VARESI, Felice
Giancarlo Landini
VARESI (Varese), Felice. – Nacque a Calais nel 1813, figlio di un ufficiale napoleonico. Non si hanno notizie della madre.
Rientrato fanciullo a Milano, «fu istruito [...] vibrante, sonora e pastosa, sostenuta da una tecnica agguerrita, dall’arte del porgere e del fraseggiare con fuoco e passione, doti congeniale la vocalità febbrile, energica, a tratti persino barbarica del primo Verdi. Seppe dare plastico sbalzo al ...
Leggi Tutto
CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] pubblicata nello stesso anno a Torino (Di una necropoli barbarica scoperta a Testona), e in margine a questa esperienza dipinse 1884, in qualità di membro della sezione storia dell'arte dell'Esposizione nazionale di Torino, con G. Giacosa curò ...
Leggi Tutto
BASALDELLA, Dino (Dino Aldo)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 26 apr. 1909 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i primi studi a Venezia (dal 1919) con i fratelli minori, Mirko e Afro. Al liceo artistico, [...] nel 1936 alla Biennale di Venezia e alla III Mostra d'arte del Sindacato fascista di belle arti della provincia di Udine. Caratteristiche e adottando materiali consoni alla sua originaria, quasi "barbarica" forza espressiva: il cemento, la pietra, i ...
Leggi Tutto
AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] d'Orazio, liberato, per merito del Landino, dalla barbarica prigione medioevale, e vivo di una nuova gioiosa giovinezza, Pisa 1913, pp. 75-89; B. Croce, Poesia popolare e poesia d'arte,Bari 1933, pp. 449-451; A. Perosa, Febris, a poetic Myth created ...
Leggi Tutto
COBELLI, Giuseppina
Maurizio Tiberi
Nacque a Maderno (prov. di Brescia) l'11 agosto 1898 da Giuseppe, proprietario di un forno, e da Maria Bazzani, che in Germania era stata al servizio di Cosima Wagner, [...] nel personaggio interpretato, in maniera perfetta la fierezza barbarica con la tenerezza e l'ardore femminili, e Trieste 1962, p. 310; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, II, Milano 1964, pp. 80-85, 89-94, 97-99, 102, 107; Due ...
Leggi Tutto
SOMEDA, Domenico
Giuseppe Bergamini
‒ Nacque a Rivolto (Udine) il 28 giugno 1859. Il padre Carlo, nato nel 1821 dal medico Giuseppe Someda (1762-1849) e da Anna Politi (forse imparentata con la famiglia [...] ’attenzione del grande pubblico fu però il dipinto presentato all’Esposizione artistica e d’arte applicata all’Industria di Venezia nel 1887 con il titolo Invasione barbarica, un olio su tela di grandi dimensioni (448 x 800 cm), conosciuto in seguito ...
Leggi Tutto
CESSI, Roberto
Paolo Preto
Nacque a Rovigo il 20 ag. 1885 da Riccardo e da Clementina Moretti; dalla sua terra natale, già profondamente segnata dalle lotte contadine per un più giusto e civile assetto [...] e nel campo dei severi studi di storia con uno scritto sull'arte dei drappieri a Padova, cui seguiva, l'anno seguente, un come una delle novità più feconde del C. storico dell'età barbarica (in Cinquant'anni di vita intellettuale italiana..., II, p. ...
Leggi Tutto
PATETTA, Federico
Elisa Mongiano
– Nacque a Cairo Montenotte (Savona) il 16 febbraio 1867 da Ferdinando, avvocato, e da Eugenia Airaldi.
Iscrittosi, nell’anno accademico 1883-84, alla Facoltà di giurisprudenza [...] civile a quella letteraria, dalla filologia alla storia dell’arte.
La produzione più feconda e originale di Patetta, di vere e proprie scuole di diritto in età romano-barbarica, sostenendo, con precisi riferimenti testuali, che delle opere attribuite ...
Leggi Tutto
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...