LAZZARI, Sebastiano (Bastian)
Francesca Rapposelli
Nacque a Verona presumibilmente intorno al 1730. Firmando alcuni dipinti, fu lo stesso artista a qualificarsi come veronese, pittore, scultore e architetto [...] tovaglia, sono poste una sfera armillare, una chitarra barocca e un violino, compare la data incisa in in Emporium, CXXXIX (1964), pp. 205-210; R. Pallucchini, S. L., in Arte veneta, XXV (1971), pp. 178-181; L. Romin Meneghello, I "finti assi" di ...
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CANALI, Paolo
Silla Zamboni
Nacque a Bologna nel 1618 da Pellegrino di Domenico e da Lisabetta Negri. La prima citazione della sua opera di architetto, e ingegnere è delMasini (1666) e si riferisce [...] in L'Archiginnasio, LII (1957), p. 231; R. Wittkower, Arte e archit. in Italia 1600-1750 [1958], Torino 1972, p -42; E. Riccomini, Ordine e vaghezza - La scultura in Emilia nell'età barocca, Bologna 1972, p. 85; L. Amorth-G. Boccolari-C. Roli Guidetti ...
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PANCIERA, Valentino
Massimo De Grassi
PANCIERA, Valentino (detto Besarel). – Naque ad Astragal di Forno di Zoldo (Belluno) il 29 luglio 1829 da Giovanni Battista, intagliatore e decoratore, e da Caterina [...] ; G. Galasso, Giovanni Marchiori e V. P. Besarel, in Scultura lignea barocca nel Veneto, a cura di A.M. Spiazzi, Verona 1997, pp. 342 , Agordo 2002; V. P. Besarel (1829-1902) storia e arte di una bottega d’intaglio in Veneto (catal., Belluno-Forno di ...
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LANCENI (Lanzeni, Lanzani), Giovan Battista
Veronica Ghizzi
Nacque a Verona nel 1659 da Giacomo di Pietro, lavorante di filatoio (Guzzo, 1990-91, cui, se non altrimenti indicato, si fa riferimento per [...] 1968, p. 67; G.P. Marchini, Il collezionismo d'arte a Verona nel Settecento, in Studi storici veronesi in onore di Guzzo, Documenti per la storia delle arti in Verona in epoca barocca, in Atti e memorie dell'Accademia di agricoltura, scienze e ...
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FRISINGA
I. Voss
(ted. Freising)
Città della Germania, in Alta Baviera, situata sulla riva sinistra del fiume Isar. All'inizio del sec. 8° F. era una villa publica o civitas e sorgeva ai piedi di un [...] di vista stilistico è particolarmente evidente l'influsso dell'arte della Francia meridionale e dell'Italia settentrionale e Medioevo, vennero integrate organicamente nella cattedrale in età barocca, a costituire due ulteriori navate laterali che ...
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LODI, Carlo
Federico Trastulli
Il L. nacque a Bologna l'11 febbr. 1701 da Simone Antonio e da Anna Maria Pedretti.
Secondo Crespi, inizialmente si dedicò a studi umanistici, ma trascorrendo il tempo [...] E. Riccomini, Ordine e vaghezza. Scultura in Emilia nell'età barocca, Bologna 1972, p. 110; R. Roli, Pittura bolognese Bernardini, Bologna 1997, pp. 20, 23, 27; Le collezioni d'arte della Cassa di risparmio di Bologna dal XVII al XX secolo (catal., ...
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GABET, Luigi
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma nel 1823, da una famiglia originaria di Chambéry. Intraprese studi tecnici sotto la guida di N. Cavalieri e C. Sereni; in seguito fu allievo di G. Azzurri [...] all'Accademia romana di belle arti, dove apprese "l'arte architettonica" (Azzurri).
L'adesione al filone romano neorinascimentale è Ss. Apostoli, dopo che fu demolita la struttura barocca di S. Cipriani.
Negli anni Sessanta partecipò attivamente ...
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DE DOMINICIS, Carlo
John Varriano
Figlio del capomastro muratore Bartolomeo e di Anna Santa Aldini da Cesena (Gargano, 1971, pp. 85 s.), nacque a Roma il 26 febbr. 1696.
Studiò all'Accademia di S. Luca [...] SS. Celso e Giuliano, Roma 1966, ad Indicem; P. Portoghesi, Roma barocca, Roma 1966, pp. 355 s.; H. Hager, Il modello di L. 1971), pp. 36 s.; M. G. Gargano, C. D., in Storia dell'arte, 1973, 17, pp. 85-112; N. A. Mallory, Roman Rococo Architecture ...
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FERNÁNDEZ, Pedro
Tiziana Mancini
Probabilmente originario di Murcia, in Spagna, fu attivo tra la fine del Quattrocento e il primo quarto del Cinquecento.
Questo pittore spagnolo, in passato confuso [...] proposta per la ricostruzione di una vicenda artistica, in Boll. d'arte, LXVII (1982), 14, pp. 37-68; M. Tanzi, Cinquecento, in Storia e civiltà della Campania. Il Rinascimento e l'età barocca, a cura di G. Pugliese Carratelli, Napoli 1993, pp. 187 ...
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DERISET (Derizet), Antoine
Denis Lavalle
Figlio di François, "maitre ouvrier en soye", e di Catherine Sibert, nacque a Lione il 18 nov. 1685 (Lavalle, 1981, p. 305; Cozzolino, 1984-85, p. 41); nulla [...] che stava diventando sempre più appassionante per l'evoluzione dell'arte in Europa.
Anche se, in definitiva, lasciò poche 261-276, 305 s. e passim (con bibl.); P. Portoghesi, Roma barocca, Bari 1982, pp. 503 s.; J.-M. Perouse de Montclos, Le Prix ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...