Rubens, Pieter Paul
Bettina Mirabile
Pittore di ritratti e rotonde nudità
Oltre a essere il più importante pittore fiammingo del Seicento, Pieter Paul Rubens è stato uno degli artisti più affermati [...] gestualità animata e teatrale delle figure è già barocca. Con grande sensibilità scenografica Rubens rielabora le Madrid. Questi viaggi gli hanno permesso di ricevere incarichi d’arte ma anche di partecipare a trattative delicate come il trattato ...
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Tiepolo, Giambattista
Flaminia Giorgi Rossi
Il grande interprete degli splendori dell’aristocrazia veneziana
Giambattista Tiepolo è il maggiore artista della pittura veneta del Settecento. Col suo stile [...] Tiepolo, nato nel 1696 a Venezia in un ambiente estraneo all’arte – il padre era un piccolo armatore –, entra nel 1710 nella Ricci.
Fra realtà e illusione
Una caratteristica della pittura barocca (Barocco) sono i cieli aperti, dipinti sulle volte. I ...
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BARBIERI, Giuseppe
Arnaldo Venditti
Nacque il 2 dic. 1777 a Verona. Allievo di Luigi Trezza e di Bartolomeo Giulari, la sua adesione al gusto architettonico neoclassico, ormai affermatosi in tutta l'Europa, [...] il perdurare della tradizione classicistica anche in età barocca, specialmente nel Settecento.
Al B., che fu Fírenze 1937, p. 30; E. Lavagnino, L'arte moderna, Torino 1956, p. 97; C. Maltese, Storia dell'arte in Italia (1758-1943), Torino 1960, p. 30 ...
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Pittore e incisore (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Figlio del mugnaio Harmen Gerritszoon van Rijn, penultimo di nove figli, R. fu mandato nel 1615 alla scuola latina di Leida, ma, dopo aver passato le prove [...] sua ambizione di rivaleggiare con la grande pittura barocca (Sacra Famiglia, 1634 circa, Monaco, Alte Pinakothek pittore cominciò a interessarsi anche del commercio di oggetti d'arte, collezionando quadri, disegni, armi, incisioni e altre curiosità. ...
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Pittore (Taverna 1613 - La Valletta 1699). Personalità complessa, ebbe una sostanziale organicità di stile. Il suo eclettismo apparente è dato, infatti, dal desiderio di raggiungere rapidamente larghi [...] delle scene sono elementi che pongono l'artista ben alto nell'arte del suo tempo. Nel 1653 si trasferì a Napoli, dell'isola. L'opera del periodo maltese, caratterizzata da una concezione barocca dello spazio e dall'uso di un luminismo diffuso e di ...
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Scrittore tedesco (Danzica 1927 - Lubecca 2015). Premio Nobel per la letteratura (1999), autore tra i più significativi della Germania del dopoguerra, fin dai suoi esordi (la raccolta di liriche Die Vorzüge [...] dal romanzo Der Butt (1977; trad. it. 1979), storia dell'arte culinaria e dei rapporti di amore-potere fra uomo e donna negli in Telgte (1979; trad. it. 1982), ambientato nell'epoca barocca; meno riuscito il romanzo Unkenrufe (1992; trad. it. 1992). ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] propriamente detta (Messe, mottetti, salmi, ecc.) la sua arte rifulge in quella religiosa (Stabat, oratorî) e soprattutto nel di recitativo-aria, e piuttosto siamo ancora vicini alla barocca fantasia del Seicento veneziano, ove recitativi, arie e ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] lavori, caratterizzati da un'esuberanza estetizzante e barocca delle forme e basati sulla ripetizione ossessiva dei insetti che ricopre o completa le sue sculture: un rapporto tra arte e scienza che rimanda a una passione ereditata dal suo celebre avo ...
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Architetto (Whitchurch o Goring on Thames, presso Reading, 1753 - Londra 1837). Figlio di un modesto costruttore, fin da giovanissimo decise di dedicarsi all'architettura affermandosi anche come studioso [...] 1778-80). A Roma familiarizzò con monumenti classici, architetture rinascimentali o barocche e con l'opera di G. B. Piranesi, influssi che, (fra i quali molti di Palladio) e opere d'arte da lui raccolte. Varie anche le sue pubblicazioni: Designs ...
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Pittore francese (Parigi 1590 - ivi 1649). Primo pittore di Luigi XIII e suo maestro di disegno, visse per un lungo periodo a Roma, dove nel 1624 divenne principe dell'Accademia di S. Luca, e dove fu influenzato [...] grande importanza come fondatore di una scuola barocca mitigata da elementi classicheggianti, prettamente francese. modellato più morbido, rivela l'importanza che anche l'arte veneziana ebbe nella formazione di Vouet. Molte delle decorazioni ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...