento culturale. Fu tra i fondatori di diversi periodici: Utopia (1969), che diresse fino al 1971; ...
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I cimiteri di guerra italiani. - Nei primi mesi che seguirono l'armistizio di Villa Giusti, gli enti militari dislocati nel territorio dell'ex-zona di guerra provvidero a un primo ricupero delle salme [...] sparse sui campi di battaglia. Solo con i decreti 13 aprile e 19 maggio 1919 veniva nominata una commissione nazionale, presso il Ministero dell'interno, per le onoranze ai caduti.
Con successivo decreto-legge ...
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Uomo politico ungherese (Budapest 1875 - Vence, Nizza, 1955); deputato dal 1910, sostenne invano l'abbandono, da parte dell'Austria-Ungheria, dell'alleanza con la Germania. Nominato primo ministro dall'imperatore [...] Carlo nell'ott. 1918, si affrettò a chiedere un armistizio agli Alleati, nella speranza di ottenere condizioni di pace non troppo onerose. Divenuta l'Ungheria una repubblica indipendente (nov. 1919), K. ne assunse provvisoriamente la presidenza ma, ...
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Maresciallo austriaco (Vienna 1810 - ivi 1870). Nel 1848 fu deputato al parlamento di Francoforte, ove sostenne la necessità di creare una flotta tedesca; dopo aver preso parte sul fronte italiano alla [...] guerra del 1866, partecipò alle trattative per l'armistizio di Cormons (12 ag.) e rimase a Venezia quale plenipotenziario austriaco per le trattative di cessione del Veneto; in tale compito delicato riuscì a intendersi pienamente col plenipotenziario ...
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armistizio
armistìzio s. m. [dal lat. mod. armistitium, comp. di arma «armi» e tema di stare «fermarsi», formato sul modello di solstitium, iustitium]. – Cessazione delle operazioni di guerra tra eserciti belligeranti, e quindi anche l’accordo...