Vedi LA TENE, Civilta di dell'anno: 1961 - 1995
LA TÈNE, Civiltà di
H. Müller-Karpe
La Tène è una stazione sulla riva orientale del lago di Neuchätel, nella Svizzera occidentale, dove, nel 1855, furono [...] sensibilità, si può riscontrare anche nelle altre opere dell'arte celtica, sia figurative che decorative. Ciò si nota mediterranee ellenistico-romane da una parte, e le culture interamente barbariche, come quella germanica, dall'altra. Non vi è dubbio ...
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Invenzione
A. Rupert Hall
Introduzione
In passato il termine 'invenzione' era usato genericamente come sinonimo di 'originalità' o di 'inventiva' (si diceva ad esempio che un poeta o un musicista dimostravano [...] che dall'Asia centrale si diffusero nell'Europa barbarica e quindi nell'Impero romano. Tale processo di lingua e di scrittura fecero sì che nelle due aree culturali l'arte della stampa seguisse strade differenti. Il tempo non aveva lo stesso valore ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] classica si piegò, e insieme si fuse con quella barbarica e nutrì i linguaggi delle arti visive, che nei celebre Rosalba Carriera, tra le poche donne pittrici che pure l’arte veneta registra: come Elisabetta Lazzarini, ad esempio, Chiara Varotari, ...
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NORMANDIA
M. Baylé
(franc. Normandie)
Regione storica della Francia settentrionale, compresa tra la Piccardia a E e la Bretagna a O e bagnata dalle acque del canale della Manica.Corrispondente approssimativamente [...] una migliore conoscenza dei corredi funerari di epoca barbarica e delle necropoli merovinge; il ritrovamento di sul sito della cattedrale di Rouen attesta, inoltre, che l'arte della scultura con decorazione a intreccio, tanto diffusa in Italia e ...
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Vedi FIBULA dell'anno: 1960 - 1994
FIBULA
M. Pallottino
Il nome latino, inalterato o con qualche adattamento a seconda delle lingue moderne (francese fibule, tedesco Fibel), è impiegato come termine [...] di maschere umane, protomi animali, racemi, ghirigori, secondo lo spirito della nascente arte celtica. Questa tendenza al rilievo ornamentale è ereditata dalle fibule barbariche, nelle quali essa si manifesta con motivi sempre più astratti, di volute ...
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ILLUSTRAZIONE
L. Miglio
L'i. intesa come immagine o insieme di immagini, disegnate o miniate, che accompagnano un testo per chiarirlo, commentarlo, facilitarne la comprensione, non è certo invenzione [...] d'Angiò nel British Museum, in Scritti di storia dell'arte in onore di Ugo Procacci, a cura di M.G. pp. 571-601; G. Cavallo, Libri e continuità della cultura antica in età barbarica, ivi, pp. 603-662; G. Dalli Regoli, Scrittura e figura tra XI ...
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Vedi SCITICA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SCITICA, Arte
M. J. Artamonov
Fra i monumenti dell'antica civiltà, sul territorio dell'URSS, richiamano particolare attenzione le opere dell'arte detta scitica.. [...] S. arrivò abbastanza tardi, non prima del XX secolo. Fino allora era stata considerata come un ramo barbarico dell'arte del mondo antico, come una misera imitazione di modelli stranieri. Gli studiosi russi M. I. Rostovcev (v.) e G. E. Borovka, per ...
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CIEAUX, Abbazia di
S. Maddalo
CÎEAUX, Abbazia di (lat. Cistercium)
Abbazia cistercense della Francia orientale, in Borgogna, situata presso Saint-Nicolas-lès-Cîteaux (dip. Côte-d'Or). C. fu fondata [...] Digione) intrecci geometrici mutuati da una tradizione barbarica, insulare e continentale che nei manoscritti il Lazio, "Atti delle Giornate di studio dell'Istituto di storia dell'arte dell'Università di Roma, Roma 1977", Roma 1978, pp. 111-124 ...
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Croce e gli Scrittori d’Italia
Marino Biondi
La biblioteca della nazione
Mettiamo uno dopo l’altro, come per un dibattimento in cui si confrontino e si scontrino le parti in causa, i lacerti più rappresentativi [...] lo sgomento di chi assistesse a un’invasione barbarica, infine tracciando con accorata rassegnazione un discrimine temporale ). A Paola Barocchi si deve l’edizione dei Trattati d’arte del Cinquecento (1960-1962); Cecil Grayson pubblicò tra il 1960 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] priva di un passato romano e appartenuta all’area barbarica, trovandosi all’esterno del limes danubiano. Nel bassopiano anche se le opinioni degli storici e degli storici dell’arte circa il ruolo e l’espansione del principato della Grande Moravia ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...