Mulvey, Laura (propr. Laura Mary Alice)
Victoria Harriet Duckett
Teorica del cinema, sceneggiatrice e regista cinematografica inglese, nata a Oxford il 15 agosto 1941. Famosa per il saggio Visual pleasure [...] essere un passaggio significativo dal lavoro teorico alla realizzazione cinematografica. Nel 1994 la M. ha realizzato il suo del sistema patriarcale e che ha le sue radici nell'arte popolare e nella cultura di massa. La psicoanalisi perciò espande ...
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Ermler, Fridrich Markovič
Daniele Dottorini
Regista lettone, nato a Režekne (Lettonia) il 13 maggio 1898 e morto a Mosca il 12 luglio 1967. Fu senza dubbio uno dei registi più rappresentativi del realismo [...] i corsi dell'Istituto di letteratura e arte della sezione di Leningrado dell'Accademia comunista. Il regista sviluppò un'idea di cinema sociale e realistico, ancora più distante dal formalismo cinematografico degli anni Venti, nel suo primo film ...
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Mitry, Jean
Lorenzo Dorelli
Nome d'arte di Jean-René-Pierre Goetgheluck Le Rouge Tillard des Acres de Presfontaines, storico, teorico e regista cinematografico francese, nato a Soissons (Aisne) il 7 [...] alcuni corto-metraggi e iniziò l'attività di critico cinematografico, tenendo una rubrica sul quotidiano anarchico "Le libertaire" narrative), M. concepisce il cinema come arte intrinsecamente linguistica, capace di veicolare contenuti emotivi ...
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Kawalerowicz, Jerzy
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico polacco, nato a Gwóźdźiec (od. Gvozdec, in Ucraina) il 19 gennaio 1922. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu un esponente [...] Sztuk Pięknych (Accademia di belle arti), dove nel 1948 si laureò in pittura e storia dell'arte. Iniziata la carriera cinematografica nel 1947, fino al 1950 fu assistente alla regia di Bozivoj Zeman, Leonard Buczkowski, Wanda Jakubowska, Stanisław ...
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Arletty
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Léonie Marie Julie Bathiat, attrice teatrale e cinematografica francese nata a Courbevoie (Hauts-de-Seine) il 15 maggio 1898 e morta a Parigi il 24 luglio [...] vista, che dal 1962 si aggravarono fino a renderla quasi cieca; nel 1963 fu perciò costretta a porre fine all'attività cinematografica, e nel 1966 anche a quella teatrale. Conquistò in seguito una nuova popolarità con alcuni libri di memorie dal tono ...
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Novak, Kim (propr. Marilyn Pauline)
Francesco Costa
Attrice cinematografica statunitense, nata a Chicago il 13 febbraio 1933. Raggiunto il successo verso la metà degli anni Cinquanta, è stata una delle [...] del film, Billy Daniel, alla Columbia Pictures Corporation che le propose un contratto decennale, tentando anche di imporle il nome d'arte di Kit Marlowe, che la N. tuttavia rifiutò. Debuttò quindi come protagonista nel ruolo di una dark lady in Push ...
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Gordon, Ruth (propr. Gordon Jones, Ruth)
Francesca Vatteroni
Attrice teatrale e cinematografica, commediografa e sceneggiatrice statunitense, nata a Wollaston, nei pressi di Boston, il 30 ottobre 1896 [...] carriera lunga e segnata da molti successi, seppe esprimere il suo indiscusso talento sia nell'arte della recitazione sia in quella della scrittura cinematografica. Giunta al cinema dopo i quarant'anni, fu dapprima chiamata a interpretare ruoli di ...
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Cintra, Luís Miguel
Simona Fina
Attore cinematografico e teatrale e regista teatrale portoghese, nato il 29 aprile 1949 a Madrid. Versatile e dotato di grandi capacità interpretative, C. è un volto [...] Oliveira, che hanno costituito il momento più alto della sua arte.
Studente di filologia romanza all'Università di Lisbona, debuttò allora C. ha alternato alla carriera teatrale quella cinematografica, lavorando con i più importanti registi lusitani ...
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Morgan, Michèle
Lorenzo Dorelli
Nome d'arte di Simone Roussel, attrice cinematografica francese, nata a Neuilly-sur-Seine il 29 febbraio 1920. Il suo nome resta legato a Quai des brumes (1938; Il porto [...] in Marie-Antoinette (1956; Maria Antonietta regina di Francia) di Delannoy, negli anni Sessanta la sua attività cinematografica andò progressivamente declinando. Fatta eccezione per i film girati con Claude Chabrol (Landru, 1963) e con Claude ...
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Escoffier, Marcel
Stefano Masi
Costumista cinematografico e teatrale francese, nato a Monte Carlo il 29 novembre 1910 e morto ad Ariccia (Roma) il 9 gennaio 2002. La vivida fantasia e la profonda conoscenza [...] e alla madre, si trasferì a Parigi per proseguire gli studi d'arte, e quindi iniziò a lavorare da apprendista in una sartoria di moda. lontano dalla forma dominante della produzione cinematografica. Considerato un raffinato esteta delle epoche ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.