BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] ". La bellezza non poteva trarsi da un'idea astratta e da una convenzione - "la natura", diceva B. e il suo paese natale, ibid., p. 37; P. Torriano, Fatalità e genio nell'arte di L. B., in Illustrazione Toscana, 1938, n. 2; D. Giuliotti, Scritti di L ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
Allievo di Giovanni Gentile, teorico di una filosofia nota come problematicismo e del corporativismo fascista, Ugo Spirito è stato uno dei più importanti filosofi italiani [...] l’idea di una filosofia che definisce la verità come un’astratta teoria, il giovane filosofo si allontanò da Gentile e nel 1933 1933.
La vita come ricerca, Firenze 1937.
La vita come arte, Firenze 1941.
La vita come amore. Il tramonto della civiltà ...
Leggi Tutto
tirannide
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
La questione della t. è meno cruciale nel pensiero di M. di quanto non lo sia stata presso i suoi lettori dal Cinquecento a oggi. Infatti, il topos [...] è addirittura formalmente assente nel Principe e nell’Arte della guerra, nonché poco presente negli scritti di i conti, senza accettarla, ma senza accontentarsi di una sua critica astratta: va integrata e pensata in una razionalità politica che non si ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Mattia Doria
Roberto Scazzieri
Filosofo, pensatore politico ed economista, Paolo Mattia Doria è una delle figure di spicco della cultura italiana nella prima metà del 18° secolo. Profondamente [...] p. 108).
Il passaggio dall’economia naturale all’economia astratta procede a uno stadio più avanzato quando le transazioni basate del traffico e del commercio e nella buona direzione dell’arte e della disciplina militare» (Il Politico alla Moda [1739 ...
Leggi Tutto
Boezio, Severino
Francesco Tateo
Filosofo e letterato romano, discendente dalla nobile gente Anicia, vissuto fra il V e il VI secolo durante la dominazione ostrogota in Italia.
La condizione sociale [...] realtà poco chiaro - il perché egli abbia abbandonato la raffigurazione astratta tipica dell'opera di B., dove la donna non è altro come il v. 10 di Pd X dice e lì comincia a vagheggiar ne l'arte / di quel maestro, il v. 4 del metro VI (l. IV) ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attore teatrale del Novecento fonda il senso della propria identità artistica e della [...] saperi diversi. Sin dal 1905, con la pubblicazione del saggio L’arte del teatro, egli ha messo in campo una affermazione della cui quel mestiere che sapeva riunire in sé "spontaneità e astratta precisione" e vi si ispira per il concetto di ...
Leggi Tutto
In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] dimostra imprecisa. Innanzitutto, come il suo iperonimo internazionalismo, europeismo è una nozione astratta, che ha vari rappresentanti nelle lingue considerate; tutt’al più potrebbe essere archaeology
arte art ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Arthur Schopenhauer si forma nella Germania del dibattito post-kantiano e idealista, [...] , sebben l’uomo soltanto sia capace d’accoglierla nella riflessa, astratta coscienza: e s’egli veramente fa questo, con ciò è dire sotto gli occhi le idee in se stesse. L’opera d’arte è la prima rivelazione, a tutti accessibile, che il mondo non ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] ambiziose mire dei “grandi”, a una volontà politica astratta e dispotica, mentre la prospettiva dell’opera – di squisita capacità verbale che investe il solo oggetto possibile per l’arte: la natura degli uomini e delle cose, convertibile in azione, ...
Leggi Tutto
DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] nella miniatura, ebbe comunque uno sviluppo anche nell'arte monumentale (per es. pitture murali degli inizi del forma conosciuta, tendendo verso un'immagine totalmente destrutturata, quasi astratta, del corpo (per es. Vita Amandi, Valenciennes, ...
Leggi Tutto
astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; meno com. con determinazioni: essere a....
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....