PANDAREO (Μαρδάρεος)
Giulio Giannelli
Figura della mitologia greca, marito di Armotoe (figlia di Anfidamante) e padre di Aedone, Cleotera e Merope. Egli è noto specialmente per la leggenda che si raccontava [...] ma poi, mentre Afrodite s'era recata nell'Olimpo per chiedere a Zeus che procurasse ad esse buone nozze, le Arpie le sorpresero e le consegnarono alle Erinni. La sorte delle fanciulle veniva ricordata come esempio di creature viventi, trasferite, per ...
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finestra (Fenestra)
Bruno Basile
Nel senso proprio, con l'usuale riferimento architettonico, il termine appare in Vn XXXV 2 Allora vidi una gentile donna giovane e bella molto la quale da una finestra [...] animus introspici possit "). Significato metaforico anche in if XIII 102 Surge [l'anima] in vermena e in pianta silvestra: / l'Arpie, pascendo poi de le sue foglie, fanno dolore, e al dolor fenestra, ove il termine designa l'" apertura dove escono il ...
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FINEO (Φινεύς, Phineus)
G. Cressedi*
2°. - Mitico re di Salmidesso in Tracia.
Avrebbe sposato dapprima, secondo una tradizione, una Cleopatra, figlia di Borea ed Orizia; però nella kỳlix di Würzburg [...] . Gli Argonauti al loro passaggio in Tracia furono ospitati da F. e sono proprio invece i Boreadi che inseguirono e vinsero le Arpie. Questa scena era raffigurata già sul Trono di Amicle e nell'Arca di Cipselo (Paus., iii, 18, 15; V, 17, 11); una ...
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PARAIBIOS (Παραίβιος)
A. Bisi
Eroe trace connesso alla leggenda di Fineo (v.).
Si narra che il padre di Fineo avesse abbattuto una quercia sacra a una amadriade, sebbene questa lo scongiurasse di risparmiarla. [...] ninfa offesa.
Un vaso àpulo rappresenta, secondo la versione tramandata anche da Apollonio, gli Argonauti discesi dalla nave, le Arpie fuggenti inseguite dai Boreadi e P. in abito orientale, con mitria frigia e tunica ricamata, appoggiato ad un'asta ...
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LENINGRADO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C.
È una delle personalità più rappresentative e più centrali del gruppo dei "manieristi", [...] nella sua produzione le figurazioni di carattere mitologico, tra cui spicca per certa incisiva vitalità quella di Fineo e le Arpie nel cratere a colonnette G 364 del Louvre. La facilità, l'esuberanza e certa meccanica, impulsiva copiosità del pittore ...
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SIRENA
Giulio Giannelli
Le Sirene (Σειρῆνες, Sirenes o Sirēnae) sono figure mitologiche fra le più note e diffuse nelle credenze popolari, nella letteratura e nell'arte della Grecia antica e, per riflesso, [...] le Keres e le Erinni, di esseri appartenenti a quella lugubre e temuta schiera di Ecate della quale fanno pure parte le Arpie, le Lamie e Thanatos stesso. Non sono tutte queste altro che le anime dei defunti che non furono placate coi rituali onori ...
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nido
Antonietta Bufano
Le occorrenze del termine in senso proprio sono spesso riferite a situazioni che il poeta considera con particolare affettuosa attenzione: così per le colombe che al dolce nido [...] ancora non s'attenta / d'abbandonar lo nido (Pg XXV 12). Ma con tale intonazione decisamente contrasta il n. delle brutte Arpie (If XIII 10).
Quest'ultimo passo, riferito a creature in parte umane e in parte animali, introduce all'uso estensivo del ...
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TUCULCA
Massimo Pallottino
Nella demonologia degli Etruschi il pauroso mostro Tuchulcha (probabilmente tuxul-xa "il demone") occupa accanto a Charu (Caronte) un posto di primo piano, come rapinatore [...] in vasi etruschi dipinti e in un sarcofago. In altri vasi etruschi sono rappresentati mostri femminili alati e con teste di uccelli che si ricollegano al tipo di Tuculca e delle Arpie greche.
Bibl.: E. De Ruyt, Charun, Bruxelles 1934, p. 218 segg. ...
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ventre
Alessandro Niccoli
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Convivio; nella maggior parte degli esempi indica la regione esterna dell'addome.
Nell'Inferno l'uso del vocabolo [...] (VI 17); il racconto virgiliano (Aen. III 216-217 " Virginei volucrum voltus, foedissima ventris profluvies ") ha suggerito la descrizione delle Arpie, che hanno ali... late, e colli e visi umani, / piè con artigli, e pennuto 'l gran ventre (XIII 14 ...
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TUCHULCHA
Massimo Pallottino
Nella demonologia degli antichi Etruschi il pauroso mostro Tuchulcha (probabilmente tuχul-χa: "il demone") occupa accanto a Charu (Caronte, v.) un posto di primo piano, [...] in vasi etruschi dipinti e in un sarcofago. In altri vasi etruschi sono rappresentati mostri femminili alati e con teste di uccelli che si ricollegano al tipo di Tuchulcha e delle Arpie greche.
Bibl.: De Ruyt, Charun, Bruxelles 1934, p. 218 segg. ...
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arpia
arpìa s. f. [dal lat. Harpyiae, plur., gr. ῎Αρπυιαι «le rapaci», dal tema di ἁρπάζω «rapire»]. – 1. a. Nome di divinità della mitologia greca, che, in numero diverso, erano variamente concepite da poeti e mitografi: immaginate in origine...
vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. le vergini, le suore, le monache; I’...