Paesi Bassi
Angela Prudenzi
Il cinema fece il suo ingresso in Olanda nel 1896, anno in cui avvenne la prima proiezione pubblica. Successivamente furono filmati i primi avvenimenti che avevano per protagonisti [...] . I primi a intuire che il cinema era un'arte destinata a essere amata da una larga parte della popolazione se da una parte la specializzazione nel campo documentario permise alla cinematografia dei P. B. di affermarsi in ambito mondiale, dall'altra ...
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Albania
Angela Prudenzi
Cinematografia
Il cinema fece il suo ingresso in A. tra il 1911 e il 1912, grazie ad alcune proiezioni pubbliche avvenute a Skhodër (Scutari) e a Korçë (Corizza). Negli stessi [...] Ottanta, e nel 1976 fu inaugurato il Festival del film d'arte di Tirana. Salì enormemente anche il numero degli schermi fissi e a causa di tale ritardo, si aprì nell'industria cinematografica una grave crisi finanziaria. Accentuò questo stato di cose ...
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Paraguay
Daniele Dottorini
Cinematografia
La storia della produzione e della diffusione cinematografica in P. è simile a quella di molti altri Paesi del continente latinoamericano che, a differenza [...] 19° sec., non favorì nei decenni successivi la diffusione della nuova forma d'arte, ritardando la nascita di strutture stabili (case di produzione, sale cinematografiche, cineclub ecc.) e di organismi istituzionali o privati di sostegno e promozione ...
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Malaysia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Il cinema approdò in terra malese nei primi anni del Novecento, ossia quando la M. si trovava ancora sotto il protettorato britannico. L'industria fu gestita [...] M. prima della sospensione di ogni attività in campo cinematografico causata dai drammatici sviluppi della Seconda guerra mondiale. La ribalta del cinema malese il giovane P. Ramlee (nome d'arte di Teuku Zakariah bin Teuku Nyak Puteh) che, dopo aver ...
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Mauritania
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Nel contesto politicamente instabile ed economicamente arretrato di un Paese ex colonia francese indipendente solo dal 1960, la cinematografia della M. si [...] si trasferì nel 1958 in Francia, dove seguì alcuni corsi di arte drammatica. Esordì alla fine degli anni Sessanta e fin dall' è stato il giovane Sissako, che deve la sua formazione cinematografica agli studi effettuati a Mosca (1983-1985). La sua ...
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Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] è estesa sempre più ad altri campi, compresa la storia dell'arte, la teoria letteraria e la storia del teatro, che, mutuando concetti e pratica di indagine dalla teoria cinematografica al femminile, in un clima di scambi in parallelo, hanno prodotto ...
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ICAIC
Francesco Salina
Sigla dell'Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos, creato il 24 marzo 1959, con legge nr. 169 e con sede a L'Avana. Come suo direttore fu nominato dal governo [...] la finalità di organizzare, stabilire e sviluppare l'industria cinematografica, di produrre e distribuire i film cubani e in l'Istituto avrebbe fondato e tutelato la propria condizione di arte libera da ogni vincolo e servitù, avrebbe contribuito a ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.