Si dà il nome di fanale a una lampada che nella notte o, in generale, nell'oscurità ha l'ufficio di segnalare la presenza di un oggetto fisso (per es. un ostacolo, una fossa, una boa, un'antenna radiotelegrafica, [...] essi sorgono (v. anche faro; segnalamento marittimo).
Storia e arte. - L'origine di questa specie di grande lanterna è montati su lunghe aste ebbero ricchissimi ornati specialmente dall'artebarocca.
Fanali di vetro, ovvero di carta, si appendono ...
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FLORIS
Arthur Laes
Casata di artisti di Anversa, tra cui i più illustri sono Cornelis (II) e Frans (I).
Cornelis (II), architetto e scultore, nato ad Anversa nel 1514, morto ivi nel 1575. Dopo un viaggio [...] principali rappresentanti del Romanismo nei Paesi Bassi; sentì soprattutto l'influenza di Michelangelo, e preparò il terreno all'artebarocca del sec. XVII.
Bibl.: Winkler, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916 (con la bibl. precedente ...
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Paese e comune della Toscana nella provincia di Pisa, posto nella ridentissima valle del torrente Zambra detta già Valgraziosa, sul versante meridionale del M. Pisano. Il paese, formato dall'unione di [...] dicroma ad archi e lesene e un grande fonte battesimale (sec. XII). Nei dintorni la Certosa, fondata nel 1366, ebbe dall'artebarocca l'attuale aspetto imponente. La chiesa, architettata nella facciata da C. Zola e da N. Stassi (sec. XVIII), ha nell ...
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Scultore, nato a Esslingen (Austria Inferiore) il 24 maggio 1693; morto a Vienna il 15 febbraio 1741. Il suo stile lo fa supporre iniziato nell'Italia settentrionale. A Salisburgo eseguì la decorazione [...] sul Neuer Markt a Vienna, in piombo (compiuta nel 1739; ora con riproduzioni in bronzo) lavori tutti ora conservati nel Museo di artebarocca a Vienna. La fontana del Neuer Markt, che ha reso popolare il D., gli procurò la commissione di un lavoro a ...
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Pittore, nato a Roma verso il 1589, morto a Venezia nel 1624. Prese dal Caravaggio più l'odio per l'accademia che la severa interezza della sua riforma. Perciò, mentre il Caravaggio abbandonava sempre [...] , D. F., Roma 1921; O. Benesch, Ein Bildnis von D. F., in Jahrb. d. Swamml. i. Wien, n. s., I (1926), pp. 245-68; M. Marangoni, Artebarocca, Firenze 1927, pp. 165-86; G. Fiocco, La pittura veneziana del Seicento e Settecento, Verona 1929, pp. 14-17. ...
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Critico letterario, italianista e romanziere francese. Ha insegnato letteratura italiana all'università di Rennes fino al 1990. I libri di viaggio occupano un posto importante nella sua produzione: Le [...] attraverso le bellezze naturali e artistiche di paesi e città d'Italia; Le banquet des anges (1984), un tributo all'artebarocca europea; Le voyage d'Italie (1997), in cui F. rende l'ennesimo omaggio all'Italia. In collaborazione con L. Sciascia ...
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Pittore e incisore, nato a Bologna nel 1562; ivi morto nel 1602. Dedicatosi, non più giovane, alla pittura, fece parte per qualche tempo dell'accademia carraccesca e fu da Annibale Carracci dapprima incoraggiato [...] Thieme-Beker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.); M. Marangoni, P. F., pittore bolognese, in l'Arte, XIII (1910), pp. 461-66, ristampato in Artebarocca, Firenze 1929, p. 43 segg.; O. H. Giglioli, Un disegno inedito di P. F., in Dedalo, XI ...
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Scultore, fratello di Edme, nato a Chaumont il 1 maggio 1711; venne a Parigi nel 1735, vi lavorò col fratello ed ebbe per maestro Jean-Louis Lemoyne. Nel 1741 fu chiamato a far parte della schiera di artisti, [...] ; busti di monarchi: Carlo XII, Federico I, Adolfo-Federico, ecc. Fu scultore focoso, patetico; fortemente improntato dall'artebarocca, ma dotato di logica, di misura e d'equilibrio della forma, che lo riallacciano direttamente alla tradizione ...
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Storico e critico d'arte italiano (Torino 1909 - Roma 1992). Il suo pensiero, strettamente razionale, ha spaziato dall'arte antica a quella contemporanea (tra le opere, Borromini, 1951; Man Ray, 1970; [...] (1951); W. Gropius e la Bauhaus (1951); F. Brunelleschi (1955); L'architettura barocca in Italia (1957); Fautrier. Matière et mémoire (1960); Salvezza e caduta dell'arte moderna (1964); Progetto e destino (1965); Capogrossi (1967); Storia dell ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] 1699 da Innocenzo XII.
Trasformazione delle istituzioni temporali
Il sec. XVII è anche il secolo della grande artebarocca che nello Stato pontificio e soprattutto a Roma conobbe espressioni di straordinaria bellezza. La città doveva acquistare ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...