PAPPACODA, Luigi
Bruno Pellegrino
– Nacque il 20 settembre 1595, primogenito di Cesare e di Aurelia della Marra, signori di Pisciotta.
Rinunciò alla primogenitura a favore del fratello Federico e si [...] efficacemente le risorse e le seduzioni dell’arte musicale: vigilò sull’educazione musicale del clero : Lecce al tempo del vescovo P. (1639-1670), inVescovi e città nell’epoca barocca, a cura di L. Cosi - M. Spedicato, I, Murcia, Santiago de ...
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PALLAVICINO (Pallavicini), Niccolo Maria
Paolo Fontana
PALLAVICINO (Pallavicini), Niccolò Maria. – Nacque a Genova il 21 novembre 1621 da Antonio e da Bianca Serra. Ebbe tre fratelli: Geronimo, Ludovico [...] in Cristina di Svezia. Scienza ed alchimia nella Roma barocca, Bari 1990, p. 108; E. Graziosi, La e attività poetica dell’Accademia Reale di Cristina di Svezia, in Letteratura, arte e musica alla corte romana di Cristina di Svezia, Atti del Convegno ...
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PERSICO, Panfilo
Domenico Giorgio
PERSICO, Panfilo. – Nacque a Belluno nel 1571, primogenito dei sette figli di Priamo, nobile bellunese, e di Emilia Filermo, gentildonna friulana.
Discendente dalla [...] da quella emergente di ‘prudenza del mondo’, tipica della trattatistica barocca, e dalla quale Persico, nel Segretario, ostenta una fiera Del Segretario libri quattro, ne’ quali si tratta dell’arte, e facoltà del segretario, della istituzione, e vita ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] in questo periodo con le altre forme di prosa d'arte, e soprattutto una sorprendente attenzione per la pagina letterariamente per l'invenzione verbale. Simili attenuazioni dello stile barocco potevano anche essere frutto dell'attenzione rivolta dal C ...
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OTTONELLI, Giovanni Domenico
Patrizio Foresta
OTTONELLI, Giovanni Domenico. – Nacque il 22 aprile 1581 a Fanano, in provincia di Modena.
Nipote del letterato Giulio Ottonelli e di famiglia nobile ormai [...] de los ejercicios ignacianos (siglos XVI-XVIII). Repertorio crítico, Roma 1967, p. 175; F. Taviani, La commedia dell’arte e la società barocca, I, La fascinazione del teatro, Roma 1969, pp. 313-526; P. Vivarelli, «Trattato della pittura e scultura ...
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DI NARDO, Domenico
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli, ove operò come scultore in legno policromo, dal 1670 e al 1703 c. Conosciamo poco i suoi rapporti di lavoro (Catello, 1980) con il fratello minore [...] p. 269), un caposcuola nella cui bottega avrebbe appreso l'arte un'intera generazione di scultori, ma la notizia non è Il D. fu uno scultore dalla temperata vena barocca, con ascendenze tardocinquecentesche ravvisabili negli schemi ornamentali dei ...
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Metamorfosi
Emanuele Lelli
Mutare la propria forma
In tutte le mitologie e le religioni antiche sono presenti racconti in cui persone o cose si trasformano in altro da sé: è la metamorfosi, una mutazione [...] mito greco. Il tema della metamorfosi è frequente anche nell’arte e nelle letterature europee moderne
Dalla natura al mito
Il i rami dalle mostruose Arpie.
L’arte moderna, in particolare quella barocca nel Seicento e quella surrealista nel Novecento ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...