FRANCA CONTEA
J. Richard
E. Vergnolle
(franc. Franche-Comté; ted. Freigrafschaft Burgund)
Regione storica della Francia centro-orientale (comprendente i dip. Doubs, Haute-Saône, Jura, Territoire de [...] adozione di un impianto a due absidi contrapposte di ispirazione carolingia, ma con alzato a tre livelli ritmato da serie di abside, iniziata in quest'epoca, è conforme ai principi dell'arte rayonnante; in Notre-Dame a Poligny, divenuta in seguito ...
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BERNARDUS GELDUINUS
F. Gandolfo
Scultore attivo a Tolosa alla fine dell'11° secolo. Il suo nome è noto solo dalla segnatura posta a conclusione dell'epigrafe che corre lungo il bordo esterno del piano [...] portatore di un pensare nuovo in cui l'osservazione di un antico locale e provinciale, ma anche dell'arte paleocristiana e carolingia, è componente sostanziale alla ricerca di un diverso valore della forma e delle sue capacità espressive in termini ...
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MONT-SAINT-MICHEL
M. Dosdat
Piccolo centro della Francia settentrionale, in Normandia (dip. Manche), sorto intorno all'omonimo complesso monastico situato sul monte Tombelaine, l'antico Tombe, unito [...] 'atto di offrire la sua opera a s. Michele, denota già i principali elementi dell'arte romanica, nonostante i caratteri della tradizione carolingia.Nella prima metà del sec. 11° la decorazione dei manoscritti fu costituita essenzialmente da lettere ...
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LORENZO di Amalfi
Francesca Roversi Monaco
Se ne ignora la data di nascita. Membro della famiglia comitale amalfitana - "filium domini Musci de Leone comite cognomento Gettabette" (Kehr, p. 389 n. 7) [...] integrità testuale, esercizio già recuperato dalla cultura carolingia, con L. penetra a Monte Cassino favorendo , pp. 99-104; G. Sangermano, Uomini di cultura e forme dell'arte nel Medioevo amalfitano e sorrentino, in Rass. stor. salernitana, n.s., IV ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: periodo tardoantico e medievale
Sauro Gelichi
Laura Saladino
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Sauro Gelichi
La società medievale poggiava [...] durante l'Alto Medioevo, quando, almeno dall'età carolingia, troviamo già formato il cosiddetto "sistema curtense", di San Salvatore, in S. Giulia di Brescia. Archeologia, arte, storia di un monastero regio dai Longobardi al Barbarossa, Brescia ...
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GEZONE
Paolo Chiesa
Non conosciamo il luogo né la data di nascita di G.: le poche informazioni esplicite sulla sua vita derivano da quanto egli stesso ci dice nel prologo del suo De corpore et sanguine [...] ben più ricche e originali elaborazioni di età carolingia. Dopo l'ampio prologo a sfondo autobiografico e di S. Marziano di Tortona nel periodo medioevale, in Rivista di storia, arte, archeologia della provincia di Alessandria, V (1896), pp. 343-360; ...
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GRIGIONI
C. Jäggi
(lat. Raetia; ladino Grischun; ted. Graubünden; franc. Grisons; Recia, Raetia Curiensis, ducatus Curiensis nei docc. medievali)
Cantone della Svizzera sudorientale, confinante con [...] dovette svolgere un ruolo determinante anche nella fondazione dei monasteri carolingi di Disentis e Müstair. La chiesa di St. Johann a antico esempio monumentale di questa iconografia nell'arte occidentale. La decorazione pittorica delle absidi, in ...
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FRIBURGO in Brisgovia (ted. Freiburg im Breisgau)
I. Voss
Città della Germania (Baden-Württemberg), situata presso le pendici occidentali della Selva Nera, sul fiume Dreisam, al limite meridionale della [...] ., sul sito dell'originario insediamento agostiniano, accoglie un'importante raccolta di opere d'arte medievali, fra le quali si possono citare: per l'età carolingia il cristallo di rocca intagliato (metà sec. 9°), reimpiegato in un ostensorio ...
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MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] File (sec. 14°) come appartenuto ad Alessandro Magno.Le sette arti, in epoca carolingia incluse nel repertorio profano, in età romanica divennero appannaggio quasi esclusivo dell'arte sacra; fa eccezione la descrizione di un letto scolpito con la ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] anglonormanni dell'Apocalisse, collegandosi ai cicli di origine carolingia, illustrarono la G. celeste come una cittadella in celeste di S. Pietro al Monte di Civate: proposta di lettura iconografica, Arte lombarda, n.s., 1981, 68-69, pp. 7-20; M.T ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
ottoniano
agg. – Relativo agli Ottoni, re di Germania e imperatori, e alla loro dinastia che regnò dal 1180 al 1918. In partic., arte o., l’arte fiorita in Germania e in parte in Lombardia, sotto la protezione degli imperatori sassoni e poi...