COBELLI, Giuseppina
Maurizio Tiberi
Nacque a Maderno (prov. di Brescia) l'11 agosto 1898 da Giuseppe, proprietario di un forno, e da Maria Bazzani, che in Germania era stata al servizio di Cosima Wagner, [...] nel personaggio interpretato, in maniera perfetta la fierezza barbarica con la tenerezza e l'ardore femminili, e Trieste 1962, p. 310; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, II, Milano 1964, pp. 80-85, 89-94, 97-99, 102, 107; Due ...
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Vedi MILANO dell'anno: 1963 - 1995
MILANO (v. vol. V, p. 1)
D. Caporusso
E. A. Arslan
In questi ultimi anni scavi archeologici effettuati in aree di notevole estensione hanno fornito numerose informazioni [...] alla raccolta di arti applicate, sculture ed epigrafi alle raccolte d'arte, tutto il resto alle raccolte archeologiche. Solo in età recente parte dei materiali di ambito «barbarico» è stata riunita secondo i contesti.
Nella nuova sede si ebbero ...
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SOMEDA, Domenico
Giuseppe Bergamini
‒ Nacque a Rivolto (Udine) il 28 giugno 1859. Il padre Carlo, nato nel 1821 dal medico Giuseppe Someda (1762-1849) e da Anna Politi (forse imparentata con la famiglia [...] ’attenzione del grande pubblico fu però il dipinto presentato all’Esposizione artistica e d’arte applicata all’Industria di Venezia nel 1887 con il titolo Invasione barbarica, un olio su tela di grandi dimensioni (448 x 800 cm), conosciuto in seguito ...
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CORBIE, Abbazia di
S. Maddalo
(Corbeia nei docc. medievali)
L'abbazia di C., situata in Piccardia (dip. Somme), non lontano da Amiens, alla confluenza dei fiumi Ancre e Somme, fu fondata nel 658-661 [...] volta, sin dal suo stesso formarsi, dai legami con l'arte anglosassone - viene operata nel Salterio di C. (Amiens, Bibl miniati fra Goti, Longobardi e Franchi, in Magistra Barbaritas. I barbari in Italia (Antica Madre, 7), Milano 1984, pp. 571-601 ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
G. Valenzano
Regione orientale dell'Italia settentrionale, nata dopo la seconda guerra mondiale dall'unione della prov. di Udine, fino ad allora inclusa nel Veneto, e della parte [...] in esiti inediti la tradizione classica e quella barbarica, come nell'urna di s. Anastasia nella cripta proposte per l'attività di Vitale da Bologna e della sua bottega in Friuli, Arte veneta 41, 1987, pp. 9-19; M. Torcellan, Lo scavo presso ...
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Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] zone settentrionali del Mar Nero suscitando anche qui il nuovo fiorire di uno "stile animalistico" barbarico.
Nell'arte del periodo sarmatico (v. sarmatica, arte), dal III sec. a. C., la tendenza esistente anche in precedenza a complicare l'immagine ...
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CESSI, Roberto
Paolo Preto
Nacque a Rovigo il 20 ag. 1885 da Riccardo e da Clementina Moretti; dalla sua terra natale, già profondamente segnata dalle lotte contadine per un più giusto e civile assetto [...] e nel campo dei severi studi di storia con uno scritto sull'arte dei drappieri a Padova, cui seguiva, l'anno seguente, un come una delle novità più feconde del C. storico dell'età barbarica (in Cinquant'anni di vita intellettuale italiana..., II, p. ...
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PATETTA, Federico
Elisa Mongiano
– Nacque a Cairo Montenotte (Savona) il 16 febbraio 1867 da Ferdinando, avvocato, e da Eugenia Airaldi.
Iscrittosi, nell’anno accademico 1883-84, alla Facoltà di giurisprudenza [...] civile a quella letteraria, dalla filologia alla storia dell’arte.
La produzione più feconda e originale di Patetta, di vere e proprie scuole di diritto in età romano-barbarica, sostenendo, con precisi riferimenti testuali, che delle opere attribuite ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] nei lunghi secoli precedenti, quando letteratura e arte avevano prodotto opere che nel nuovo orientamento culturale . L’idea della organicità etnica e culturale delle stirpi barbariche venne così messa seriamente in discussione.
D’altra parte anche ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] semplice gancio o anche con castone massiccio decorato da pietre incise. Nel tardo Impero, per influsso dell'arte nordica barbarica, prevale il gusto della policromia che crea modelli particolarmente sovraccarichi di gemme, di smalti e di decorazioni ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...