TREVIRI (ted. Trier; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Pietro ROMANELLI
Hans MOHLE
Delio CANTIMORI
Città della Germania occidentale, capoluogo d'una delle provincie della Renania, posta sulla destra [...] e la chiesa di S. Matteo (1131-43), con facciata rifatta nell'epoca barocca (1783). Il convento (circa 1225-50), in rovine, è costruito in stile del mercato, deve il suo aspetto attuale all'artebarocca e rococò. Vanno ricordati anche l'antica ...
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RIETI (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Francesco PALMEGGIANI
Doro LEVI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Città principale della Sabina e capoluogo di provincia. È situata a circa 400 m. s. m. nell'angolo [...] in varie parti restaurate più volte.
L'arte della rinascenza e l'artebarocca sono anch'esse rappresentate tanto nell'architettura di XVI).
Importanti alcune pitture ed altre opere d'arte esistenti nel civico Museo: principali quelle di Luca Tomè ...
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RAGUSA (XXVIII, p. 783)
La città è oggi distribuita in tre quartieri: l'antico od Ibleo il moderno o Barocco, e il nuovo o Littorio, divisi da una frattura geologica che pone il primo su un promontorio [...] nuova chiesa di San Giorgio fu eretta su disegno del palermitano Bajardi. Essa è tra i monumenti più felici dell'artebarocca in Sicilia. Posta al vertice di una scalinata, ha una facciata slanciata. La cupola neoclassica, è opera dell'artista locale ...
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SPIRA (ted. Speyer; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Delio CANTIMORI
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Antica città della Germania nel Palatinato renano, posta presso la riva sinistra del Reno, dove in questo confluisce [...] e XVI). Nel museo storico del Palatinato si trova, tra altro, la collezione di pittura dello stato, con buone opere dell'artebarocca tedesca e olandese.
Storia. - Spira è l'antica Noviomagus dei Galli, la Civitas Nemetum o Augusta Nemetum dei Romani ...
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Pittore, nato a Parigi il 30 agosto 1748, morto a Bruxelles il 29 dicembre 1825. Allievo del Vien, appartenne anche alla scuola degli Elèves protégés, ma tardò a distinguersi. Ambizioso, ostinato e balbuziente, [...] Pompei, avevano portato nuovo fervore negli studî dell'antichità; le nuove teorie, in completo contrasto coi principî dell'artebarocca e che rimettevano in onore il senso del bello, la naturalezza, la semplicità degli antichi, erano state formulate ...
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Le voci ἄκανϑος, ἄκανϑα "spina" furono adoperate dagli scrittori greci per designare parecchie piante spinose e pungenti; invece i Romani le applicarono, si può dire, esclusivamente a due specie del genere [...] finezza di linea insuperabili (fig. 7). E con tali pregi fondamentali noi vediamo nell'artebarocca, nel Settecento e sino ad oggi frequentemente adoperato l'acanto nell'arte decorativa.
L'abuso fatto in tutte le età, in Italia e fuori, della foglia ...
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Pittore e incisore, nato a CharentonSaint-Maurice il 25 aprile 1798, morto a Parigi il 13 agosto 1863. Ricevuta al liceo una buona preparazione umanistica, allievo senza successo del Guérin nel 1816 e [...] dell'Accademia di belle arti. Morì poco dopo, sentendo confusamente d'aver fecondato l'avvenire; infatti, mentre fa rivivere l'artebarocca egli è, per tutte le scuole del sec. XIX fino all'impressionismo, il precursore.
V. tavv. CXXXV e CXXXVI.
Il ...
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Vaso da bere a corpo più o meno profondo, a bocca circolare, e munito di anse e di piede.
Archeologia. - Il tipo del calice appare con forme già sviluppate nella civiltà eneolitica di Grecia e di Sicilia, [...] l'argilla, l'oro e l'argento, e nell'età romana il vetro.
Arte. - Dalle origini cristiane alla fine del sec. XII furono in uso due a foggia di vaso; persistono le tradizioni gotiche. L'artebarocca e rococò adattò i suoi ornati anche ai calici, che ...
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È propriamente la linea di colmo di un tetto a una o più spiovenze, e risulta orizzontale o inclinata secondo che è parallela o no alla linea di gronda del tetto stesso. Il nome di comignolo si dà anche [...] ove, se sono ancora adoperati, lo sono come elementi più che altro ornamentali e imitando o ripetendo i tipi lasciatici dall'artebarocca.
Bibl.: A. Choisy, Histoire de l'architecture, Parigi 1899; G. M. Urbani De Gheltof, Venezia dall'alto. I camini ...
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SORRENTO (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Paolino MINGAZZINI
Alessandro CUTOLO
Cittadina ridentissima della provincia di Napoli, situata sul magnifico [...] Nel secolo XV si ricostruì la cattedrale, che conserva sul fianco soltanto la porta del 1479.
Meno scarsi sono i saggi dell'artebarocca, di cui si possono citare soprattutto opere pittoriche, cioè le tele di G. Del Po in S. Antonino, i soffitti del ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...