L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] dell'infinito' trova le sue ragioni in un ideale di arte romantica che costituisce uno dei tanti modelli messi in crisi desiderio, che viene sublimato in una dimensione quasi astratta, con esclusione di riferimenti espliciti a una sessualità vissuta ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] questo altro? Si tratta di una persona singola o di un'entità astratta, superindividuale, è l'operatore che sta dietro la macchina da presa realizzazione del film, sia perché le opere d'arte trascendono la coscienza del singolo autore ed esprimono una ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] Ruttmann ‒ le cui prime immagini testimoniano il suo passaggio dal periodo astratto alla fase più figurativa, in cui permane però l'idea di città il Dadaismo transnazionale e dissacratore nei confronti dell'arte. Tra il 1964 e il 1966, autori come ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] Marion.
L'esotismo del film riuscì a essere, rispetto a quello del primo Sceicco, più sfumato, suggestivo, d'eleganza astratta e onirica; il G. dimostrò di saper giocare con le proprie maschere dall'alto di una consapevolezza ormai perfettamente ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] al lavoro nel circo e nel music hall, modifica e innalza l'arte del mimo e della pantomima. Charlot ruba con impudenza ciò che Charles gag sempre più fantasiose, in bilico tra invenzione astratta e verità, nelle quali non sarebbe mai stato superato ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] superato), nel senso, però, di una deformazione pittorica astratta. A confronto della più o meno palese irrealtà degli prefazione, Berlin 1928 (trad. it. Il montaggio nel film, in La settima arte, a cura di U. Barbaro, Roma 1961, pp. 117-22).
V. ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] Le rythme coloré, in cui precisa il suo concetto di un'arte autonoma, lontana sia dalla pittura sia dalla musica (e anche dal Tanguy, Hans Arp e altri.Sempre nell'ambito del cinema astratto un posto di rilievo occupa Walter Ruttmann, che, negli ...
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Fotogramma
Bruno Di Marino
Il f. cinematografico (frame), preso autonomamente rispetto alla concatenazione di immagini che compongono la pellicola del film, non si discosta da una semplice fotografia [...] all'8 mm e al 16 mm. Nell'esempio del cinema astratto tuttavia, il f. può risultare concettualmente neutralizzato, qualora non si impongono un'ulteriore riflessione sul cinema inteso come arte della fotogrammatura (v. anche fotografia).
La componente ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] la storia. Maturò a poco a poco la figura astratta del narratore onnisciente e onnipresente, simile a quello del speciali e giochi visivi. Il cinema torna a essere un'arte della meraviglia come alle origini.
Bibliografia
H. Münsterberg, The ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] lacrimoso. Non è stata solo una teoria e un'idea astratta ma soprattutto una pratica artistica, uno stile, una tecnica, alle illusioni e agli inganni dei potenti, si è sviluppata l'arte di uno dei più grandi attori comici contemporanei, Dario Fo, che ...
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astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; meno com. con determinazioni: essere a....
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....