HERMANIN (Hermanin di Reichenfeld), Federico
Paola Nicita
Nacque a Bari il 16 sett. 1868, da Federico Leopoldo e Camilla Marstaller, entrambi protestanti appartenenti a famiglia di origine austro-tedesca.
Il [...] critica. A questo studio seguirono altri cenni, come la comunicazione al I Congresso di studi romani, nel 1928 (P. Cavallini e Arnolfo di Cambio a S. Cecilia in Trastevere, in Atti del I Congresso nazionale di studi romani… 1928, Roma 1929, pp. 569 ...
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LORENA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Giuseppe MARTINI
Antica provincia della Francia orientale, corrispondente agli attuali dipartimenti della Mosa, Mosella, Meurthe-et-Moselle, Vosgi; sotto [...] Ludovico III re di Germania (876-82), Carlo il Grosso (884-87), Arnolfo re di Germania (887-96), Sventiboldo figlio naturale di Arnolfo (896-900), Ludovico IV il Fanciullo figlio d'Arnolfo (900-911), Carlo il Semplice re di Francia (911-25). Nel 925 ...
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Con la sua complessa figura, egli (848-899) domina tutta la storia d'Inghilterra dell'alto Medioevo, eccellendo tanto come guerriero, statista e legislatore, quanto come uomo pio e virtuoso, e protettore [...] perciò che quando i Danesi, che frattanto si erano diretti contro la Francia e avevano subito sconfitte dall'imperatore Arnolfo, si rivolsero di nuovo, con raddoppiato furore, contro l'Inghilterra, trovarono una ben salda resistenza. Divisi in due ...
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Nell'epoca dei comuni era così chiamato un carro a quattro ruote, del quale si faceva uso quando si usciva a guerreggiare contro i nemici e che durante il combattimento serviva da punto di riferimento [...] ai Saraceni (sec. VIII), secondo altri sarebbe anche più antico. Ma la più antìca sicura notizia di esso è in Arnolfo (Gest. archiepisc. Mediol., II). Il carroccio fu in uso presso quasi tutte le città dell'Italia settentrionale e della Toscana ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] , Todi 1970", Todi 1972, pp. 263-282; Il Duomo di Como, Milano 1972; A.M. Romanini, Nuove tracce per il rapporto Giotto-Arnolfo in S. Gottardo a Milano, in Scritti in onore di Roberto Pane, Napoli 1972, pp. 149-185; id., Architettura, in Il Duomo di ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] un’accostante e benevola matrona, forse ispirata all’antico, poiché in essa sembra ormai superato il riferimento ‘moderno’ ad Arnolfo, che aveva ispirato in prevalenza l’operare di Giotto negli anni della formazione. Così come era accaduto con la ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] l'unico nel territorio di G. e ottenne concessioni di privilegi da parte dei conti delle Fiandre. Il conte Arnolfo I (918-965), uno dei grandi benefattori del monastero, ne incrementò il rinnovamento materiale e spirituale, introducendo una comunità ...
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ERMENGARDA, regina di Provenza
François Bougard
Nacque intorno alla metà del sec. IX dall'imperatore Ludovico II e da Engelberga.
E. fu la terza donna della dinastia carolingia a portare tale nome, [...] figlie un diploma di conferma dei loro beni in Italia, in Borgogna e in Francia. In seguito, l'ascesa al potere di Arnolfo impedì ad E. di realizzare la speranza, che forse aveva nutrito, di far succedere il figlio a Carlo il Grosso. Riconoscendo il ...
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BERTINI, Giovanni e Pacio
S. Fabiano
(Pace o Baccio)
Scultori di origine fiorentina attivi a Napoli alla metà del sec. 14°, designati come marmorarii fratres in un documento dei registri angioini nell'Arch. [...] matrice francese mediato in Napoli dagli Angioini - se nella figura del giacente dimostra chiari tributi alla plastica di Arnolfo di Cambio, nelle figure delle cariatidi risente invece nettamente di Giovanni Pisano. Veicolo ultimo di tali influenze a ...
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GUIDO
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Duca di Spoleto e marchese di Camerino, quarto di questo nome; figlio di Guido (III), nacque presumibilmente tra l'870 e l'875. Non successe immediatamente al padre, [...] , dopo che G. fu entrato a Benevento, nel mese di agosto, già in settembre i messi del papa raggiunsero Arnolfo. Questi si precipitò a Roma, obbligando Lamberto e Ageltrude ad allontanarsi dalla città.
In seno all'aristocrazia romana era presente ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...