ANIMALISTICI, Stili
A. Melucco Vaccaro
La definizione di stile a. (o anche ornamentazione animalistica) si applica a quelle decorazioni dove le raffigurazioni di animali non sono di tipo naturalistico, [...] l'animale che afferra, cioè il motivo del Greiftier, sarebbe derivato dal 'leone carolingio' (Shetelig, 1920).Per identificare le influenze esterne sull'arte vichinga è necessario tenere conto delle tecniche, della tipologia degli oggetti, dei motivi ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] conservata quasi fosse un ‘venerabile’ frammento della sala-triclinio carolingia costruita da Leone III (circa 750-816, papa dal 795 1999 al suo legittimo proprietario, la Galleria nazionale d’arte antica di palazzo Barberini a Roma, dopo aver girato ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] iconografia adottata rivela la conoscenza diretta degli avori carolingi, mentre per le cinque scene del ciclo Innocenzo III a Innocenzo IV (1198-1254), in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] sviluppato o mediante catene ramificate. Diffusosi in età carolingia, l'uso della corona di luci ebbe the Indian Ocean Trade, Chicago 1992; S. Carboni, in L'eredità dell'Islam. Arte Islamica in Italia, a cura di G. Curatola, cat. (Venezia 1993-1994), ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] elemento in favore di una datazione al primo Medioevo.
In età carolingia s'iniziano i monumentali biblia pauperum e i più ricchi cicli del passo di Mt. 18, 27 (fol. 9) è un unicum nell'arte tardo-antica. Il fol. 10v e il fol. 11v (da qui in poi ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] e che ricompare nell'architettura occidentale in epoca carolingia e ottoniana); infine il frequente orientamento dell et ornemental en Afrique à la fin de l'Antiquité, Corsi di cultura sull'arte ravennate e bizantina 19, 1972, pp. 159-186.
J.W. Hayes, ...
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PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] 'Europa settentrionale, dove mancava una tradizione di p. murale, ma dove le rinascite insulare e carolingia avevano prodotto una complessa arte della miniatura, questa influì in certa misura sulla decorazione murale. È la spiegazione più ovvia dell ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] (814)39; si arretra in tal modo al periodo carolingio. Il primo ciclo monumentale, comunque, deve essere fatto risalire 16 G. Poggi, Masolino e la Compagnia della Croce in Empoli, in Rivista d’arte, 3 (1905), pp. 46-53; C.R. Proto Pisani, La chiesa ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] funzione cultuale del grande crocifisso è attestata già da una fonte carolingia. S. Maura, una laica vissuta nel sec. 9° peintures murales de la fin du moyen âge, in Scritti di storia dell'arte in onore di Mario Salmi, II, Roma 1962, pp. 175-185; A ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] sotto forma di luce.Solo a partire dall'epoca carolingia e ottoniana appaiono nelle finestre delle chiese figure la posizione di queste v. rispetto alle opere della c.d. arte di corte poiché non sono in pratica consevate v. dipinte parigine della ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
ottoniano
agg. – Relativo agli Ottoni, re di Germania e imperatori, e alla loro dinastia che regnò dal 1180 al 1918. In partic., arte o., l’arte fiorita in Germania e in parte in Lombardia, sotto la protezione degli imperatori sassoni e poi...