TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] riduzioni teatrali da F. Dostoevskij ambientate (come in un set cinematografico) a due passi dagli spettatori, a volte improvvisate (nel , messa in scena con gli allievi dell'Accademia d'arte drammatica Silvio d'Amico in uno Studio di Cinecittà. ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] cura di D.B. Wilmeth e T.L. Miller, Cambridge 1993.
Arte. - Dalla metà degli anni Settanta ai primi anni Novanta nel campo che ha continuato a essere tra i più visitati anche dalla cinematografia di serie B − ha potuto proporre film quasi all'altezza ...
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Attrice, nata a Milano nel 1903, studiò recitazione presso l'Accademia dei filodrammatici nella sua città, ed esordì in una delle ultime compagnie dirette da Virgilio Talli. Nel 1928, assunta come prima [...] attrice del Teatro d'Arte allora fondato da Luigi Pirandello in Roma, vi si rivelò in Nostra Dea di Bontempelli; cui aveva anche avuto successo come espressiva e suggestiva attrice cinematografica, particolarmente nel film Teresa Confalonieri. ...
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VITTI, Monica
Mino Argentieri
VITTI, Monica (pseud. di Ceciarelli, Maria Luisa)
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Ammessa nel 1950 all'Accademia d'arte drammatica (dove [...] racconto a sfondo autobiografico Sette sottane e nel 1995 un secondo volume, Il letto è una rosa. Nel 1995 alla Mostra cinematografica di Venezia è stata premiata con il Leone d'oro alla carriera.
Bibl.: M. d'Amico, La commedia all'italiana, Milano ...
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MERCER, David
Rosario Portale
Drammaturgo inglese, nato a Wakefield (Yorkshire) il 27 giugno 1928, morto a Haifa (Israele) l'8 agosto 1980. Di origine operaia, dopo gli studi d'arte figurativa al King's [...] e 1968), l'"Evening Standard'' award (1965), il British film academy award (1966), il César per la sceneggiatura cinematografica (del film Providence, regia di A. Resnais, 1977), l'Emmy award per opere televisive (1980). È assai difficile scorporare ...
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PROIETTI, Luigi, detto Gigi
Biancamaria Mazzoleni
Attore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Dopo aver lavorato in spettacoli di cabaret ed essersi occupato di doppiaggio, esordì in teatro partecipando [...] La giungla delle città di Brecht. Nel 1967 iniziò la carriera cinematografica con i registi S. Lumet (The Appointment), P. Festa di P. Garinei) e nell'estate portò alla rassegna Taormina Arte Kean di F. Simons, come regista e unico interprete (ripreso ...
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STOPPA, Paolo
Attore, nato a Roma il 16 giugno 1906; fino dagli esordî della sua attività teatrale (1927) il suo particolare gusto ironico nella caratterizzazione dei personaggi affidatigli lo ha segnalato [...] ottenere, con lo stesso ruolo, una larga popolarità cinematografica. Passò in seguito al più esplicito ruolo comico , dove ha forse conseguito la più compiuta espressione della sua arte. Da ricordare tra le sue interpretazioni: Zoo di vetro di ...
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SIGNORET, Simone
Nome d'arte dell'attrice drammatica e cinematografica Simone Kaminker, nata a Wiesbaden il 25 marzo 1921. Ha esordito giovanissima nel cinema in ruoli secondari; i suoi primi successi [...] , prevalentemente affidata all'intensità dello sguardo e alla capacità di rivelare interiori torbidezze, la S. domina ancora la scena cinematografica francese con film di rilievo come Le diable à trois (1967), L'armée des ombres (1969), Le chat (1970 ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] … (1932), nella cosiddetta pentalogia piccolo-borghese, da questo regista D. S. acquisì i fondamenti dell'arte e della tecnica cinematografica che seppe fare suoi raffinandoli con profonda sensibilità e spessore umano. Si inserì autorevolmente nella ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] recitazione Sharoff e, nel 1957, l'Accademia d'arte drammatica Silvio d'Amico, che abbandonò l'anno , Vita di Carmelo Bene, in cui si sofferma anche sulla propria attività cinematografica (pp. 263-309).
Bibliografia
G. Deleuze, L'image-temps, Paris ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.