Psicologo, teorico del cinema e critico d'arte tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1904 - Ann Arbor , Michigan, 2007). Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, si occupò approfonditamente [...] anche in Italia, emigrò negli USA dove insegnò psicologia dell'arte prima al Sarah Lawrence College e poi alla Harvard University dell'influenza che il suo pensiero ebbe sulla cultura cinematografica italiana, nel 2000 gli è stato conferito il premio ...
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Fotografo giapponese (n. Tokyo 1940). Ha studiato fotografia all'università di Chiba; interessatosi poi all'opera di diversi registi (R. Bresson, C. T. Dreyer, J.-L. Godard, Y. Ozu), ha sperimentato anche [...] sursentimentalist 2) e nel 1986 ha organizzato una proiezione cinematografica di sue opere (Arakinema). Notevoli: Yoko, my Stadtpark, Graz, 1992); Viaggio sentimentale (Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2000); Suicide in Tokyo, ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] cura di D.B. Wilmeth e T.L. Miller, Cambridge 1993.
Arte. - Dalla metà degli anni Settanta ai primi anni Novanta nel campo che ha continuato a essere tra i più visitati anche dalla cinematografia di serie B − ha potuto proporre film quasi all'altezza ...
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Pittore, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928. Studia al Carnegie Institute of Technology di Pittsburgh. A New York inizia l'attività come disegnatore pubblicitario; verso l'inizio degli anni Cinquanta datano [...] al Museum of Contemporary Art di Chicago e al Museo d'Arte Moderna di Parigi, e nel 1971 alla Tate Gallery di Londra alluminio plastificato); ma specialmente si dedica sempre più alla produzione cinematografica. Vedi tav. f. t.
Bibl.: J. Coplans, ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] chiese, le facciate dei palazzi, il panorama, le opere d'arte, i quadri e le sculture esposte al pubblico nelle sale di un e l'ascesa irresistibile della televisione: gli spettatori cinematografici scendono dagli 819 milioni del 1955 ai 240 del ...
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SPAGNA
Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, [...] la Filmofono, la Cifesa) e la costruzione di molti studi cinematografici. È in questi anni che L. Buñuel (1900-1983), . Diamante (Tiempo de amor, Tempo d'amore, 1964; El arte de vivir, L'arte di vivere, 1968), J. Camino (Los felices sesenta, I felici ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] fosse fondamentale per la comprensione e il significato dell'arte.
Ancora trent'anni dopo il discusso movimento degli Antipodeans è senza dubbio uno dei periodi più bui della cinematografia australiana. Malgrado lo svilupparsi di un'importante scuola ...
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Artista, nato a Livorno il 29 agosto 1924. Conseguita la laurea in matematica, dalla fine degli anni Cinquanta si dedica alla pittura. Nel 1962 è invitato alle manifestazioni Collage et Object alla Galerie [...] mentre nel 1982 allestisce un'antologica al Museo progressivo d'arte moderna di Livorno e alla Casa del Mantegna a Mantova. di frammenti di pellicole destinate al macero come rivisitazione cinematografica del ready-made; Costretto a scomparire, 1968; ...
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ROSENQUIST, James
Laura Malvano
Pittore, nato a Grand Forks (North Dakota) il 29 novembre 1933. Studia all'università di Minnesota (1952-54) e all'Art Students League di New York (1955-56) e, come per [...] Baden, Berna. Tra le altre mostre ricorderemo quelle alla Galleria d'Arte Moderna di Roma (1966), al Musée des Arts Décoratifs di Parigi fuoco sulla tela offrono l'equivalente di un linguaggio cinematografico, a cui R. fa costantemente allusione. A ...
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Pittore, scrittore e poeta, nato a Figueras (Spagna) l'11 marzo 1904. Dopo aver frequentato l'Accademia di belle arti di Madrid, dalla quale fu espulso, si stabilì a Parigi. Nel 1929 aderì al movimento [...] D., New York 1942; Hidden Faces, New York 1944), cinematografica (sceneggiatura, insieme con Luis Bunuel, dei film: Un chien influsso sul gusto contemporaneo, ogni possibilità di creazione d'arte.
Bibl.: J. Thrall Soby, After Picasso, New York ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.