NAMUR
S. Lupinacci
(lat. Namurcum; fiammingo Namen)
Città del Belgio, capoluogo dell'omonima provincia e sede vescovile, situata alla confluenza della Mosa con la Sambre, tra l'altopiano dell'Hesbaye [...] .Il Comitatus Lomacensis, costituito nella regione in epoca carolingia, raggiunse la massima espansione alla fine del sec. Stiennon, R. Lejeune, cat., Köln-Bruxelles 1972; Tesori dell'arte mosana (950-1250), cat. (Roma-Milano 1973-1974), Roma 1974 ...
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OBELERIO
Marco Pozza
– Nono doge di Venezia, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo. Secondo una redazione di scarsissima attendibilità del Chronicon Altinate dei primi del Duecento era figlio di [...] , a cura di L. Cracco Ruggini et al., Roma 1992, pp. 728-731, 736; Id., Venezia imperiale, la leggenda carolingia e il doge sbagliato, in Per l’arte da Venezia all’Europa. Studi in onore di Giuseppe Maria Pilo, a cura di M. Piantoni - L. De Rossi ...
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AUREOLA
B. Brenk
Alone di luce, detto anche nimbo, che nell'iconografia cristiana circonda il capo di Cristo, della Vergine, dei santi, degli angeli.La spiegazione etimologica universalmente accettata [...] Pie donne al Sepolcro (Milano, Castello Sforzesco, Civ. Raccolte di Arte Applicata) - e dell'Onnipotente, come mostrano i mosaici di S. piuttosto che nella scultura. Per es. nella produzione carolingia di avori si trovano non pochi casi di gruppi di ...
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Luca, santo
Gian Roberto Sarolli
Evangelista, compagno e amico di s. Paolo, come leggesi nelle epistole paoline - " Salutat vos Lucas, medicus carissimus " (Coloss. 4, 14); " Lucas est mecum solus " [...] 1120, 1133) - e della teologia-politica carolingia: " Per quatuor rotas Ezechielis quatuor Evangelistae l'evangelista prediletto e massime se pensiamo che D., iscritto all'Arte dei medici e degli speziali, aveva forse un'ulteriore ragione per ...
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Quadrivio (Quadruvio)
Michele Rak
L'unica occorrenza di Q. in D. (Cv II XIII 8) è nel corso di una comparazione tra sistema dei cieli e sistema delle arti alla quale D. dedica l'intero cap. XIII.
Dopo [...] delle arti liberali nel Medio Evo e nel Rinascimento, in L'arte, a. V, fasc. V-XII, Roma 1903). Tuttavia attività derivata dalla classificazione del materiale librario elaborata dalla scolarità carolingia (P. Raina, Le denominazioni ‛ Trivium ' e ...
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LAZZARINI, Vittorio
Andrea Zannini
Nacque da Giuseppe e Luigia Visinoni il 7 dic. 1866 a Venezia. Avviato dal padre agli studi tecnici, si diplomò presso l'istituto Paolo Sarpi di Venezia, sezione industriale; [...] dello Studio, trasse numerosi documenti utili alla storia dell'arte, in particolare sullo Squarcione, su Mantegna e su cultura dei più antichi e importanti dell'età della rinascita carolingia; un saggio che analizza la formazione tra Tre e ...
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WIMPFEN
E. Thunø
(od. Bad Wimpfen)
Città della Germania, costituita da due zone distinte, W. im Tal e W. am Berg, situata nella regione del Baden-Württemberg, lungo il corso del fiume Neckar.Le origini [...] dopo di che passò ai Franchi e venne cristianizzata; in epoca carolingia faceva parte della diocesi di Worms. Il potere episcopale si chiesa venne realizzato sotto l'influsso della contemporanea arte francese, anche se appare insolitamente stretto e ...
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IDOLO
M. Camille
Durante il Medioevo l'i. costituì uno dei più rilevanti segni visivi dell'arte, che permise sia di definire il corretto ruolo rivestito dalle immagini consentite nell'ambito della Chiesa [...] anti-immagine, rappresentato in numerosi contesti già in età carolingia. Il più antico ciclo narrativo relativo alla vita . 231-233).La venerazione dell'i. era diffusa persino nell'arte profana, dove gli avori e le immagini di corte mostravano amanti ...
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Ade
M. Mihályi
(gr. ῞ΑιδηϚ; lat. Hades)
Antica divinità, signore e custode dei defunti, sovrano dell'oltretomba. Rappresentato nel mondo greco per lo più come Zeus, ma con il volto corrucciato, i capelli [...] Hadesfahrt Christi, das Evangelium Nikodemi und ein Mosaik der Zeno-Kapelle, in Roma e l'età carolingia, "Atti delle giornate di studio dell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Roma, Roma 1976", Roma 1976, pp. 183-194.
G. Babić, Quelques ...
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PROMIS, Vincenzo
Frédéric Ieva
PROMIS, Vincenzo. – Nacque l’8 luglio 1839 a Torino da Domenico Casimiro e dalla nobile Marianna Borbonese.
Il padre era direttore della Biblioteca Reale, lo zio Carlo [...] le più antiche monete veneziane erano state coniate in epoca carolingia. Come spiegò lo stesso Promis in una lettera a Carutti tra il 1868 e il 1887. Inoltre: C., Il commendatore V. P., in Arte e storia, IX (1890), 1, pp. 3-4; C. Caselli, V. P. ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
ottoniano
agg. – Relativo agli Ottoni, re di Germania e imperatori, e alla loro dinastia che regnò dal 1180 al 1918. In partic., arte o., l’arte fiorita in Germania e in parte in Lombardia, sotto la protezione degli imperatori sassoni e poi...