terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] 'atto di superbia, affermata nel De vulg. Eloq.; all'esaltazione, posta nel Purgatorio in bocca a Guido Guinizzelli, di ArnaldoDaniello su Giraldo da Borneill, di cui tanta stima D. aveva fatto nel De vulg. Eloq.; alle soluzioni diverse del problema ...
Leggi Tutto
Rime
**
Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] ', perché prima di comporre le rime per la donna pietra, D. si è scelto il suo modello nel poeta provenzale ArnaldoDaniello, che egli citerà nel De vulgari Eloquentia per ricordare che l'ha imitato nell'uso della sestina componendo Al poco giorno e ...
Leggi Tutto
oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] ed è lui per primo a evidenziare nel De vulg. Eloq. il più importante di tali influssi, cioè quello di ArnaldoDaniello, sulla tessitura metrica e stilistica delle ‛ petrose ': VE II X 2, XIII 2). Bisogna ricordare anche che questo influsso culturale ...
Leggi Tutto
Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] passate e dell'epoca contemporanea, discussioni che animano gl'incontri con Oderisi (XI 87-117), con Bonagiunta (XXIV 49-63), con ArnaldoDaniello (XXVI 115-148), con Stazio (XXI 88-99 e XXII 94-114), col Guinizzelli (XXVI 94-126).
Bibl. - G. Pascoli ...
Leggi Tutto
prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando [...] narrativi in lingua d'oïl, sono, insieme con i versi d'amore, paragonate alla superiore resa delle poesie di ArnaldoDaniello. Nel primo caso D. può aver alluso semplicemente al sermo simplex, alla p. non ‛ artificiosa ', nel secondo l'uso ...
Leggi Tutto
trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] gusto di Giraldo, nel suo " chantaret prim e menut " e in altre liriche, e poi del più grande stilista, ArnaldoDaniello.
Arnaldo, solitamente ritenuto il massimo seguace del trobar clus, da pochi del trobar ric, in verità solo in qualche sua poesia ...
Leggi Tutto
lussuria
Giuseppe Santarelli **
Il vocabolo ricorre anzitutto in luoghi specifici della Commedia, e cioè a proposito dei lussuriosi puniti nel secondo cerchio dell'Inferno, e indi nella valutazione [...] Guinizzelli e quello susseguente dello spirito additato a D., questi ch'io ti cervo / col dito (vv. 115-116), ArnaldoDaniello (v.), è determinato da ragioni di affinità letteraria - entrambi sono poeti d'amore - non dalla necessità di chiarire ancor ...
Leggi Tutto
Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] sempre esterni, gli influssi dei provenzali, ammirati soprattutto dove la loro arte si fa più aristocratica e chiusa. ArnaldoDaniello, e più ancora Dante, quello delle rime «pietrose», presiedono all'esperienza delle sestine. D'altra parte già in ...
Leggi Tutto
parlare
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche con altissimo indice di frequenza.
1. Denota genericamente l'atto del " pronunziare parole " con le quali trasmettere ad altri [...] vile lo parlare italico e prezioso quello di Provenza; Pg XXVI 117 questi ch'io ti cerno / col dito [ArnaldoDaniello] ... / fu miglior fabbro del parlar materno.
Genericamente " linguaggio " dell'uomo (cfr. il parlar distinto, cioè articolato, di Pd ...
Leggi Tutto
oïl
Pier Vincenzo Mengaldo
L'avverbio affermativo francese antico (in francese moderno oui: 〈 hoc ille [fecit] >), assente nell'italiano di D., compare varie volte nel De vulg. Eloquentia. Una prima [...] di valori individuali e non generali, la prospettiva è già quella che farà proclamare a D. (Pg XXVI 118-119) che ArnaldoDaniello versi d'amore e prose di romanzi / soverchiò tutti (a intendere prose di romanzi nel modo giustamente più ovvio e piano ...
Leggi Tutto
fabbro
(letter. fabro) s. m. [lat. faber -bri, di etimo incerto]. – 1. Artigiano che lavora il ferro, i ferramenti: fare il f.; l’officina, gli arnesi del f.; farsi fare dal f. un cancello in ferro battuto. 2. letter. a. Artigiano in genere,...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...