Comune della Lombardia (90,34 km2 con 196.340 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 149 m s.l.m. nella pianura pedemontana alla sinistra del fiume Mella, allo sbocco della Val Trompia. Il [...] nel 10° sec.) acquistarono prerogative e poteri. A cominciare dall’11° sec., attraverso lotte civili e religiose (➔ ArnaldodaBrescia) si affermarono libere istituzioni comunali, che B. difese contro le truppe imperiali partecipando alle due Leghe ...
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Città della Lombardia. Abitata forse, in un primo tempo, dai liguri, divenne nel corso del 4° sec. a.C., il centro dei galli cenomani. Quando questi, nel 225 a.C., si sottomisero ai romani, B. costituì il più importante punto d’appoggio per l’espansione romana nella Gallia transpadana, e sotto Augusto ... ...
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Brescia
Giancarlo Andenna
I primi documenti di Federico II relativi a Brescia, città che era sempre stata alleata di Milano e di Ottone IV e pertanto ostile al giovane sovrano svevo, risalgono agli anni immediatamente successivi alla sua discesa in Italia per l'incoronazione imperiale. Nel primo ... ...
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G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di origine ligure, B. divenne capoluogo dei Galli Cenomani nel sec. 4° a.C.; fedele alleata di Roma nella guerra ... ...
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(Brixia)
Adolfo Cecilia
Pier Vincenzo Mengaldo
La città lombarda è citata in If XX 68 Loco è nel mezzo là dove 'l trentino / pastore e quel di Brescia e 'l veronese / segnar poria, s'e' fesse quel cammino. Diversi sono i pareri intorno alla posizione esatta del loco. Interessante è quanto dice il ... ...
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La popolazione residente del comune, pari a 123.332 ab. nel 1936, è salita a 142.059 nel 1951, e negli ultimi sette anni è aumentata in modo più cospicuo toccando i 160.425 ab. alla fine de1 1958. Nel 1951 l'agglomerato urbano raggruppava 110.224 ab., imponendosi come la città più popolata della Lombardia, ... ...
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Ha sofferto, durante la guerra, 11 bombardamenti dei quali, più gravi, quelli del 13 luglio 1944 e del 2 marzo 1945 che hanno prodotto forti danni nei quartieri centrali. Circa 35 mila furono i vani devastati o gravemente colpiti (circa 15% di quelli che esistevano anteguerra). Tra le opere d'arte caddero ... ...
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La città moderna, abbattuta la cinta muraria, si estese in vasti quartieri industriali, e iniziò un radicale rinnovamento del suo centro. Nel 1929, dopo che era stato approvato e reso esecutivo il piano regolatore, l'amministrazione fascista del comune iniziò le demolizioni di una zona nella quale l'area ... ...
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È per importanza demografica ed economica la seconda città della Lombardia.
È situata a 45°32′ lat. N. e 10°13′ long. E. tra l'Oglio e il Chiese, allo sbocco in pianura della Val Trompia (Mella), a 149 m. sul mare, dove questa s'incontra con l'importante strada pedemontana che segue le ultime pendici ... ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] le deportazioni, lasciarono la città in preda delle fazioni familiari. Nel 1144, sorretto dall’infiammata parola di ArnaldodaBrescia, riuscì a farsi valere un effimero governo comunale (connesso con la cosiddetta renovatio senatus quale istituzione ...
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Scultore (Valganna, Varese, 1831 - Milano 1905). Formatosi a Brera, lavorò specialmente a Milano e a Torino dove, dal 1867, insegnò all'accademia Albertina. Fondendo elementi romantici a uno spiccato gusto [...] per la resa realistica, eseguì numerosi monumenti (ad ArnaldodaBrescia, 1883, Brescia; a Garibaldi, 1887, Torino; ecc.) e vivaci statuine di genere che gli diedero notorietà (Tuffolina, Napoli, Museo di Capodimonte). ...
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Architetto, nato a Cagliari il 13 febbraio 1893, morto a Napoli il 21 aprile 1936. Studiò a Roma presso la scuola di applicazione per gl'ingegneri, frequentando contemporaneamente i corsi universitarî [...] di Roma). Fu chiamato a insegnare scenografia al centro sperimentale di cinematografia.
Opere principali: casa sul Lungotevere ArnaldodaBrescia a Roma (1926); villa a Capri; scuola tedesca, circolo tedesco e clinica tedesca a Roma; palazzo del ...
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FRACCAROLI, Innocenzo (Innocente)
Francesco Tedeschi
Nacque il 28 dic. 1805 a Castelrotto di Valpolicella (Verona) da Andrea, un modesto possidente terriero, e da Aquilina Fagiuoli. Intorno al 1818 la [...] Milano (per le famiglie Brambilla, Bersani, Gervasini) e Brescia, dove nel 1858 collocò una statua allegorica della città, e del 1853), a Leonardo a Milano (1858), ad ArnaldodaBrescia (1870), ai caduti bresciani nelle guerre d'indipendenza (1876) ...
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GUERRISI, Michele
Maria Viveros
Nacque a Cittanova, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1893 da Pasquale e Filomena Barbaro, di Palmi.
Alle sue origini il G. diede sempre valore simbolico, tale [...] , i rilievi (1956) per le fiancate esterne del palazzo delle Assicurazioni di Torino nella sede di Roma sul lungotevere ArnaldodaBrescia; la drammatica Deposizione per la chiesa di S. Giovanni Bosco (1958) o, ancora, la porta centrale per la chiesa ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] 1998, pp. 84-127, 182-187; I. Herklotz, Gli eredi di Costantino, cit., pp. 215-217.
33 A. Frugoni, ArnaldodaBrescia nelle fonti del secolo XII, Roma 1954, pp. 72-76; sull’insieme di questi testi ‘topografici’, ma fortemente ideologici, riguardo al ...
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GIOJA, Edoardo
Gloria Raimondi
Figlio di Belisario e di Marianna Giovannelli, nacque a Roma il 27 sett. 1862.
Compiuti gli studi classici in un istituto francese di Roma, si dedicò alla pittura sotto [...] importante incarico fu la decorazione, tra il 1907 e il 1910, del villino Ravà (villino delle Rose) in lungotevere ArnaldodaBrescia.
Si tratta di un intervento ampiamente documentato (ripr. in Emporium, 1911), dove il G., oltre a progettare cornici ...
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GHIDONI, Domenico
Chiara Basta
Figlio di Felice e Maria Bambina Inselvini, nacque il 17 nov. 1857 a Ospitaletto, presso Brescia. Di famiglia contadina, mostrò una naturale predisposizione all'intaglio [...] dell'ambiente milanese e torinese e in particolare dell'atelier di Odoardo Tabacchi, autore del monumento ad ArnaldodaBrescia (1882) nell'omonima piazza bresciana.
Proprio i rapporti con Tabacchi sono evidenti nei monumenti funebri della famiglia ...
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arnaldista
s. m. (pl. -i). – Nome, usato per lo più al plur., dei seguaci di Arnaldo da Brescia, riformatore religioso vissuto nella prima metà del sec. 12°, la cui dottrina (condannata nel concilio di Verona del 1184) era caratterizzata da...
temporalita
temporalità s. f. [dal lat. tardo temporalĭtas -atis]. – 1. Carattere, condizione di ciò che è temporale (contrapp. a ciò che è eterno o spirituale): la t. della vita terrena; t. delle pene del purgatorio; t. di un bene; la predicazione...