déco (arts déco) Termine usato per designare lo stile diffuso in Europa e negli Stati Uniti dagli anni 1920, caratterizzato da forme classiche e misurate, di gusto modernista, geometrico e prezioso. Giunto [...] dei mercanti francesi di riportare a livello europeo la produzione di mobili e oggetti d’uso che, dopo l’esaurimento dell’artnouveau, era tornata alla stanca imitazione degli stili storici.
Soprattutto per merito del sarto P. Poiret, noto per le sue ...
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(o fauvisme) Corrente artistica formatasi nei primi anni del 20° sec. attorno a H. Matisse. Il gruppo allineava nelle sue file, tra gli altri, M. Vlaminck, A. Derain, K. Van Dongen, J. Puy (1876-1960) [...] presentarono legati da un definito programma, se non quello di una generica opposizione all'edonismo decorativo dell'artnouveau e all'evasione spiritualistica del simbolismo: in maniera differenziata affrontarono, a partire dagli ultimi anni del 19 ...
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Architetto (n. Como 1888 - m. in guerra, a Monfalcone, 1916). Dopo il conseguimento, a Como, del diploma di capomastro edile (1905), seguì i corsi dell'Accademia di Brera (1909-11) e nel 1912 si laureò [...] nuovi materiali edilizî (cemento armato, ferro, vetro, ecc.). Critico nei confronti del classicismo accademico e dell'artnouveau che dominavano il linguaggio architettonico italiano del periodo, i suoi disegni mostrano, di contro, una caratteristica ...
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Corrente artistica, sviluppatasi in Europa durante il 19° sec., che mirava alla rivalutazione dell’arte medievale e in particolare dell’architettura gotica. Tale tendenza si impose inizialmente soprattutto [...] ; in Germania e in Austria, con H.F. Waesemann, H. von Ferstel e altri. Tali approfondimenti e interpretazioni del n., divenuto ormai una delle componenti dell’eclettismo storicistico, costituirono una delle fonti principali dell’artnouveau. ...
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Movimento artistico delineatosi in Francia nel primo decennio del 20° secolo. Il nome (da fauve, «belva») deriva da una frase sarcastica con cui il critico L. Vauxcelles commentò la presenza di quei pittori [...] si unirono in seguito. I fauves erano legati da una generica opposizione all’edonismo decorativo dell’artnouveau e all’evasione spiritualistica del simbolismo: in maniera differenziata affrontarono problemi specificamente pittorici, riconoscendo la ...
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Industriale e collezionista tedesco (Coblenza 1925 - Aquisgrana 1995). Dopo gli studi in storia dell'arte a Magonza, nel 1952 iniziò a lavorare nell'industria presso diverse aziende, divenendo poi direttore [...] e medievale, arte applicata) e in seguito orientata soprattutto verso opere di arte contemporanea, come pop art, minimal art, op art, nouveau réalisme, e verso le principali tendenze dell'avanguardia tedesca e dell'arte sovietica non ufficiale, che ...
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Architetto belga (Gand 1861 - Bruxelles 1947). Figlio di un falegname, giovanissimo si recò a Parigi, dove s'interessò alle idee avanzate di Viollet-le-Duc sull'uso dei nuovi materiali (soprattutto il [...] -93, Bruxelles, rue P.-E. Janson 6, già rue de Turin) lo rese subito celebre: considerata il manifesto dell'artnouveau in architettura, la casa presenta, oltre alla mirabile unità di struttura e decorazione e alla accurata ricerca dei materiali in ...
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Nome d'arte del pittore José Victoriano González (Madrid 1887 - Parigi 1927). A Parigi dal 1906, prima disegnatore nei giornali (L'assiette au beurre, Le cri de Paris, Le charivari, Le temoin) secondo [...] uno stile raffinato che riflette il gusto dell'artnouveau, si dedicò poi interamente alla pittura e fu, anche con i suoi scritti teorici, tra le più significative personalità del movimento cubista. Legatosi d'amicizia con Picasso, esordì con un ...
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Artigiano del vetro e designer francese (Nancy 1846 - ivi 1904), uno dei più significativi esponenti dell'artnouveau. L'esperienza acquisita nella fabbrica di ceramiche e vetri del padre a Nancy e presso [...] laboratorî mosani, affiancata dallo studio appassionato di discipline umanistiche e scientifiche (in particolare la botanica e la mineralogia), lo portarono ad ottenere risultati di grande valore tecnico ...
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Pittore e decoratore (New York 1848 - ivi 1933), figlio di Charles Lewis (n. 1812 - m. 1902), celebre orefice e gioielliere, studiò pittura con G. Inness a New York quindi visitò l'Europa (1870-78) soggiornando [...] (mosaici per la cappella T. nella cattedrale di St. John the Divine a New York). Tra i più significativi esponenti dell'artnouveau negli USA, divenne celebre soprattutto nella produzione di vetri (nel 1885 aprì a Brooklyn la sua prima vetreria, la T ...
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art nouveau
‹àar nuvó› locuz. m., fr. (propr. «arte nuova»), usata in ital. come s. f. – Espressione con cui in Francia è stato indicato lo stile liberty o floreale.
interferenza
interferènza s. f. [dal fr. interférence, che è dall’ingl. interference, propr. «incrocio, conflitto (di interessi, ecc.)», der. di (to) interfere: v. interferire]. – 1. Nel linguaggio scient. e tecn., il sovrapporsi di due fenomeni...