MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] Occidente, tuttavia, con una trasformazione all'epoca carolingia.
Prima di prendere in considerazione le immagini , Special Bull. of the Nat. Gall. of Victoria, Melbourne 1961. Sull'arte musulmana: D. S. Rice, The Seasons and the Labors of the Months ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] anche dai discendenti della popolazione della marca di confine carolingia. Gli Ungari occuparono innanzitutto le pianure e i anche se le opinioni degli storici e degli storici dell’arte circa il ruolo e l’espansione del principato della Grande ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] forti consonanze con l'area gallica e italiana, prima della koinè carolingia), le arti suntuarie, tra cui anche la produzione di recipienti . Il tesoro di Desana (Torino, Mus. Civ. d'Arte Antica) comprende, oltre a cucchiai in argento e oreficerie di ...
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TRATTATI TECNICO-ARTISTICI
S.B. Tosatti
I t. tecnico-artistici rappresentano "la parte più originale di ciò che possiamo chiamare la letteratura artistica del Medio Evo" (Schlosser, 1924, trad. it. [...] Pisa, Memoria del magistero de fare fenestre de vetro, in Vetrate. Arte e restauro, a cura di G. Mecozzi, Milano 1991, pp. Silva, L'imitazione di Roma e l'attività artistica a Lucca in età carolingia: il significato di una scelta, AM, s. II, 3, 1989, ...
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ROMA - Arti suntuarie
F. Pomarici
R. dovette di certo essere uno dei grandi centri di produzione e di commercio di oggetti preziosi dell'età tardoantica. Tra i cospicui donativi fatti da Costantino [...] l'unico complesso di oggetti di oreficeria di epoca carolingia realizzati a R., che comprende la croce smaltata di Innocenzo III a Innocenzo IV (1198-1254), in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] le esperienze prospettiche proprie dell'architettura carolingia e ottoniana, nella quale l'alternanza of City Development, 8 voll., New York-London 1964-1972; E. Guidoni, Arte e urbanistica in Toscana 1000-1315, Roma 1970; P. Lavedan, J. Hugueney, ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] , ove si parla ancora di "archeologia e storia dell'arte greca e romana"), derivante dal fatto che gli aspetti storico internazionale tra Europa settentrionale e meridionale in età carolingia, anglosassone e vichinga, quali Hedeby (Germania), ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] la necessità di presidiare gli insediamenti costieri.
L’epoca carolingia in Italia, a cominciare dalle vittorie dei Franchi dovuta a ragioni difensive, legate al mutamento dell’arte ossidionale.
Il susseguirsi di dinastie straniere che caratterizzò ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] dall'altra. In alcuni periodi (secc. 6°-7° ed età carolingia, secc. 9°-10°) in Occidente si fece frequentemente ricorso al formato , Leiden-Köln 1966, pp. 49-118; A.M. Piemontese, Arte persiana del libro e scrittura araba, Scrittura e civiltà 4, 1980, ...
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TEODOLINDA
S. Lusuardi Siena
Principessa bavara figlia del duca Garibaldo e nipote del re longobardo Wacone per parte di madre (Walderata), discendente dalla stirpe regia dei Letingi, vissuta tra il [...] de Azevedo, Principi committenti in epoca longobarda e carolingia, in La cultura antica nell'Occidente latino dal 1991, pp. 55-58; M.E. Frazer, Teodolinda committente di opere d'arte, in Monza. La cappella di Teodolinda nel duomo, a cura di R. ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
ottoniano
agg. – Relativo agli Ottoni, re di Germania e imperatori, e alla loro dinastia che regnò dal 1180 al 1918. In partic., arte o., l’arte fiorita in Germania e in parte in Lombardia, sotto la protezione degli imperatori sassoni e poi...