L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] vincitore prevedeva la prima soluzione per analogia allo stile diArnolfo, ma in fase esecutiva prevalse la seconda: cui, se emergono episodi come la porta centrale del duomo diMilanodi Ludovico Pogliaghi (1908), non si contano le statue in gesso ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] del Regno: accanto a B. e ad Ariberto diMilano, i duo lumina regni, come dice il cronista milanese Arnolfo, in questa occasione, e ai signori dell'Esarcato, come Gebeardo di Ravenna, Ugo conte di Bologna - il Vicinelli vorrebbe che B. fosse stato ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] 74, 1986, pp. 93-102; La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, 2 voll., Milano 1986; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfodi Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; Roma nel Duecento ...
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ARCHITETTURA - Secoli 13°-14°
D. Kimpel
A. Cadei
L'importanza per l'Occidente del sistema architettonico gotico sta in sintesi nel fatto che tale sistema fu l'unico - prima dei tempi moderni - a sviluppare [...] der Gotik, 2 voll., Graz-Köln 1956-1957; A.M. Romanini, L'Architettura gotica in Lombardia, 2 voll., Milano 1964; id., Il ''dolce stil novo'' diArnolfodi Cambio, Palladio 15, 1965, pp. 35-66; R. Branner, St. Louis and the Court Style in Gothic ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] di elaborazioni teoreticodottrinarie, come quella diArnolfodi Beauvais (m. nel 1124; Epistola ad Lambertum; ed. a cura di Il mondo romanico. 1060-1220, II, I Regni d'Occidente, Milano 1984); English Romanesque Art. 1066-1200, cat., London 1984; G ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (secoli 12° - 14°)
M. Righetti Tosti-Croce
Secolo 12°. - L'inizio del secolo è segnato a R. dal perdurare della situazione di tensione tra papato e impero che [...] und Skulpturen im mittelalterlichen Italien, AKultG 51, 1969, pp. 1-64; A.M. Romanini, Arnolfodi Cambio e lo "stil novo" del Gotico italiano, Milano 1969 (rist. anast. Firenze 1980); E. Josi, Il chiostro lateranense, Città del Vaticano 1970 ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] di Limoges, imparò il mestiere di orafo e, successivamente, divenne il vescovo di Noyon; Desiderio di Cahors; Audouin di Rouen; Paul di Verdun; Sulpicius di Bourges; Arnolfodi generalmente nei centri urbani quali Milano, Roma, Strasburgo, Basilea e ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] attiene all'uso ideologico della figura del sovrano a cavallo, un altro esempio interessante si trova nel libro di preghiere diArnolfo II, arcivescovo diMilano dal 998 al 1018 (Londra, BL, Egert. 3763), dove - tra la preghiera per l'imperatore e la ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] dai marmorari romani e da Arnolfodi Cambio nello scorcio del sec. 13°, ove la scrittura, di forme ancora romanico-gotiche, della città dopo la distruzione del 1171 (Milano, Castello Sforzesco, Civ. Raccolte di Arte Antica) o gli statuti ferraresi ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] altrove l'attività del maturo Arnolfodi Cambio, di Giotto e di Duccio di Buoninsegna. L'artista vi pulpito di Pistoia, Milano 1986; Id., G. P. e Tino di Camaino, in Il Museo dell'Opera del duomo a Pisa, a cura di G. De Angelis d'Ossat, Milano 1986, ...
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