DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] Perché Giotto e non Duccio? Perché il silenzio su Arnolfo o i due Pisani? Alla risposta predetta se ne ; F. Ulivi, Poesia come pittura, Bari 1969; M. Bonicatti, s.v. Cimabue, in ED, II, 1970, pp. 1-3; id., s.v. Giotto, ivi, III, 1971, pp. 176-178 ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] alla ricostruzione della chiesa abbaziale che fu consacrata da Alessandro II nel 1071. Le forme di questo edificio, in parte distrutto pp. 6-29;
id., La cattedrale gotica: il caso di Arnolfo a Santa Maria del Fiore, in Storia dell'arte italiana, 12, ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] Anna - fortemente memore della Vergine di Arnolfo di Cambio sulla facciata del duomo di -68; F. Mason Perkins, Nuovi appunti sulla Galleria di belle arti di Siena, in La Balzana, II (1928), pp. 143-161; E.T. De Wald, P. L., in Art Studies, VII ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] v. Dach I, in RAC, III, 1957, coll. 517-536; A. Hermann, s.v. Dach II, ivi, coll. 536-557; W. Horn, On the Origins of the Medieval Baysystem, JSAH 17, 21-24; 2, pp. 63-76; A.M. Romanini, Arnolfo di Cambio e lo "stil novo" del Gotico italiano, Milano ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] che vede nelle forme essenziali anticipazioni della scultura di Arnolfo di Cambio o delle prime figure colonnari di Giotto (1261-1276), in id., Documenti toscani per la storia dell'arte, II, Firenze 1912, pp. 1-35; G. Beani, La chiesa pistoiese dalla ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] 'età dei Comuni, Aevum 42, 1968, pp. 212-229; id., Arnolfo di Cambio e lo "stil novo" del gotico italiano, Milano 1969 (rist Il Broletto nel quadro dello sviluppo urbano della Milano comunale, AM, s. II, 3, 1989, 2, pp. 73-83; E. Guidoni, Storia dell ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] politico da parte del vincitore. Nella deposizione del vescovo Arnolfo da parte del sinodo di Milano (1098) si anast., a cura di F. Mazzini, 2 voll., Milano 1969-1970), II, pp. 1-17.
Letteratura critica. - A. Mazzi, Corografia bergomense nei ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] del 1300. Dopo due soli anni di pontificato commissionò ad Arnolfo di Cambio (v.) il proprio sepolcro, una delle numerose la prima volta agli inizi del sec. 12° (Vita Paschalis II; Lib. Pont., II, 1892, p. 296). Sembra che in origine, si potrebbe ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] .M. Romanini, Roma 1983, pp. 833-860; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; E. Simi Varanelli, Giotto e Tommaso. I fondamenti dell'estetica tomista e ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] 1987; D'Achille, 1990; Gardner, 1992), sia a seguito di Arnolfo di Cambio - ma l'identità del socio Petro che collaborò al ciborio di H. Belting, II, Bologna 1982, pp. 137-152: 145 n. 29, 150-151; id., Arnolfo e gli "Arnolfo" apocrifi, in Roma anno ...
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